Terra dei Fenici, sapore di Marsala

Vela, conclusa a Marsala la Coppa d’Autunno, che chiude il Trofeo Terra dei Fenici 
Nigno si porta a casa il Trofeo Challenge, ma Il vento è stato il protagonista assoluto della 2^ edizione della Coppa d’Autunno, terza tappa del Campionato di Vela d’Altura Terra dei Fenici, che si è tenuta a Marsala nel fine settimana.La città siciliana si è confermata ancora una volta come il miglior campo di regata della Sicilia.Del resto lo diceva Cicerone: “Pulcherrima Urbs sed ventosa”.

La Coppa d’Autunno si è svolta in tre prove molto combattute e tecniche caratterizzate dal vento di libeccio, onda e risacca le prove del sabato e dallo scirocco a 30 nodi la domenica. Gli equipaggi hanno mostrato grande tecnica marinaresca e l’evento si è svolto senza incidenti.

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Volvo Ocean Race, punto al Capo

La svedese Ericsson 4 si aggiudica la prima tappa della Volvo Ocean Race, il giro del mondo a tappe e in equipaggio: 6.500 miglia tra Alicante (Spagna) e Città del Capo (Sudafrica), percorse a tempo di record. 10 le tappe previste per 37 mila miglia di mare.
21 giorni, 17 minuti e 54 secondi, questo il tempo impiegato da Ericsson 4. Ma l’impresa nell’impresa è il record assoluto di miglia percorse in una sola giornata, stabilito dalla barca svedese: 602 miglia nelle 24 ore, circa 1113 chilometri. Ad occhio e croce quindi ad una media di 25 nodi l’ora, il che vuol dire che per una buona parte del percorso, tenuto conto delle calme equatoriali, questi nuovi mostri oceanici da oltre 23 metri di lunghezza hanno viaggiato sopra i 30 nodi di velocità, né più e né meno che un motoscafo.

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Piccard, l’uomo che scese nella Fossa delle Marianne

Scompare uno dei grandi esploratori del XX esimo secolo, l’uomo che forse più di ogni altro incarnava il mito del Capitano Nemo. Con il batiscafo Trieste si era inabissato nella Fossa delle Marianne, scendendo a 10.916 metri di profondità

Era il 23 gennaio del 1960 quando insieme con l’americano Don Walsh il Professore toccò il fondo dell’impensabile, l’Abisso delle Marianne, nell’oceano Pacifico, a quasi 11 metri di profondità.

Il Batiscafo lo aveva inventato molti anni prima suo padre Auguste inventore egualmente della mongolfiera. Insomma, una famiglia con lo spirito dell’avventura innato, tanto che oggi le imprese di famiglia sono portate avanti da Betrand Piccard, psichiatra amante del volo, il quale sta oramai da tempo lavorando ad un progetto straordinario, quello di compiere il giro del mondo con un aeroplano alimentato da cellule fotovoltaiche, dal sole insomma.

Dopo l’esperienza delle Marianne, negli anni ‘60 il Professor Jaques Piccard realizzò 4 mini sommergibili per profondità media, dei siluri con i quali portò a spasso per gli abissi di Lac Léman, in Svizzera, ben 33 mila persone, i visitatori dell’Esposizione nazionale Svizzera del 1964.

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Caro nemico ti scrivo

E’ questa la novità in Coppa America, le lettere. Dalle carte bollate e i tribunali, il duello tra il Defender Alinghi ed il Challenger Oracle, sembra essere ormai nelle mani del postino. Intanto le regate potrebbero tornare già dal 2009, a Valencia.
Si erano scritti ultimamente, lasciando intravvedere uno spiraglio, un ripensamento capace magari di restituire la Coppa America al mare, alle regate, liberandola dalle aule di tribunale. Ma in effetti la situazione non ha fatto un solo passo in avanti, anzi; sembra averne fatto ancora una volta uno indietro, perché la lettera di buone intenzioni che il patron di Alinghi Bertarelli, l’ultima della serie, ha spedito al patron di Oracle Ellison è rimasta lettera morta, come si suol dire: ovvero senza risposta.

E allora, che si fa? Si cerca di salvare il salvabile aprendo le iscrizioni ad una inedita Coppa America da tenersi a Valencia nel 2010, con le sfide tra i challenger già dal 2009, con le vecchie barche in acqua, gli stessi scatoloni del 2007, in attesa di concordare tutti insieme, dice Bertarelli, che barca fare per il 2010.

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Like a Virgin

Costretta al ritiro Virgin Money, la barca del milionario britannico Richard Branson, investita da un’onda gigantesca, mentre tentava il record di traversata atlantica tra gli Usa e l’Europa.
Dodici metri di onda, una montagna d’acqua che si è abbattuta sul Virgin Money, mandando letteralmente in brandelli la randa e mettendo la parola fine al tentativo appena iniziato, di battere il record tra New York e Cape Lizzard, sulle coste inglesi.
” Tutti bene a bordo”, ha potuto urlare alla radio il patron della Virgin, da tempo appassionato velista, impegnato proprio sulle traversate oceaniche a tempo di record, oltre che nei viaggi in mongolfiera. Nessuno si è fatto male, dunque, perchè l’ intero equipaggio in coperta era assicurato alle cinture di sicurezza, ben salde nei punti più solidi dello scafo.

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Barcolana, John Elkan: popolare è bello!

Ancora una una volta si impone Alfa Romeo, il Maxi neozelandese a bordo del quale era ospite in regata il vice presidente della Fiat John Elkan.
Popolare è bello, anzi “impressionante”, ammette John Elkan, il vicepresidente della Fiat rimasto sorpreso dal calore popolare che ha accompagnato ancora una volta la strepitosa e affollatissima regata triestina, giunta alla sua 40 esima edizione. Vince Alfa Romeo 2, lo scafo neozelandese dell’ormai celeberrimo Neville Crichton, di casa alla Barcolana, che se lo aggiudica per la quinta volta. Un autentico record. Come da record è stata anche la partecipazione, con ben 1845 imbarcazioni al via, anche se la cifra potrebbe essere persino cresciuta – non ci sono state conferme- superando magari il record storico delle 1965 imbarcazioni in gara stabilito nel 2001.

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Soldini: voglio la Volvo!

Sala gremita e tanti applausi per Giovanni Soldini, il navigatore solitario italiano, approdato al Salone nautico di Genova per raccontare le sue imprese per gli oceani e rispondere alle domande del pubblico.

Di sicuro più a suo agio con le onde che con l’oratoria pubblica, Giovanni ha comunque tenuto fede al suo clichè di scapigliato degli oceani, cercando di rendere frizzante la conferenza stampa col suo modo scanzonato.”

E’ stata una stagione ricca di soddisfazioni”, spiega Giovanni, ricordando le vittorie nella Transat Jaques Vabre e nella Transat Artemis, quest’ultima vinta in coppia con Pietro D’Ali. E poco importa che non abbia conquistato anche l’ultima gara messa in calendario per il 2008, la Quebec-Saint Malo, conclusa la quarto posto con il suo 40 piedi (circa 12 metri di lunghezza) Telecom Italia, questa volta in equipaggio.

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Dietro al piffero!

Ostia, i vincitori della XXIV Coppa Italia di vela
“Pifferaio Magico” vince per il secondo anno di seguito e si conferma anche nella speciale classifica UVAI “Armatore dell’Anno”. “Blu Tango Blu” outsider della manifestazione con equipaggio di non-professionisti vince la classe IRC.
Bel tempo con diverse condizioni di vento hanno permesso di disputate tutte le cinque prove previste.

Pifferaio Magico” di Piero Mortari si aggiudica la XXIV la Coppa Italia, la classica regata di altura UVAI (Unione Vela d’Altura Italiana), in collaborazione con la FIV (Federazione Italiana Vela).

L’evento, organizzato dal Club Nautico di Roma, è tra i più importanti manifestazioni veliche e per tale motivo, per il valore sportivo e di promozione della nautica ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il fine settimana velico di Ostia è cominciato venerdì pomeriggio con una prima prova annullata per mancanza di vento. Poi grazie ad un vento teso da nord ovest con punte di 18 nodi si è potuta disputare una regata valida vinta nella classe ORC “Nautilus Marine” di Pino Stillitano e nella classe IRC da “Blu Tango Blu” di Rosa-Liciani.

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Ostia, che regate!

Questo evento è tra i più importanti del litorale laziale, proprio per il valore sportivo e di promozione della nautica ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La Coppa Italia è l’ultimo evento valido per l’ assegnazione del Trofeo “Armatore dell’anno” 2007, premio messo in palio dall’UVAI, che verrà consegnato nel corso della 48° edizione del Salone della Nautica di Genova (4-12 ottobre). Oltre alla Coppa Italia che verrà attribuita dall’UVAI, verrà assegnato il Trofeo Fincantieri al vincitore assoluto classifica ORC e il Trofeo Club Nautico di Roma al 1° assoluto classifica IRC.

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La seconda volta dell’Ottavo Peccato

“L’Ottavo Peccato” del romano Giuseppe Tesorone ha trionfato nella terza edizione del Trofeo Challenge “ Ignazio Florio”.
Per l’armatore romano ed il suo equipaggio è la seconda vittoria in questo Challenge. «Vincereè sempre un piacere, soprattutto quando il livello e la qualità dei partecipanti è molto alto come nell’edizione di quest’anno» è il commento a caldo di Tesorone, che aggiunge: «Se sia stata più bella la vittoria del 2006 o quella di oggi? A questo non so rispondere, ogni regata rappresenta una storia a sé: sicuramente è stato un Challenge molto complesso quello di quest’anno. La flotta era molto eterogenea, quindi abbiamo gareggiato contro tutto e tutti».

L’ultima regata in programma era il giro dell’isola in senso antiorario con vento sui 20 nodi, una regata impegnativa per le condizioni di mare ma anche molto apprezzata dai velisti per la bellezza del percorso, e vinta proprio da Giuseppe Tesorone. A Tesorone ed ai suoi (che conta fra l’altro il timoniere del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle Gigi Ravioli) è stato consegnata una autovettura Mercedes Smart, il premio messo in palio per il primo classificato.

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