Legambiente esprime preoccupazione sul progetto di rimozione della nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012 all’isola del Giglio. L’associazione ambientalista, pur rispettando il difficile compito fin qui svolto dall’Osservatorio sull’emergenza della Costa Concordia, osserva come il protrarsi dei tempi e il susseguirsi di problematiche rendano sempre meno applicabile il progetto di rimozione scelto.
Questo emerge dalle parole del presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
“Non aiuta in tal senso nemmeno l’evidente insufficienza del decreto anti-inchini che dimostra come, nonostante le 32 vittime, l’amarissima lezione non sia stata ancora recepita dalle autorità competenti – dice il presidente di Legambiente – come risulta inaudito che a oggi ancora non si sappia dove sarà portata la nave e se, e quando, sarà rimossa definitivamente. Proprio per questo Legambiente ha consegnato oggi alle istituzioni coinvolte (ministro dell’Ambiente, capo Protezione Civile, presidente regione Toscana, osservatorio Concordia, presidente Provincia Grosseto e sindaco dell’Isola del Giglio), dieci domande sulle forti perplessità che nutre riguardo al progetto”.
“Il progetto è definitivo? Chi lo ha approvato ufficialmente? Sono stati fatti sondaggi per verificare lo stato del fondale prima della presentazione del progetto stesso? Non c’è un evidente rischio di rottura? Sono domande alle quali aspettiamo risposte concrete, per chiarire la complessa situazione prima che sia ormai troppo tardi”.
Secondo l’associazione ambientalista, c’è il rischio che la nave “potrebbe rimanere per sempre al Giglio”.
Tutti Maestri…….quando sarà che ognuno farà il suo mestiere. Legambiente deve svolgere sicuramente un’azione di vigilanza e deve richiedere la rimozione del relitto. Come farlo spetta ad altri, dalla Società Costa al Ministero dell’ambiente ed a tutti coloro che ne hanno la responsabilità. Altrimenti una volta che Legambiente ha ricevuto le risposte alle sue domande cosa accade? autorizza o no la rimozione? con quali competenze ed in base a quali “poteri”.