America’s Cup, Godzilla contro King Kong

Scendono finalmente in mare a Valencia i duellanti: il Defender svizzero Alinghi e lo sfidante americano Oracle. Per vederli in mare occorre guardare in cielo: volano!

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Dopo due anni di scontri in tribunale che hanno fatto piazza pulita di tutti gli altri sfidanti, la 33esima Coppa America di vela prenderà il via lunedi’ da Valencia in Spagna dove, meteo permettendo, si affronteranno nella prima regata i due multiscafi monstre lunghi 90 piedi “Alinghi 5” (timonato da Ernesto Bertarelli e dallo specialista francese Loïck Peyron) , il defender, e “Usa” dello sfidante Bmw-Oracle (timonato da James Spithill, ex “infant prodige” della ruota di “Luna Rossa”).
Il primo è del magnate italo-svizzero dell’industria farmaceutica Ernesto Bertarelli, 44 anni, l’altro è del quarto uomo piu’ ricco al mondo secondo la classifica di “Forbes”, il 65enne Larry Ellison, proprietario dell’industria di software Oracle. Competeranno, senza esclusione di colpi, per il trofeo più antico dello sport che data 159 anni di storia. La grande brocca d’argento è dunque in bilico, tra la teca della Società Nautica di Ginevra e la club-house del Golden Gate Yacht Club di San Francisco, cui Oracle afferisce.

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Coppa America, diritti televisivi a saldo

RAI Sport, SKY Sport, Italia 1, La7, Yacht & Sail, magari Dahlia o persino Odeon, chissà. La prossima Coppa America delle meraviglie, quella tra i due dinosauri del futuro, catamarano contro trimarano dopo trentasei mesi di liti senza esclusione di colpi tra Larry e Ernesto, regala i diritti televisivi. Proprio così, quei diritti per i quali nelle scorse edizioni, da San Diego ad Auckland a Valencia, i grandi network hanno fatto la fila e i gestori dell’evento la loro fortuna, stavolta saranno free of charge. Qualunque canale tv potrà andare a Valencia, accreditarsi e riprendere le tre regate che valgono la storia per una delle più contese edizioni dell’antico trofeo della vela e dello sport, al solo costo di produzione.
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Ras Al Khaimah meglio di Valencia

Il Patron di Alinghi Ernesto Bertarelli riapre la oramai eterna disputa con Oracle a proposito della Coppa America di vela.
Com’è noto, la questione ha da tempo lasciato il mare per approdare presso il Tribunale Supremo di New York, l’unico che ha titolo per decidere le sorti del Trofeo più antico dello sport, una volta che uno dei pretendenti abbia imboccato la rotta delle aule giuridiche piuttosto che quella sulle boe, come ha fatto Oracle.
E così a conclusione di una profondo gorgo di pandette legali sembrava che la questione si fosse infine risolta con la Coppa a Valencia l’8 febbraio prossimo, da disputarsi in un testa a testa tra il detertore Alinghi e lo sfidante Oracle, l’americano che si è rivolto al tribunale per mano (tasca) del patron Ellison, titolare della ditta, su suggerimento di Cutts, skipper neozelandese silurato da Alinghi, oggi al soldo dell’americano. , e a bordo udite udite di multiscafi: catamarano per Alinghi, trimarano per Oracle, una cosa da leccarsi i baffi. Continua a leggere

Una giornata Azzurra

Dalla prima sfida italiana alla Coppa America al trionfo di Nizza, la vela è ancora Azzurra.
A quasi trent’anni dal primo exploit con l’Aga Khan e Gianni Agnelli torna alla ribalta quella
barca, che un anno dopo i Mondiali di Spagna, rifece sognare una nazione intera.
Come allora, quando i risultati raggiunti da Cino Ricci e i suoi erano impensabili, anche questa volta l’Azzurra dell’era  odierna ha sovvertito ogni pronostico battendo la fortissima e titolata Emirates Team New Zealand, aggiudicandosi il Louis Vuitton Trophy nelle acque francesi.
Un successo certo non annunciato, ma che, alla luce della solidità dimostrata dall’equipaggio italiano nel corso di tutta la manifestazione, risulta netto e meritato. Continua a leggere

La Coppa America torna in Australia!

L’Australia potrebbe ospitare la sfida della 33/a America’s Cup di vela, come previsto nel febbraio del 2010, dopo che un giudice di New York ha ordinato ai due rivali, Alinghi ed Oracle, di giungere ad un accordo definitivo.
Il ‘defender’ svizzero e gli statunitensi sono stati bloccati da una disputa legale sui termini della nuova competizione.
“Siamo nell’attesa di vedere se c’è una risoluzione consensuale, in modo da mettere fine a questo contenzioso”, ha detto Barry Ostrager, uno degli avvocati di Alinghi.
Il collega Lucien Masmejan ha aggiunto che l’udienza odierna, davanti al giudice Kornreich della Suprema Corte di New York, “è stata produttiva”.
“Il nostro yacht club, la Societe’ Nautique de Geneve, ‘defender’ dell’America’s Cup, ed il Golden Gate Yacht Club, lo sfidante – ha aggiunto – hanno oncordato di incontrarsi a New York nel corso dl questo fine settimana per discutere della scelta della sede della 33/a America’s Cup.
Lunedì mattina dovremo tornare tutti davanti al giudice Kornreich: speriamo, nel frattempo, di avere raggiunto un accordo”. Continua a leggere

E gli altri stanno a guardare

Coppa America, la Corte Suprema di New York dà ragione ad Oracle

Dopo quasi due anni il duello di carte bollate tra Alinghi e Oracle si è risolto a favore dell’americana. Ed ora il confronto si trasferisce finalmente in acqua, in una sfida che promette di essere mozzafiato, a bordo di enormi multiscafi, trimarani probabilmente, autentiche macchine da velocità.

“Se ne vada a quel paese Alinghi e tutti quei team di furbi professionisti che l’hanno sostenuto ipocritamente finora”. Questo è quando si dice il fair play, oppure il parlar chiaro, fate voi. In ogni caso è il commento di Vincenzo Onorato, verace napoletan-ponzese, patron di mascalzone Latino, al verdetto della Corte Suprema di New York che nella lunga diatriba tra Alinghi ed Oracle ha infine dato ragione all’Americana, stabilendo che Ernesto Bertarelli, il magnate italo svizzero di Alinghi, la squadra detentrice dell’America’s cup l’aveva fatta forse troppo grossa.

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Ultime pandette, trimarani all’orizzonte

A fine mese la Corte Suprema di New York emetterà il verdetto sulla causa che vede opposti Alinghi ed Oracle, Detentore e Sfidante della Coppa America. Una vittoria di Oracle, dice lo svizzero Bertarelli, aprirebbe la strada ad un duello con i multiscafi: uno contro l’altro invelati.
“Se gli americani dovessero vincere”, spiega Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, vincitore del Trofeo a Valencia nel 2007, “non riteniamo che sia possibile negoziare con loro e trovare un accordo. Ci prepariamo dunque ad un duello al meglio delle tre regate con dei multiscafi giganti, da tenersi a Valencia nel 2010”.  Oracle, tuttavia, che pure ha proposto e portato in giudizio Alinghi per ottenere un duello di questo tipo, ha comunque indicato che in caso di vittoria giudiziaria cercherebbe in ogni caso un’intesa con Alinghi per lo svolgimento della regata da tenersi in forma tradizionale, con i 18 sfidanti iscritti alla 33 esima edizione del Trofeo. Poche idee, ma confuse dunque.

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