Presentata a Roma la Targa Florio del Mare®, la regata di circumnavigazione della Sicilia, che si svolgerà dall’11 al 16 maggio 2009.Una competizione che si annuncia ancor più interessante per le molte novità che renderanno ancor più appassionante percorrere le 430 miglia di questo periplo della Sicilia attraverso sei velocissimi pit-stop.
Ogni barca sarà dotata di un trasponder che segnalerà la posizione solo a terra. Ognuno sarà libero di fare la propria tattica in gran segreto, ma da terra conosceremo sempre e comunque le posizioni di ogni imbarcazione.
L’Olimpo della vela
Archiviata l’Olimpiade cinese, la vela azzurra si prepara al prossimo appuntamento a cinque cerchi, le Olimpiadi di Londra.
A Roma, nella cornice del litorale di Ostia, i vertici della Federazione hanno illustrato il programma della squadra italiana e le tappe di avvicinamento all’evento.
Non perdetevi le interviste al neo presidente Carlo Croce, alla campionessa Alessandra Sensini (un’altra Olimpiade?) e ai due tecnici federali Luca De pedrini e Paolo Ghione.
Ultime pandette, trimarani all’orizzonte
A fine mese la Corte Suprema di New York emetterà il verdetto sulla causa che vede opposti Alinghi ed Oracle, Detentore e Sfidante della Coppa America. Una vittoria di Oracle, dice lo svizzero Bertarelli, aprirebbe la strada ad un duello con i multiscafi: uno contro l’altro invelati.
“Se gli americani dovessero vincere”, spiega Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, vincitore del Trofeo a Valencia nel 2007, “non riteniamo che sia possibile negoziare con loro e trovare un accordo. Ci prepariamo dunque ad un duello al meglio delle tre regate con dei multiscafi giganti, da tenersi a Valencia nel 2010”. Oracle, tuttavia, che pure ha proposto e portato in giudizio Alinghi per ottenere un duello di questo tipo, ha comunque indicato che in caso di vittoria giudiziaria cercherebbe in ogni caso un’intesa con Alinghi per lo svolgimento della regata da tenersi in forma tradizionale, con i 18 sfidanti iscritti alla 33 esima edizione del Trofeo. Poche idee, ma confuse dunque.
L’Acura Mezzaroma
A Miami un nuovo successo azzurro nella classe Farr 40.
Si è concluso a Miami (Florida) l’Acura Grand Prix 2009 con la vittoria di Nerone, lo scafo del romano Massimo Mezzaroma, con Vasco Vascotto alla tattica. Terzo posto per un’altra italiana, Joe Fly di Giovanni Maspero e quinto posto per l’irriducibile Mascalzone Latino, sia pure non brillante.
E brava Bavosa, sei pure invisibile!
Si chiama Bavosa a strisce blu e vive tra i coralli della Grande Barriera. Cambia colore a seconda del corallo e dei pesci tra i quali si intrufola diventando così invisibile.
Gli scienziati australiani hanno svelato le eccezionali abilità di travestimento di un piccolo ma aggressivo pesce delle barriere coralline, una sorta di “Fregoli” del mare che grazie ai travestimenti naturali delle sue squame vive in totale incognito.
Si chiama bavosa a strisce blu (Plagiotremus rhinorhynchos (nella foto, da www.ozanimals.com), ma oltre al blu usa tutto un repertorio di colorazioni per passare inosservata fra branchi di altri pesci e per avvicinarsi alle sue prede. Continua a leggere
Roxy Music
Vela, è una donna la protagonista del giro del mondo in solitario e senza scalo.
Samantha Davies è la vera rivelazione della Véndée Globe.
Non solo si è piazzata al terzo posto, davanti ad un’intera muta di vecchie volpi e lupi di mare nella più impegnativa, difficile e drammatica regata che esista. Ma i suoi video e le fotografie trasmesse dal largo degli oceani hanno rivelato un carattere solare ed un appeal che hanno fatto breccia sul web, in molti cuori.
Naturalmente anche il nostro! Eccovi uno straordinario video dove la nostra Sam balla e canta da sola in mezzo all’oceano, a cavallo della sua Roxy: la barca rigorosamente color fuxia. Da non perdere.
Siti ufficiali: www.samdavies.com – www.roxysailing.com
Donne da match Laser
Secondo posto finale per Giulia Conti, Alessandra Marenzi e Alessandra Angelini nel Match Race. Emozioni e fotofinish nella finale, persa 3-2 con la danese Pedersen.
Nel quinto e penultimo giorno di regate della vela olimpica a Miami per la Rolex Olympic Classes Regatta 2009, la Biscayne Bay ha offerto condizioni di vento più forte, con molte regate spettacolari in tutte le classi. Conclusione emozionante e definizione del podio per la classe olimpica match racing femminile (si correva con il Laser SB3, scelto in sostituzione della barca olimpica Elliott 6, ancora in consegna): in questa specialità è arrivato il 2° posto finale per l’equipaggio italiano formato da Giulia Conti, Alessandra Marenzi e Alessandra Angelini.
America’s Cup 33, esercizi di stile
Più lunghe, più leggere e più invelate. Ovvero più veloci e spettacolari. Queste le nuove barche che il Defender Alingi ha messo a punto per la prossima Coppa America del 2010. Sempre che la causa con Oracle vada a buon fine.
America’s Cup 33, questo il nome della nuova classe, evidente omaggio alla prossima edizione della regata più celebre al mondo che comunque vada, ed è l’unica cosa certa, sarà la numero 33, indipendentemente da ogni possibile verdetto di Tribunale.
Era ora che venissero messe in soffitta le attuali barche, vecchie oramai di quasi vent’anni, nate per la Coppa America 1992, edizione di San Diego, con il Moro di Venezia protagonista e giunte di fatto al capolinea, lente e persino brutte, senza più segreti da scovare per farle correre il più veloci possibile.
Olimpiadi giovanili, pronto il logo
Spirito della gioventù”, questo il significato del logo della nuova manifestazione che avrà il suo debutto a Singapore nel 2010. Le regate veliche si terranno dal 14 al 26 agosto.
Il logo della prima Olimpiadi della Gioventù di Singapore 2010 è stato presentato da Vivian Balakrishnan, Ministro per lo sviluppo della comunità, della Gioventù e dello Sport. Il logo evoca il senso di fiducia e di progresso del popolo di Singapore, per un approccio ai Giochi definito avventuroso, aperto e divertente. Una fiamma rossa rappresenta la passione di imparare e la forza del pensiero positivo.
La quarta volta di Wild Oats
Vela, conclusa la 64esima edizione della Sydney-Hobart, la classica australe.
Mai nella storia della Sydney-Hobart una barca si era imposta per quattro volte di seguito. Il maxi australiano Wild Oats è riuscito nell’impresa nonostante un curioso incidente: uno squalo di 2 metri incagliato nel timone.
E’ stata un’edizione confortata dal tempo buono, non sempre alleato di questa classicissima australe che parte dalla straordinaria baia di Sydney proprio il giorno di Natale per lanciarsi a capofitto verso sud, fino a Hobart la capitale dello stato di Tasmania, distante 630 miglia dalla terra madre.
