Un Act difficile da replicare – Porto ha regalato le regate stile stadio più entusiasmanti viste finora alle Extreme Sailing Series. Continua a leggere
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Coppa America, back in the Usa
Tutto si muove per l’Americas Cup che torna a casa negli Stati Uniti.
Si muove soprattutto Oracle, la straordinaria macchina da velocità che ha conquistato l’ambito Trofeo, battendo il detentore Alinghi nelle acque di Valencia (Spagna) il 14 febbraio del 2010, nel corso della 33esima edizione della Coppa. Il trimarano “monstre”, di circa 30 metri di lunghezza col suo spettacolare albero ad ala d’aereoplano, è stato imbarcato sulla nave container M.V. Star Isfjord ed ora è in rotta verso casa, verso San Francisco, che sarà la sede della prossima avventura di Coppa America. Oracle dovrebbe approdarvi il prossimo 1 marzo.
Tutto si muove, dunque, per la ripresa della competizione velica più conosciuta al mondo, la cui prossima edizione è prevista per il 2013.
Una curiosità, anzi un dato tecnico fondamentale: per ogni ora di navigazione in mare, il gigante americano ha bisogno di una manutenzione della durata di 20 ore: macchine da velocità, altro che barche a vela.
San Francisco’s days
La Coppa America nella baia di “Frisco”
“Oggi e’ un giorno di grande festa per San Francisco, che si e’ garantita il diritto ad ospitare un evento importante come l’America’s Cup di vela, con tutti i vantaggi economici che ne conseguono”. Lo afferma il sindaco della citta’ californiana, Gavin Newsom, commentando la scelta del defender Bmw Oracle di disputare nel 2013 la fase finale della competizione velica piu’ ambita nella quarta citta’ dello
Stato della West Coast. “San Francisco e’ il posto migliore per ospitare un evento di questa statura e non potremmo essere piu’ orgogliosi di essere la citta’ che riporta l’America’s Cup a casa, negli Stati
Uniti, dopo piu’ di tre lustri”, scrive il primo cittadino in una nota.
Secondo l’ufficio stampa di Bmw Oracle, detentore del trofeo (per averlo strappato ad Alinghi nel mare di Valencia a febbraio dell’anno scorso), la Coppa America di vela e’ considerato il terzo piu’ imponente evento agonistico, quello con il piu’ importante impatto economico, dopo i Giochi olimpici e la Coppa del mondo di calcio. Si prevede infatti che la 34/a America’s Cup comportera’ un movimento di circa 1,4 miliardi di dollari
nella regione di San Francisco. “Come nativo di San Francisco sono cresciuto a pane e vela.
La sfida di Coppa America nella mia citta’ e’ un sogno che si realizza”, si compiace Paul Cayard, amministratore delegato di Artemide Svezia Racing, uno dei challenger della 34/a America’s Cup, ed ex timoniere del Moro di Venezia (finalista nel ’92). “Ospitando le regate nella baia, il mondo vedra’ la sfida come non e’ mai accaduto prima d’ora. Sono particolarmente impaziente di gareggiare a San Francisco con il mio team”, ha aggiunto Cayard. “Il mio sostegno a San Francisco, che ospitera’ la Coppa America, va oltre la possibilita’ di vedere i nostri team in competizione nelle acque di casa”, ha fatto notare dal canto suo il velista neozelandese Russell Coutts, amministratore delegato di Bmw Oracle Racing, vincitore per quattro volte del trofeo -. Siamo entusiasti di partire per la piu’ grande competizione della nostra disciplina, su uno specchio d’acqua leggendario per i marinai di tutto il mondo”.
Il calendario delle sfide di avvicinamento alla finale dell’America’s Cup verra’ pubblicato nei prossimi mesi.
Ciao, ciao Alinghi
La Coppa America torna alle origini e fa di nuovo rotta verso gli Stati Uniti.
Dopo diciotto anni il prestigioso Trofeo, il piu’ antico dello sport, torna infatti nelle mani degli americani grazie a Bmw Oracle e al suo patron Larry Ellison, che dopo aver battuto Ernesto Bertarelli nelle aule di tribunale gli ha inflitto anche sconfitta piu’ bruciante, quella sul campo di regata.
Due vittorie per Oracle e tutti a casa in una delle edizioni piu’ veloci della storia, nella prima edizione per multiscafi.
L’ultimo 2-0 fu nel 1988 e anche allora guarda caso vinse un’altra barca americana, Stars and Stripes, guidato allora da Dennis Conner, leggenda vivente di Coppa America.
L’ultimo trionfo a stelle e strisce risale invece al 1992 prima della doppietta dei neozelandesi, seguita da quella svizzeri, che ha portato la coppa in Europa.
Senza storia questa finale della discordia. Dopo un’attesa snervante a colpi di carte bollate, sul campo di regata si è rivelata schiacciante fin da subito la supremazia degli americani grazie soprattutto a un trimarano dalla grande vela (alta 68 metri, il doppio di un’ala di un ‘747’) capace di imprimere allo scafo una straordinaria potenza. Quasi disarmante il successo nella prima regata in cui il defender Alinghi ha subito una vera e propria umiliazione, tagliando il traguardo con 15 minuti di distacco. Piu’combattuta la seconda regata. Alla fine lo scarto e’ stato di quasi cinque minuti e mezzo (5’26”), ma sul primo lato di bolina c’e’ stata battaglia. Tuttavia Oracle ha infilato meglio la prima boa passando davanti, una volta in testa ha messo il turbo e per Alinghi e’ calato il buio.
America’s Cup, Godzilla contro King Kong
Scendono finalmente in mare a Valencia i duellanti: il Defender svizzero Alinghi e lo sfidante americano Oracle. Per vederli in mare occorre guardare in cielo: volano!
Dopo due anni di scontri in tribunale che hanno fatto piazza pulita di tutti gli altri sfidanti, la 33esima Coppa America di vela prenderà il via lunedi’ da Valencia in Spagna dove, meteo permettendo, si affronteranno nella prima regata i due multiscafi monstre lunghi 90 piedi “Alinghi 5” (timonato da Ernesto Bertarelli e dallo specialista francese Loïck Peyron) , il defender, e “Usa” dello sfidante Bmw-Oracle (timonato da James Spithill, ex “infant prodige” della ruota di “Luna Rossa”).
Il primo è del magnate italo-svizzero dell’industria farmaceutica Ernesto Bertarelli, 44 anni, l’altro è del quarto uomo piu’ ricco al mondo secondo la classifica di “Forbes”, il 65enne Larry Ellison, proprietario dell’industria di software Oracle. Competeranno, senza esclusione di colpi, per il trofeo più antico dello sport che data 159 anni di storia. La grande brocca d’argento è dunque in bilico, tra la teca della Società Nautica di Ginevra e la club-house del Golden Gate Yacht Club di San Francisco, cui Oracle afferisce.
America’s Cup, gratis in diretta su internet!
L’avevamo detto che idiritti televisivi erano in saldo, ma non a questo prezzo: addirittura gratis!
E’ quello che accadrà dal prossimo 8 febbrao, quando a Valencia scenderanno finalmente in acqua i duellanti Oracle vs Alinghi e da casa potreno comodamente vedeci le regate sullo schermo del computer.
Lo hanno annunciato gli organizzatori, indicando il sito ufficiale della competizione quale “canale” ufficiale: America’s Cup.
La prima regata è in programma l’8 febbraio, la seconda il 10, e la terza, se sarà necessaria, il 12 febbraio.
Coppa America, diritti televisivi a saldo
RAI Sport, SKY Sport, Italia 1, La7, Yacht & Sail, magari Dahlia o persino Odeon, chissà. La prossima Coppa America delle meraviglie, quella tra i due dinosauri del futuro, catamarano contro trimarano dopo trentasei mesi di liti senza esclusione di colpi tra Larry e Ernesto, regala i diritti televisivi. Proprio così, quei diritti per i quali nelle scorse edizioni, da San Diego ad Auckland a Valencia, i grandi network hanno fatto la fila e i gestori dell’evento la loro fortuna, stavolta saranno free of charge. Qualunque canale tv potrà andare a Valencia, accreditarsi e riprendere le tre regate che valgono la storia per una delle più contese edizioni dell’antico trofeo della vela e dello sport, al solo costo di produzione.
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Ras Al Khaimah meglio di Valencia
Il Patron di Alinghi Ernesto Bertarelli riapre la oramai eterna disputa con Oracle a proposito della Coppa America di vela.
Com’è noto, la questione ha da tempo lasciato il mare per approdare presso il Tribunale Supremo di New York, l’unico che ha titolo per decidere le sorti del Trofeo più antico dello sport, una volta che uno dei pretendenti abbia imboccato la rotta delle aule giuridiche piuttosto che quella sulle boe, come ha fatto Oracle.
E così a conclusione di una profondo gorgo di pandette legali sembrava che la questione si fosse infine risolta con la Coppa a Valencia l’8 febbraio prossimo, da disputarsi in un testa a testa tra il detertore Alinghi e lo sfidante Oracle, l’americano che si è rivolto al tribunale per mano (tasca) del patron Ellison, titolare della ditta, su suggerimento di Cutts, skipper neozelandese silurato da Alinghi, oggi al soldo dell’americano. , e a bordo udite udite di multiscafi: catamarano per Alinghi, trimarano per Oracle, una cosa da leccarsi i baffi. Continua a leggere
La Coppa America torna in Australia!
L’Australia potrebbe ospitare la sfida della 33/a America’s Cup di vela, come previsto nel febbraio del 2010, dopo che un giudice di New York ha ordinato ai due rivali, Alinghi ed Oracle, di giungere ad un accordo definitivo.
Il ‘defender’ svizzero e gli statunitensi sono stati bloccati da una disputa legale sui termini della nuova competizione.
“Siamo nell’attesa di vedere se c’è una risoluzione consensuale, in modo da mettere fine a questo contenzioso”, ha detto Barry Ostrager, uno degli avvocati di Alinghi.
Il collega Lucien Masmejan ha aggiunto che l’udienza odierna, davanti al giudice Kornreich della Suprema Corte di New York, “è stata produttiva”.
“Il nostro yacht club, la Societe’ Nautique de Geneve, ‘defender’ dell’America’s Cup, ed il Golden Gate Yacht Club, lo sfidante – ha aggiunto – hanno oncordato di incontrarsi a New York nel corso dl questo fine settimana per discutere della scelta della sede della 33/a America’s Cup.
Lunedì mattina dovremo tornare tutti davanti al giudice Kornreich: speriamo, nel frattempo, di avere raggiunto un accordo”. Continua a leggere
La campagna acquisti di Coppa America
Alain Gautier, francese, specialista degli oceani, vincitore della Vendée Globe, la massacrante regata in solitario intorno al mondo, senza scalo, è felice come una pasqua al timone del nuovo gigantesco catamarano messo in acqua a genova dal team di Alinghi.
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