Da oggi in Portogallo le regate di avvicinamento all’evento 2013. Continua a leggere
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America’s Cup, le iscrizioni sono servite
Sono 15 i team iscritti alla prossima edizione di San Francisco del 2013
Quindici squadre, in rappresentanza di 12 nazioni. Questo il bilancio, oramai definitivo, delle iscrizioni alla prossima edizione della regata, che si svolgerà in quel di San Francisco, in una della baie più famose e celebrate del mondo.
Tra le squadre la cui iscrizione è stata accettata dal San Francisco Yacht Club, il Circolo del detentore Oracle, figurano ben due italiane, la prima è Mascalzone Latino, oramai veterana della Coppa e l’altra è quella degli esordienti di Venezia Challenge, consorzio appena nato e giunto in extremis a lanciare la sua sfida.
Sarebbe stato bello, almeno una volta, almeno questa volta, che i protagonisti azzurri avessero riunito le forze per una grande sfida capace di portare davvero la Coppa da queste parti.
Ma ognuno fa la sua gara, porta avanti i propri obiettivi, sportivi certo, ma anche di marketing e promozione e, dunque ognuno per sé.
Ma certo non sta scritto da nessuna parte che non vi riescano comunque.
Dopo tante illusioni e tante inutili chiacchiere di possibili siti italiani per ospitare una tappa di avvicinamento (World Series) all’evento clou, alla fine nessuna località italiana è riuscita nell’impresa.
E questo dovrebbe far riflettere, perché significa probabilmente, non che non esistano località idonee ad ospitare l’evento, ma che non c’è l’organizzazione possibile.
Del resto il BelPaese è bello diviso per fette di territorio, appartenenza, localismi e podestà e il suo mare non può che esserne lo specchio fedele: come il demanio, inteso come spiagge e porti della collettività, dato in appalto ai privati che fanno il bello ed il cattivo tempo.
Gli eventi di avvicinamento si terranno, allora, a:
Cascais, in Portogallo, dal 6 al 14 agosto.
Plymouth, Gran Bretagna, dal 10 al 18 settembre
San Diego, California (Usa), in data da destinarsi.
Due intere stagioni di vela con i nuovi multiscafi ad ala rigida, protagonisti della 34 esima “sfida”, in attesa del grande evento finale di San Francisco: prima con la ritornata Louis Vuitton Cup, il torneo degli sfidanti e, quindi con la Coppa America vera e propria.
Vinca il migliore.
Coppa America, back in the Usa
Tutto si muove per l’Americas Cup che torna a casa negli Stati Uniti.
Si muove soprattutto Oracle, la straordinaria macchina da velocità che ha conquistato l’ambito Trofeo, battendo il detentore Alinghi nelle acque di Valencia (Spagna) il 14 febbraio del 2010, nel corso della 33esima edizione della Coppa. Il trimarano “monstre”, di circa 30 metri di lunghezza col suo spettacolare albero ad ala d’aereoplano, è stato imbarcato sulla nave container M.V. Star Isfjord ed ora è in rotta verso casa, verso San Francisco, che sarà la sede della prossima avventura di Coppa America. Oracle dovrebbe approdarvi il prossimo 1 marzo.
Tutto si muove, dunque, per la ripresa della competizione velica più conosciuta al mondo, la cui prossima edizione è prevista per il 2013.
Una curiosità, anzi un dato tecnico fondamentale: per ogni ora di navigazione in mare, il gigante americano ha bisogno di una manutenzione della durata di 20 ore: macchine da velocità, altro che barche a vela.
San Francisco’s days
La Coppa America nella baia di “Frisco”
“Oggi e’ un giorno di grande festa per San Francisco, che si e’ garantita il diritto ad ospitare un evento importante come l’America’s Cup di vela, con tutti i vantaggi economici che ne conseguono”. Lo afferma il sindaco della citta’ californiana, Gavin Newsom, commentando la scelta del defender Bmw Oracle di disputare nel 2013 la fase finale della competizione velica piu’ ambita nella quarta citta’ dello
Stato della West Coast. “San Francisco e’ il posto migliore per ospitare un evento di questa statura e non potremmo essere piu’ orgogliosi di essere la citta’ che riporta l’America’s Cup a casa, negli Stati
Uniti, dopo piu’ di tre lustri”, scrive il primo cittadino in una nota.
Secondo l’ufficio stampa di Bmw Oracle, detentore del trofeo (per averlo strappato ad Alinghi nel mare di Valencia a febbraio dell’anno scorso), la Coppa America di vela e’ considerato il terzo piu’ imponente evento agonistico, quello con il piu’ importante impatto economico, dopo i Giochi olimpici e la Coppa del mondo di calcio. Si prevede infatti che la 34/a America’s Cup comportera’ un movimento di circa 1,4 miliardi di dollari
nella regione di San Francisco. “Come nativo di San Francisco sono cresciuto a pane e vela.
La sfida di Coppa America nella mia citta’ e’ un sogno che si realizza”, si compiace Paul Cayard, amministratore delegato di Artemide Svezia Racing, uno dei challenger della 34/a America’s Cup, ed ex timoniere del Moro di Venezia (finalista nel ’92). “Ospitando le regate nella baia, il mondo vedra’ la sfida come non e’ mai accaduto prima d’ora. Sono particolarmente impaziente di gareggiare a San Francisco con il mio team”, ha aggiunto Cayard. “Il mio sostegno a San Francisco, che ospitera’ la Coppa America, va oltre la possibilita’ di vedere i nostri team in competizione nelle acque di casa”, ha fatto notare dal canto suo il velista neozelandese Russell Coutts, amministratore delegato di Bmw Oracle Racing, vincitore per quattro volte del trofeo -. Siamo entusiasti di partire per la piu’ grande competizione della nostra disciplina, su uno specchio d’acqua leggendario per i marinai di tutto il mondo”.
Il calendario delle sfide di avvicinamento alla finale dell’America’s Cup verra’ pubblicato nei prossimi mesi.
Trapani, cum grano sail
In città la BMW Race Cup. Otto equipaggi in gara per rappresentare l’Italia al mondiale di categoria, la BMW Sailing CupIl match race è di casa a Trapani
Ecco i timonieri iscritti e la loro provenienza: da Trapani Luigi Ciaravino per No.V.A.R, Domenico Campo e Marco Altavilla, Massimo Attinà (Marsala), Giuseppe Angilella (Palermo), Zeno Bertolaso (Verona), Matteo Simoncelli (Ravenna) per Turbosport Imola, Bernhard Mayer (Bolzano) per Auto Ikaro. Due di loro, Marco Altavilla e Massimo Attinà, sono giovani velisti Under 19.
La BMW Match Race Cup, che chiude il calendario delle attività 2010 della scuola di perfezionamento creata
da BMW Group Italia e Yacht Club Italiano, prevede tre giorni di regate suddivisi tra regate di flotta e match race di grado 4 validi per la classifica ISAF (International Sailing Federation). La premiazione è in programma domenica 17 ottobre. Gli equipaggi gareggiano a bordo di Beneteau First 7,5.
Chief umpire è Luigi Bertini. L’evento ha la sua base logistica presso la Casa del Custode di Villa Nasi, sede
della Scuola Internazionale di Match Race, realtà nata dalla collaborazione tra Provincia Regionale di Trapani
e Associazione Match Race Trapani.Chi vince partecipa alla finale internazionale della BMW Sailing
Cup.
L’equipaggio vincitore della BMW Match Race Cup rappresenterà l’Italia in occasione della prossima BMW
Sailing Cup World Final, la finale della competizione amatoriale organizzata
dalla casa di Monaco. La quinta edizione di questo appuntamento sportivo è in programma nella primavera 2011, in una località ancora da definire. A sfidare il team neozelandese, defender del titolo, saranno quattro
equipaggi usciti dalle rispettive finali nazionali e in rappresentanza di nazioni quali Germania, Italia,
Portogallo e Spagna. Per maggiori informazioni: bmw-yachtsport.com.Informazioni su www.bmw.it/MRAPer informazioni sulla scuola di perfezionamento diretta da Roberto Ferrarese e Mauro Pelaschier
e patrocinata della Federazione Italiana Vela, e per maggiori dettagli sui corsi è possibile visitare il website
www.bmw.it/MRA, telefonare alla sede della scuola presso lo Yacht Club Italiano al numero 010.246.12.06,
inviare un fax al 010.246.11.93 o una e-mail a La Scuola Internazionale di Match RaceLa Scuola Internazionale di Match Race, creata dall’A.S.D. Match Race Trapani in collaborazione con la
Provincia Regionale di Trapani, costituisce un progetto-quadro all’interno del quale confluiscono molteplici
eventi, dalle scuole vela ai corsi di perfezionamento per velisti di tutta Italia, a regate di rilievo internazionale, con finalità di insegnamento e promozione della disciplina.
L’ A.S.D. Match Race è un’associazione nata nel 2002 con la finalità della diffusione, pratica e sviluppo dello
sport velico e, in particolare, della tecnica del match race, tipica delle regate di America’s Cup. Tra le azioni
intraprese dall’ A.S.D. Match Race, la Scuola Internazionale di Match Race è quella che dal 2008 meglio
raccorda l’attività statutaria dell’associazione al territorio trapanese, prevedendo la costituzione di una scuola di vela di eccellenza. La Provincia Regionale di Trapani ha concesso l’utilizzo
della Casa del Custode di Villa Nasi alla Associazione Match Race Trapani. L’edificio, situato sul mare in una
posizione unica, è per la città una nuova casa della vela e un avamposto d’eccellenza per lo sviluppo e
l’educazione dei giovani.bmw-mra@yci.it.
America’s Cup, gratis in diretta su internet!
L’avevamo detto che idiritti televisivi erano in saldo, ma non a questo prezzo: addirittura gratis!
E’ quello che accadrà dal prossimo 8 febbrao, quando a Valencia scenderanno finalmente in acqua i duellanti Oracle vs Alinghi e da casa potreno comodamente vedeci le regate sullo schermo del computer.
Lo hanno annunciato gli organizzatori, indicando il sito ufficiale della competizione quale “canale” ufficiale: America’s Cup.
La prima regata è in programma l’8 febbraio, la seconda il 10, e la terza, se sarà necessaria, il 12 febbraio.
Una giornata Azzurra
Dalla prima sfida italiana alla Coppa America al trionfo di Nizza, la vela è ancora Azzurra.
A quasi trent’anni dal primo exploit con l’Aga Khan e Gianni Agnelli torna alla ribalta quella
barca, che un anno dopo i Mondiali di Spagna, rifece sognare una nazione intera.
Come allora, quando i risultati raggiunti da Cino Ricci e i suoi erano impensabili, anche questa volta l’Azzurra dell’era odierna ha sovvertito ogni pronostico battendo la fortissima e titolata Emirates Team New Zealand, aggiudicandosi il Louis Vuitton Trophy nelle acque francesi.
Un successo certo non annunciato, ma che, alla luce della solidità dimostrata dall’equipaggio italiano nel corso di tutta la manifestazione, risulta netto e meritato. Continua a leggere
La Coppa America torna in Australia!
L’Australia potrebbe ospitare la sfida della 33/a America’s Cup di vela, come previsto nel febbraio del 2010, dopo che un giudice di New York ha ordinato ai due rivali, Alinghi ed Oracle, di giungere ad un accordo definitivo.
Il ‘defender’ svizzero e gli statunitensi sono stati bloccati da una disputa legale sui termini della nuova competizione.
“Siamo nell’attesa di vedere se c’è una risoluzione consensuale, in modo da mettere fine a questo contenzioso”, ha detto Barry Ostrager, uno degli avvocati di Alinghi.
Il collega Lucien Masmejan ha aggiunto che l’udienza odierna, davanti al giudice Kornreich della Suprema Corte di New York, “è stata produttiva”.
“Il nostro yacht club, la Societe’ Nautique de Geneve, ‘defender’ dell’America’s Cup, ed il Golden Gate Yacht Club, lo sfidante – ha aggiunto – hanno oncordato di incontrarsi a New York nel corso dl questo fine settimana per discutere della scelta della sede della 33/a America’s Cup.
Lunedì mattina dovremo tornare tutti davanti al giudice Kornreich: speriamo, nel frattempo, di avere raggiunto un accordo”. Continua a leggere
Alinghi e Oracle, prove di dialogo
I rappresentati del sindacato svizzero e di quello americano si incontreranno domani mattina a New York per tentate di risolvere in extremis la grana giudiziaria relativa alla 33/a edizione della Coppa America di vela in programma a Valencia nel 2009, sollevata dagli americani di Oracle.
“Proposto dal detentore svizzero del titolo Alinghi, il vertice e’ stato accettato dallo sfidante statunitense Oracle, ha spiegato Michel Hodara, direttore generale dell’AC Management, la società organizzatrice della Coppa legata ad Alinghi. Oracle giudica troppo favorevole al defender il nuovo regolamento della Coppa stilato da Alinghi e per questo ha fatto ricorso ad un tribunale di New York, la sede competente per discettare del “Deed of Gift”, l’ultra centenario atto di donazione che sul quale si basano le regole dell’America’s Cup. Il sindacato statunitense rappresentato dal Golden Gate Yacht Club (Ggyc) di San Francisco, aveva annunciato una rottura dei negoziati attribuendo la colpa ll’intransigenza di Alinghi, che non intende cambiare idea sulle nuove regole imposte alla manifestazione, da quelle tecniche (barche di 90 piedi, oltre 27 metri in luogo delle vecchie, di 24 metri di lunghezza), a quelle organizzative (regate ogni due anni, in luogo dei canonici 4 e circuito preliminare itinerante). La rottura lasciava prevedere una lunga procedura davanti alla giustizia statunitense e un piu’ che probabile rinvio della prova prevista per il 2009. Ma ora i dirigenti della societa’ nautica di Ginevra (Sng), che rappresenta Alinghi, parteciperanno lunedi’ a New York a questi colloqui, ultima spiaggia per scongiurare il rinvio, con i rappresentanti della GGYC e diOracle. Alinghi “provera’ fino all’ultimo minuto a trovare una soluzione per risolvere il problema”, ha rivelato una fonte vicina al sindacato svizzero. M. Hodara ha da parte sua espresso la speranza che la 33/a edizione “abbia luogo nel 2009”. Ma comunque vada non è per nulla scontato che sia un successo.
Bertelli: Alinghi deve sbrigarsi
A Marina di Ravenna il Signor Prada parla della prossima sfida e lancia un messaggio a Bertarelli, patron del Defender svizzero.
Il patron di Luna Rossa Challenge Patrizio Bertelli non ha perso l’occasione per vedere all’opera a Marina di ravenna i suoi due timonieri James Spithill e Philippe Presti.
Bertelli, che era già stato ospite di Andrea Trombini e Progetto Vela al Trofeo alcuni anni fa, in banchina ha anche commentato l’attuale fase dell’America’s Cup: “Ernesto Bertarelli farà bene a sbrigarsi, e io glielo ho già detto: entro il mese deve comunicare la località e la data. Personalmente non concordo con quelli che criticano il defender e fanno del vittimismo: da quando esiste la Coppa, il gioco è lo stesso, e il detentore del trofeo detta le regole”.
Bertelli ha quindi seguito le regate per gran parte della giornata a bordo del gommone con il Principal Race Officer Matteo Plazzi, componente del team Luna Rossa dal 1998 a oggi, e tra gli animatori di Progetto Vela e del Trofeo Challenge Roberto Trombini.