Varata Ita 99, Mascalzone Latino

Mancano poco più di due mesi alla Coppa America, la prima volta della sfida in Mediterraneo. Almeno per quanto riguarda gli scafi i giochi sono oramai fatti

In un’atmosfera festosa e familiare è andata in acqua questa mattina alle 12.40 a Valencia Mascalzone Latino Ita 99, la nuova barca del team guidato da Vincenzo Onorato. Un varo strettamente tecnico al quale hanno assistito i soli protagonisti della sfida. Madrina dell’evento Lara Ciribì Onorato, moglie dell’armatore. “Ho voluto riservare questa giornata a quanti, con il loro lavoro e la loro dedizione, hanno contribuito alla realizzazione della nostra seconda barca – ha sottolineato Onorato – e quindi nessuna festa particolare e nessun invitato, un bicchiere di champagne e subito al lavoro senza perdere tempo. Ita 99 rappresenta infatti, per il Mascalzone Latino-Capitalia Team, il risultato di due anni di impegno tecnico ed umano.”

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Spumante italiano su Luna Rossa

Luna Rossa ITA 94 è stata varata ieri a Valencia presso la base del Team. Madrina della cerimonia, come nelle passate edizioni, la Signora Miuccia Prada che alle 11.30 ha infranto una bottiglia di Gran Cuvée Brut 2002, un Franciacorta della cantina Bellavista, sulla prua della nuova imbarcazione. Al suo fianco il marito Patrizio Bertelli, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Prada e Capo del Sindacato Luna Rossa e Carlo Croce, Presidente dello Yacht Club Italiano. Don Antonio, parroco di Santa Maria de la Mar, aveva precedentemente impartito una benedizione alla nuova barca.

Con il gran pavese a riva e coperta dai teli protettivi, ITA 94 è scesa in acqua un quarto d’ora dopo circa.

Finiti i brindisi di rito Patrizio Bertelli, Francesco de Angelis e Carlo Croce hanno incontrato la stampa.

Carlo Croce, Presidente dello yacht club sfidante, ha dichiarato: “Questo è il varo della sesta Luna Rossa e vedo tanto entusiasmo e stile. Francesco de Angelis ha una gran parte del merito perché riesce a tenere unito un Team che viene da tutte le parti del mondo. Non posso che essere orgoglioso di far parte di questa sfida.”

Patrizio Bertelli parlando della 32ma Coppa America ha detto: “Questa é la mia terza edizione e ogni Coppa America è una cosa totalmente nuova. Chiunque vinca la prossima deve mirare a farla diventare più sportiva e meno mondana. Inoltre la Coppa America ha un costo eccessivo e bisogna fare in modo che più team possano partecipare. Così ci saranno più emozioni e sport.”

Lo Skipper e Capo del Team Francesco de Angelis ha poi commentato: “In ITA 94 confluiscono nuove tecniche, materiali e l’esperienza maturata sull’acqua negli ultimi tre anni. Siamo stati puntuali e precisi rispetto alle date del nostro programma e questo é un buon risultato. Abbiamo dovuto costruire una prima barca per arrivare allo stesso punto in cui il Defender si trovava. Poi è iniziato lo sviluppo della seconda, che è una barca completamente nuova: nuovo scafo, nuove appendici, nuovi materiali e nuove vele. Da domani, anche guardando il calendario, inizia la Luna nuova.”

Alle 15.00 di ieri, Luna Rossa ITA 94 ha lasciato gli ormeggi per la prima sessione di test in mare.

Torino, stella marina: obiettivo Coppa America

La città di Torino sposa il progetto di una sfida alla Coppa America da parte di un gruppo di velisti disabili.

IDEAARGO è l’iniziativa di un gruppo di sportivi disabili che nel 2010, in occasione della 33 esima edizione, tenteranno la conquista dell’America’s Cup. Alla guida degli “argonauti” c’è un talento naturale, Lars Grael (nella foto) olimpionico della classe Tornado e campione del mondo Lightining, menomato da un grave incidente in barca. Ma ora l’obiettivo è di vincere la Coppa America.

Via col vanto, gran finale

Gran finale a Porto Santo Stefano per l’Argentario Sailing Week, una splendida regata con vento a 18 nodi ha segnato la chiusura dell’appuntamento organizzato dall’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca) e dal CIM (Comité International de la Méditerranée.

In mare tutte le piu’ belle barche del mondo, ma la vera star era Dennis Conner, lo skipper americano che per oltre un ventennio ha impersonato la Coppa America e che oggi non disdegna le “belle signore” del mare.

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Miii… che trimarani!

Trapani bissa lo spettacolo del mare accogliendo questa volta i potenti trimarani della Multi Cup Café Ambassador – Trapani Grand Prix, prova italiana del circuito europeo.

Dopo la straordinaria accoglienza accordata agli Act 8 e 9 dell’America’s Cup e il successo che il suo suggestivo e impegnativo campo di regata ha riscosso tra i migliori regatanti del mondo, la Città di Trapani ha subito voluto confermare la sua volontà di diventare un importante polo nautico internazionale, con particolare attenzione agli aspetti più tecnologici e innovativi della vela. Così, dopo aver accolto i raffinatissini racer della Coppa America, il mare, le banchine e la gente di Trapani daranno il benvenuto alla futuribile tecnologia e alle velocità mozzafiato dei trimarani della Multi Cup Café Ambassador – Trapani Grand Prix e ai loro equipaggi divoratori di oceani.

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Roma per due, Roma per tutti, Roma per sempre

Settanta le barche in gara in questa classicamediterranea che dal porto romano di Riva di Traiano si spinge sino alle isole Eolie, per virare Lipari e fare ritorno a Civitavecchia. 
Tra le barche in gara la più quotata è certamente Fantasticaaa, uno Swan 100, trentatrè metri di spettacolo e una cattedrale di vele, ben mille e 200 metri quadri, con un albero che supera i 40 metri. Il fortunato proprietario è un gardesano dal nome inconfondibilmente campano, Lanfranco Cirillo, socio dell’imprenditore russo Leonid Vicktorovich Mikchalson: saranno in gara insieme a Lorenzo Bodini,olimpionico della classe Tornado, nel ruolo di tattico e a Stefano Raspadori, skipper della barca e detentore del record della regata in doppio. Continua a leggere

La nuova Luna Rossa a Valencia

Sette mesi di gestazione e 25 mila ore di lavoro, tanto è costato il primo nuovo scafo delle serie Luna Rossa, che il prossimo 22 marzo verrà ufficialmente varato a Valencia, sede della Coppa America edizione 2007. ITA 86 ha raggiunto Valencia via mare, a bordo di un traghetto partito dal porto di Livorno. Sono ora i momenti forse più emozionanti per l’intero gruppo di lavoro, che vede certo finalizzati gli
sforzi, ma che è anche chiamato alle prime verifiche in mare, alla messa a punto dell’imbarcazione e… sopratttutto al confronto con i vecchi scafi: alla comparazione delle prestazioni. Il dilemma è: <<Andrà bene?>>.
Comunque vada, noi certo non lo sapremo se non a cose fatte, quando la nuova barca si confronterà in acqua con gli altri sfidanti che tra poco più di un mese proprio a Valencia si affronteranno nell’ultima fase della Louis Vuitton Cup, il prologo alla Coppa America.

Merope era la sua buona “Stella”

Scompare Agostino Straulino, velista simbolo dellamarineria italiana. Porta con sè un palmares da primato: otto titolieuropei consecutivi nella classe “Star” (dal 1949 al1956) due mondiali (1952 e 1953). Quindi l’oro olimpico di Helsinki che completa un 1952 fantastico, in cui conquista il titolo italiano, quello europeo e quello mondiale.

Poi un altro mondiale nel 1956 e quindi l’argento neiGiochi di Melbourne. Quarto nelle Olimpiadi del 1960 a Roma, nelle acquedel Golfo di Napoli.  Merope era la sua inseparabile barca della classe“ Star”, la “Stella”. E un’infinità di altri titoli mondiali su altre classie in altre regate d’altura, a cominciare dalla One TonCup di Porto Cervo, nel 73, al timone di Ydra: tecnicae moderna come una Coppa America.

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Capperi! Che Coppa america…

Luna RossaSbarca nelle acque di Trapani il prologo della più prestigiosa regatavelica al mondo: gli “Acts 8 & 9 della Louis Vuitton Cup” che riuniscono tutti i protagonisti della XXXII edizione della Coppa America.

Dodici team, tre sindacati italiani, migliaia di spettatori per un’opportunità unica, anteprima assoluta per i mari italiani, al via dal 29 settembre al 9 ottobre. Ma protagonista è anche la Sicilia, con il suo bel mare, la sua storia, la sua cultura, l’ospitalitàe il calore della sua gente.

Dire Trapani è fin troppo riduttivo, perché nei fatti c’è un’intera regione che trepida per queste regate. C’è il mondo di un entroterra ricco di tradizione, di suggestioni storico- culturali, con una “capitale” dell’arte quale Palermo a poca distanza, i templi greci di Segesta e di Selinunte la tradizione di Erice e il profumo del Marsala, e c’è poi il mondo di un mare straordinario che si spinge sino alle isole Egadi, a Favigana in particolare, che sarà anch’esso spettatore privilegiato, perché anche le acque davanti all’isola saranno teatro delle regate. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile immaginare che le barche di Coppa America potessero un giorno giocare a rincorrersi in Mediterraneo, oltretutto… a due passi dal Nord Africa. Se glielo avessero detto a quegli aristocratici velisti inglesi che a Cowes nel 1851 si fecero portar via la Coppa dalla goletta statunitense America, probabilmente avrebbero inarcato il sopracciglio, accarezzandosi dubbiosi i baffi.

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