Vecchie signore, avanti la prossima

Inizia domani a Portofino la prima edizione del Portofino Rolex Trophy, una nuova regata che lo Yacht Club Italiano e Rolex dedicano alle barche che hanno fatto la storia della vela mondiale.

Da questa mattina il porticciolo di Portofino si è popolato di imbarcazioni davvero spettacolari: sono tutte costruite in legno e tre di esse celebrano il centesimo anniversario.
Prima barca centenaria è la goletta Orion: lunga 39.55 metri e con una superficie velica di 1023 mq, è ospite d’onore della regata. Realizzata per i Reali di Spagna, nel corso della sua lunga vita ha cambiato molte volte nome e armatori e oggi è uno degli oggetti di culto degli amanti di barche d’epoca.

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Ostia, che regate!

Questo evento è tra i più importanti del litorale laziale, proprio per il valore sportivo e di promozione della nautica ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La Coppa Italia è l’ultimo evento valido per l’ assegnazione del Trofeo “Armatore dell’anno” 2007, premio messo in palio dall’UVAI, che verrà consegnato nel corso della 48° edizione del Salone della Nautica di Genova (4-12 ottobre). Oltre alla Coppa Italia che verrà attribuita dall’UVAI, verrà assegnato il Trofeo Fincantieri al vincitore assoluto classifica ORC e il Trofeo Club Nautico di Roma al 1° assoluto classifica IRC.

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Swan, la Coppa del cigno

A Porto Cervo la Rolex Swan Cup, il tradizionale appuntamento delle celebri barche.
Anche quest’anno Porto Cervo è la capitale mondiale degli Swan, le celebri ed eleganti barche finlandesi, da sempre le Rolls del mare, impegnate in un’intensa settimana di regate: la Rolex Swan Cup, giunta alla sua 15esima edizione. In gara oltre 100 Swan da crociera e da regata, inclusi 22 Swan 45 e otto Club Swan 42 al loro debutto in questo evento. Nautor presenterà inoltre due nuovi Swan 66, modello più recente prodotto dallo storico cantiere, che nel 1998 è stato rilevato dall’imprenditore italiano Ferragamo. Regina della flotta sarà Highland Breeze, Swan 112, quasi 40 metri di eleganza. Contraddistinta da mare generalmente calmo, ottimo vento e uno scenario magnifico, la Costa Smeralda è uno dei campi da regata più rinomati al mondo. Tradizionalmente la Rolex Swan Cup include diversi percorsi lungo l’incantevole porzione nord orientale della costa sarda.

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Ior, Sanremo di nuovo famosi

In settembre la Riviera Ligure ospita il primo grande raduno delle imbarcazioni Ior, una formula di progettazione che ha fatto la fortuna della vela e che oggi non è più in uso. Da quelle formula sono però uscite le più belle barche forse mai progettate in epoca recente. Vedere le foto per credere nel Revival.
Ior Revival è il primo raduno riservato a imbarcazioni a vela appartenenti alle classi I.O.R., imbarcazioni protagoniste dei campi da regata tra il 1968 e il 1993.

Ideato da Michel Dejoie insieme ad Antonio Chioatto, Elena Franzetti, Vincenzo Manna e Paola Orsini, il Raduno si svolgerà dal 3 al 6 settembre 2008 a Sanremo e lo Yacht Club, uno dei più antichi d’Italia, seguirà l’organizzazione a terra e in mare.

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Un successo Reale, tinto pero’ d’azzurro

La squadra spagnola si aggiudica la Sardinia Cup, il Trofeo che laurea la squadra campione del mondo della vela d’Altura. Tre barche in gara per ogni nazione e tra queste il Bribon del Re di Spagna Juan Carlos e l’italianissima “Nerone”. Secondo posto per la squadra azzurra.
La totale mancanza di vento ha costretto gli organizzatori ad annullare l’ultima regata in programma alla 16/a edizione della Sardinia Rolex Cup, fissando così la classifica finale ai risultati di soli 4 giorni di gare con 8 regate disputate.
Ognuna delle tre imbarcazioni spagnole ha avuto pari voce in capitolo nel determinare il primo posto: quattro su otto sono infatti state le regate vinte dal Transpac 52 Bribon-Telefonica, scafo timonato da Pedro Campos e legato alla carriera velica del Re di Spagna Juan Carlos.

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Alfa Romeo, un vero Mi-To

Lo splendido Maxi Neozelandese si aggiudica la prima giornata di regate, in attesa della vera, autentica regata: la prova d’Altura che doppia lo scoglio della Giraglia, a nord della Corsica, per fare ritorno in Costa Azzurra.
Cielo soleggiato e vento da est tra i 7 e i 12 nodi a Saint Tropez per il primo giorno di regate della Giraglia Rolex Cup, organizzata dallo Yacht Club Italiano con la collaborazione dello Yacht Club de France e della Société Nautique de St. Tropez e con la partnership di Rolex. I partecipanti – 218 le barche iscritte alla manifestazione – hanno preso il largo dopo le undici.

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Saraceno e Midiri, belli guaglioni

O’Saraxino vince la nuova regata intorno alla Sicilia, la Targa Florio del Mare, che regala emozioni ma anche un primo premio da capogiro, in oro zecchino.
Cala il sipario sulla prima edizione della Targa Florio del Mare® che, partita Lunedì 12 Maggio da Favignana, ha circoscritto la Sicilia per un totale di 438 miglia facendo tappa a Cefalù, Giardini Naxos, Marzamemi e Sciacca per poi fare ritorno all’isola “capitale” delle Egadi. E’ stato un trionfo per lo yacht dell’armatore Antonino Saraceno, “O’Saraxino”, un 16 metri modello X55 della Lega Navale Siracusa, timonato da Giuseppe Midiri. L’esperto skipper 65enne ha guidato il suo equipaggio alla vittoria impiegando 91 ore e 49 minuti per compiere l’intero percorso, restando al comando della regata per tutte le cinque tappe.

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C’era una volta la Ostar

Giovanni Soldini sempre in testa alla Artemis Transat, la ex Ostar.
Il velista italiano conduce la flotta dei 40 piedi in rotta tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti, nella più celebrata regata in solitario, la mitica Ostar divenuta oggi Artemis Transat.Giovanni Soldini a bordo di Telecom Italia è sempre al comando della flotta dei Class 40 nel terzo giorno di regata della transatlantica in solitario Inghilterra-Stati Uniti. Seguono Appart’ City del francese Yvan Noblet a 16 miglia di distanza e Beluga Racer del tedesco Boris Herrmann a 25 miglia di distanza. In quarta e quinta posizione Mistral Loisirs del francese Thierry Bouchard (a 26 miglia) e 40 Degrees dell’inglese Miranda Merron (a 35 miglia).

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Niky, ambasciator non porta penna

Ecco la storia di una giornata di Niky, un bambino di 11 anni, che può vivere felicemente solo in mare a causa di una particolare forma d’asma che a terra l’obbligherebbe ad assumere di continuo farmaci. I suoi genitori, Paola e Paolo, hanno per questo costruito nel giardino di casa una goletta, il Walkirye, per poter vivere sul mare. Niki studia grazie ad un sistema di istruzione in videoconferenza, di cui è il progetto pilota e può così frequentare l’Istituto “Francesco Riso” di Mondello, vicino Palermo, pur navigando durante l’anno.
Un equipaggio speciale per
un’occasione speciale: questo lo spirito che ha animato la ‘mini regata’ nel mare di Gaeta tra la Guardia di Finanza e il Walkirye, la barca a vela sulla quale vive Niky. Il piccolo ambasciatore Unicef in mare, ogni giorno frequenta la 1 media in video-conferenza satellitare con i suoi compagni nella scuola media statale ‘Biagio Siciliano’ di Capaci, a Palermo e questa mattina ha condiviso proprio con i suoi compagni questa eccezionale esperienza.

Oggi pero’ e’ stato lui a fare da padrone di casa, ospitando in una crociera virtuale i suoi ventidue compagni di classe.
Da Capaci i bambini, in collegamento satellitare con la barca di Niki, hanno visto tutte le fasi della regata amichevole: alle manovre hanno partecipato alcuni campioni della vela delle fiamme gialle, veterani della Coppa America.

SU INTERNET: Walkirye

Sensini, soffia il vento di Pechino

Ad Auckland, in Nuova Zelanda, la surfista azzurra ha ancora una volta imposto la sua legge del Windsurf, anche con la nuova tavola olimpica, l’RS:X , che sarà protagonista ai Giochi di Pechino del prossimo agosto.
L’atleta italiana, plurimedagliata olimpica, che compira’ 38 anni il 26 gennaio, ha chiuso al secondo posto l’ultima regata di medal race, disputata con vento forte intorno ai 25 nodi, mentre la sua diretta rivale per l’oro, la neozelandese Barbara Kendall, e’ giunta solo quarta. L’estenuante duello durato 10 regate, si e’ concluso cosi’ a favore della campionessa azzurra, che ha chiuso prima in classifica generale a 21 punti, con due punti di vantaggio sulla Kendall. Terza la spagnola Marina Alabau con 41 punti.

In campo maschile il titolo mondiale è stato conquistato dal neozelandese Tom Ashley.

” E’ davvero una bella notizia per la vela e per lo sport azzurro”, ha commentato il ministro dello Sport Giovanna Melandri. ” Questa vittoria rappresenta per Alessandra Sensini l’ennesima bella prova di una carriera davvero leggendaria, fatta di capacità atletiche e tecniche, grinta e tenacia”, ha aggiunto Melandri: “doti che le atlete azzurre ogni giorno di piu’ dimostrano di possedere. Gli appassionati e gli sportivi dopo la vittoria mondiale di oggi, adesso fanno il tifo affinche’ la talentuosa e tenace Sensini si faccia nuovamente valere anche in occasioni delle Olimpiadi di Pechino”.

Intervista ad Alessandra Sensini

“Vincere è sempre bellissimo e nell’anno olimpico è una cosa speciale”

Risuonano gli inni e gli applausi durante la festosa premiazione di piazza a Takapuna (Auckland, Nuova Zelanda) per il mondiale del windsurf olimpico classe RSX. E’ il trionfo della capitana azzurra Alessandra Sensini, che riceve le ovazioni di amici e avversari.

“Vincere è la cosa più bella per un atleta, e oggi è bellissimo. E’ stato un campionato difficile perché abbiamo regatato in tutte le condizioni di vento e di onda. Vincere così è importante, ha un significato tecnico notevole, soprattutto a 7 mesi dalle Olimpiadi. Sono proprio felice, e c’è di più: è la terza volta che mi capita di vincere il titolo mondiale nell’anno dei Giochi, era successo nel 2000 prima di Sydney e nel 2004 prima di Atene…”

Questo risultato cambia qualcosa in vista delle Olimpiadi di Pechino (Qingdao) 2008 in agosto?

Non cambia niente in termini di preparazione e concentrazione. Ma questa vittoria mi dà la consapevolezza che stiamo facendo un buon lavoro, siamo sulla strada giusta. Una strada che sarà ancora molto lunga, sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da fare e non ci tireremo indietro. Diciamo che questo mondiale mi aiuterà ad affrontare questi mesi di preparazione, è sempre una cosa che resta nella storia e per un atleta questo è la soddisfazione più grande.

Quali le avversarie più temibili?

Non c’è solo Barbara (Kendall, ndr): sono tante, molte giovani e preparate, nelle condizioni di Qingdao (si prevede vento leggero, ndr) saranno tutte fortissime e temibilissime. Ci sono ancora alcune nazioni che devono qualificarsi, ma ormai la flotta olimpica è chiara, e le mie avversarie le conosco tutte. Sarà dura comunque, ma eccomi qua.

A chi dedichi questo titolo iridato?

Non faccio una dedica particolare, ma voglio ringraziare soprattutto Paolo (Ghione, tecnico federale della classe RSX, ndr), che coordina tutta la mia preparazione sia a terra che in mare, e tutto il mio staff. Dobbiamo essere soddisfatti, abbiamo fatto le cose giuste, mi hanno seguita al meglio. E ora ricominciamo: abbiamo molto ancora da studiare, migliorare, ottimizzare.

Come giudichi gli altri italiani di questo mondiale?

Flavia (Tartaglini, ndr) non è contenta, è la più esperta e puntava più in alto. Laura (Linares, ndr) aveva come obiettivo il 15° posto e l’ha quasi ottenuto (16°, ndr). Quanto a Fabian (Heidegger, ndr) è stato sicuramente penalizzato dall’ultima prova di flottai. Gli uomini sono partiti dopo di noi, che avevamo appena finito con vento leggerissimo quasi in bonaccia, e durante la loro regata il vento è girato di 180°, chi era primo si è ritrovato ultimo e viceversa. Questo ha influito sul suo piazzamento finale, ma Fabian è giovane, forte, è un atleta, e tornerà ai suoi livelli. Bravo “Bart”, Federico Esposito, un ottimo mondiale il suo.