E brava Bavosa, sei pure invisibile!

Si chiama Bavosa a strisce blu e vive tra i coralli della Grande Barriera. Cambia colore a seconda del corallo e dei pesci tra i quali si intrufola diventando così invisibile.

Gli scienziati australiani hanno svelato le eccezionali abilità di travestimento di un piccolo ma aggressivo pesce delle barriere coralline, una sorta di “Fregoli” del mare che grazie ai travestimenti naturali delle sue squame vive in totale incognito.
Si chiama bavosa a strisce blu (Plagiotremus rhinorhynchos (nella foto, da www.ozanimals.com), ma oltre al blu usa tutto un repertorio di colorazioni per passare inosservata fra branchi di altri pesci e per avvicinarsi alle sue prede.
La studiosa Karen Cheney e i colleghi della Scuola di scienzen biologiche dell’Universita’ del Queensland hanno studiato le abitudini del versatile pesciolino abituale inquilino delle barriere coralline dell’Australia e dell’Indonesia. I risultati sono pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society.
‘Molti pesci possono alterare la colorazione, ma questo e’ il primo esempio di un vertebrato che può cambiare colore a volontà”, scrive Cheney.
‘Il solo altro esempio noto di simulazione è una specie di polipo che può alterare la colorazione e la forma per assomigliare a diversi tipi di pesci e di serpenti di mare”.
La Bavosa a strisce blu imita spesso il labride pulitore, la cui mansione e’ di liberare gli abitanti dei banchi corallini dai parassiti della pelle e approfitta del travestimento per attaccare con guizzi improvvisi i pesci più grandi, mordendo loro dei pezzetti di pinne, squame o muco. Può’ mescolarsi anche con branchi di altre specie assumendone le colorazioni, dal verde oliva al nero, al giallo vivo.
‘Il repertorio di travestimenti serve a prevenire e a ridurre il rischio di essere notato da potenziali vittime o da
predatori, restando inosservato in branchi di altre specie”, sostiene la studiosa. ‘Parte del suo successo è dovuta alla solidarietà dei pesci che imita, i quali non sembrano reagire alla sua presenza. Nel caso dei pesci pulitori, la Bavosa non attacca i pesci che vengono a farsi togliere i parassiti, ma si lancia su altri pesci di passaggio. Riteniamo che in questo modo riesca a mantenere buone relazioni con i pesci pulitori, che altrimenti la caccerebbero dal proprio territorio”.
Secondo Cheney, e’ possibile che il pesce-Fregoli usi la vista per cambiare aspetto e cogliere al volo la tonalità di travestimento giusta. Ha inoltre l’abitudine di curvare la coda fino a toccarsi la testa, in modo da esaminare il proprio corpo. ‘Pensiamo che così”, scrive la scienziata, “verifichi il proprio colore, quello del momento”.

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