E’ questa la novità in Coppa America, le lettere. Dalle carte bollate e i tribunali, il duello tra il Defender Alinghi ed il Challenger Oracle, sembra essere ormai nelle mani del postino. Intanto le regate potrebbero tornare già dal 2009, a Valencia.
Si erano scritti ultimamente, lasciando intravvedere uno spiraglio, un ripensamento capace magari di restituire la Coppa America al mare, alle regate, liberandola dalle aule di tribunale. Ma in effetti la situazione non ha fatto un solo passo in avanti, anzi; sembra averne fatto ancora una volta uno indietro, perché la lettera di buone intenzioni che il patron di Alinghi Bertarelli, l’ultima della serie, ha spedito al patron di Oracle Ellison è rimasta lettera morta, come si suol dire: ovvero senza risposta.
E allora, che si fa? Si cerca di salvare il salvabile aprendo le iscrizioni ad una inedita Coppa America da tenersi a Valencia nel 2010, con le sfide tra i challenger già dal 2009, con le vecchie barche in acqua, gli stessi scatoloni del 2007, in attesa di concordare tutti insieme, dice Bertarelli, che barca fare per il 2010.
Costretta al ritiro Virgin Money, la barca del milionario britannico Richard Branson, investita da un’onda gigantesca, mentre tentava il record di traversata atlantica tra gli Usa e l’Europa.
Ancora una una volta si impone Alfa Romeo, il Maxi neozelandese a bordo del quale era ospite in regata il vice presidente della Fiat John Elkan.
Sala gremita e tanti applausi per Giovanni Soldini, il navigatore solitario italiano, approdato al Salone nautico di Genova per raccontare le sue imprese per gli oceani e rispondere alle domande del pubblico.