La caccia allo squalo per selezionarne la pinna e poi rigettarlo in acqua, lasciandolo morire, è una pratica sempre più diffusa in Oriente, soprattutto in Cina. Ogni anno decine e decine di migliaia di esemplari vengono brutalmente amputati per alimentare le tavole dei buongustai asiatici, ma il rischio è l’estinzione delle specie più rare. Gli animalisti hanno lanciato l’allarme e per la prima volta un grido si è levato anche dalla Cina, grazie alla presa di posizione di alcuni cinesi espatriati negli Stati Uniti.