Fresco vincitore della Route du Rhum, la transatlantica in solitario tra la Francia e la Guadalupe, Andrea Mura è ospite di Thalassa e di RaiNews, per commentare la sua bella impresa e rivelarci dei suoi progetti futuri.
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Il ritorno di Soldini
Lo skipper italiano conquista la “The Artemis Transat, la transatlantica in solitario
Abbandonati i multiscafi, Giovanni Soldini ha trovato una nuova giovinezza con la più piccola delle grandi barche oceaniche, il 40 piedi Telecom Italia. Uno scafo nel suo genere semplice e veloce, che si è rivelato un vero asso nella Manica… capace di sbaragliare di nuovo i maestri francesi.
“Mi sono divertito tantissimo e’ stata una regata davvero avvincente, molto tattica”. Giovanni Soldini e’ al settimo cielo: con il suo 40 piedi “Telecom Italia” ha dominato tra i class 40 la ‘The Artemis Transat’, la transoceanica in solitario, la vecchia celebratissima Ostar partita l’11 maggio scorso da Plymouth, in Inghilterra con arrivo a Marblehead, a 20 chilometri da Boston, negli Stati Uniti.
C’era una volta la Ostar
Giovanni Soldini sempre in testa alla Artemis Transat, la ex Ostar.
Il velista italiano conduce la flotta dei 40 piedi in rotta tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti, nella più celebrata regata in solitario, la mitica Ostar divenuta oggi Artemis Transat.Giovanni Soldini a bordo di Telecom Italia è sempre al comando della flotta dei Class 40 nel terzo giorno di regata della transatlantica in solitario Inghilterra-Stati Uniti. Seguono Appart’ City del francese Yvan Noblet a 16 miglia di distanza e Beluga Racer del tedesco Boris Herrmann a 25 miglia di distanza. In quarta e quinta posizione Mistral Loisirs del francese Thierry Bouchard (a 26 miglia) e 40 Degrees dell’inglese Miranda Merron (a 35 miglia).
Transat Jaques Vabre, la regola di Cammas e Steve Ravussin.
Nella classe dei trimarani 60 piedi si registra la vittoria di Groupama 2 di Franck Cammas e Stève Ravussin che hanno tagliato la linea del traguardo a Salvador de Bahia oggi alle 13.40 (ora italiana) stabilendo il record assoluto della regata con 10 giorni, 38 minuti e 43 secondi. Tra i monoscafi 60 piedi, è in testa Ecover III, (Golding-Dubois) e Crèpes Whaou (Escoffier-Fauconnier) guida la classifica dei trimarani 50 piedi. Nei 40 piedi, infine, le più piccole delle barche in gara, è in testa Telecom Italia, di Giovanni Soldini e Pietro D’Alì.
A 12 giorni dalla partenza della Transat Jacques Vabre, la transatlantica in doppio da Le Havre a Bahia, Giovanni Soldini e Pietro D’Alì su Telecom Italia mantengono saldamente la testa della flotta dei Class 40, le più piccole tra le barche in gara, puntando la prua su Capo Verde.
Al rilevamento delle h 12, alle loro spalle si trovano Chocolats Monbana, distanziato dia 49, 2 miglia, e e A.st Groupe, dia 51,3.
Atao Audio System, invece, che nei giorni scorsi era stato erroneamente dato come “probabile primo” dal sito della regata si trova in terza posizione a 68,6 miglia di distanza dal duo Soldini-D’Alì.
I Class 40 sono rimasti in 29 per il ritiro di Fujifilm (Alex Bennett-Ifor Pedley) a causa di un problema all’alternatore.
Telecom Italia alle h 12 di ieri si trovava al largo della Mauritania a 22° 10’ N, 20° 12’ W, navigando a 10 nodi di velocità con un aliseo da Nord-Est finalmente stabile sui 12-13 nodi di vento. Ancora 2380 (su 4340) le miglia per arrivare a Bahia. “Stanotte siamo riusciti a tenere un buon passo e il nostro vantaggio nei confronti degli avversari è cresciuto”, dice Giovanni Soldini, raggiunto al telefono. “Ora siamo posizionati fra i nostri avversari e l’arrivo e cerchiamo di andare avanti così. Stiamo molto attenti alla direzione del vento, ogni volta che cambia di 10 gradi strambiamo per essere sempre su un bordo favorevole di avvicinamento a Capo Verde. Cerchiamo di coprire i nostri avversari, tentando di non dar loro spazio per andare troppo lontano dalla rotta. La barca è a posto e l’equipaggio in forma”.
Nelle prossime ore Giovanni e Pietro decideranno come passare Capo Verde. Tre le opzioni possibili: “passarlo dentro, fuori o in mezzo”, dice Giovanni. “Dipende dal vento e da quanto sarà facile andare a ovest. Le opzioni sono: scendere prima di Capo Verde sul 22° meridiano, scendere in mezzo a Capo Verde sul 24° o scendere dopo Capo Verde sul 25°”. Superato Capo Verde, il prossimo ostacolo sarà l’attraversamento della zona delle calme equatoriali.
Giovanni spiega anche il motivo dei problemi di localizzazione delle posizioni di Telecom Italia (ieri dato a lungo come “non localisé” dagli organizzatori della regata): “È successo che spostando le vele a prua per migliorare l’assetto della barca, una vela abbia coperto lo Standard C che non è più riuscito a vedere il satellite. Ma spesso capita che lo Standard C cambi autonomamente satellite: dovrebbe stare sull’Atlantico Est e invece si mette sull’Atlantico Ovest. E noi non ce ne accorgiamo subito”.
Nella classe dei trimarani 60 piedi si registra la vittoria di Groupama 2 di Franck Cammas e Stève Ravussin che hanno tagliato la linea del traguardo a Salvador de Bahia mercoledì alle 13.40 (ora italiana) stabilendo il record assoluto della regata con 10 giorni, 38 minuti e 43 secondi.
Tra i monoscafi 60 piedi, è in testa Ecover III, (Golding-Dubois).
Crèpes Whaou (Escoffier-Fauconnier) guida la classifica dei trimarani 50 piedi.