Inebriato sulla Rotta del Rhum (VIDEO)

Andrea Mura è il “Velista dell’anno”.
Ha conquistato il più importante riconoscimento del settore, che ogni anno premia lo sportivo che maggiormente si è distinto nelle varie disciplina della vela.

Andrea Mura, velistaIl velista cagliaritano, 46 anni, si è aggiudicato l’ambito Trofeo per aver compiuto una fantastica impresa, vincendo in solitario la Route du Rhum, una impegnativa cavalcata in pieno autunno, tra le coste atlantiche del nord della Francia e i Caraibi, in quel di Guadalupa.
L’impresa nell’impresa è che Andrea, già ospite di Thalassa e di Rainews (VIDEO), proprio qualche giorno fa, ha messo in fila tutti i migliori specialisti della vela oceanica, la ricca e sperimentata pattuglia dei francesi, indiscutibili maestri in questo genere di regate.

Con il suo Vento di Sardegna, un 50 piedi open,  ha vinto nella classe più piccola, la classe “Rhum”, e lo ha fatto quasi in scioltezza, senza mai mettere in discussione il primato.
Velista d’acciao? Macché, velista bravo e persino un po’ come tutti noi della domenica, perché rimasto vittima del mal di mare nei primi giorni della regata.

Lunedì sera, nella cornice di Villa Miani, a Roma, sede storica del premio “Velista dell’anno”, inventato dalla Acciari Consulting nel 1991, Andrea era vispo e ansioso allo stesso tempo, in attesa di conoscere come sarebbe andata a finire la sfida con gli altri velisti in lizza per il premio, marinai di tutto rispetto a cominciare da Lorenzo Bressani, campione del mondo nel Melges 24 e nel Melges 32, forse il suo vero antagonista e, quindi, da Paolo Cian, vincitore del circuito MedCup e 2° nell’Europeo ORC; poi Giulia Conti, argento nell’Europeo di Istanbul e bronzo al Mondiale di Weymouth nel 470, e Alberto Signorini, iridato nel Farr40.

L’emozione gliela leggevi in volto quando le immagini del suo vittorioso arrivo a Pointe à Pitre, a conclusione di 19 giorni di mare in solitario e 3500 miglia di oceano, scorrevano sul grande schermo in sala: Andrea Mura felice come una pasqua a prua della sua bella barca, veloce sotto vela.
Un premio davvero meritato, perché il velista sardo è il primo italiano a vincere questa regata, in cui molti altri hanno fallito.
Nell’albo d’oro succede ad Alessandra Sensini, oro olimpico e pluri medagliata.

Gli altri premi, relativi al 2010, sono andati a Chestress 2 dell’armatore Ghislanzoni come ‘barca dell’anno’ (superate Esimit Europa 2 e Lelagain), a Luca Devoti come progettista, mentre a pari merito, Francesco Marrai, Giovanni Coccoluto e Veronica Fanciulli si sono aggiudicati il “Velista under 25 Carlo Marincovich”.

Vento di Sardegna, tra Mirto e Rhum (VIDEO)

Fresco vincitore della Route du Rhum, la transatlantica in solitario tra la Francia e la Guadalupe, Andrea Mura è ospite di Thalassa e di RaiNews, per commentare la sua bella impresa e rivelarci dei suoi progetti futuri.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2011/02/cappucci_17022011.flv

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Route du Rhum, vince un italiano

Andrea Mura, 46 anni, cagliaritano, ha vinto la nona edizione della regata transtlantica per solitari Route du Rhum nella classe “Rhum”, riservata alle imbarcazioni tra i 40 ed i 50 piedi, che raggruppa moinoscafi e multiscafi.

Al timone del suo “Vento di Sardegna”, un classe open di 50 piedi di lunghezza, 16 metri, il velista sardo ha tagliato il traguardo di Pointe a Pitre, in Guadalupa, ieri sera, alle 22,42, ora italiana, dopo 19 giorni, 9 ore e 40 minuti di navigazione. Ha percorso 3.562 miglia, ad una velocita’ media di 7,6 nodi.

“Le Sarde”, come e’ stato ribattezzato in questi giorni dalla stampa francese, e’ il primo italiano ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della regata transoceanica, partita da Saint Malo il 31 ottobre scorso. Prima di lui avevano partecipato Paolo Martinoni nel 1978 (18esimo), Simone Bianchetti nel 1998 (26esimo), e Giovanni Soldini nel 2002, finito per naufragare col suo trimarano.

Per Andrea Mura, questa e’ anche la sua prima vittoria transoceanica in solitario.
La determinazione di Mura lo ha portato a condurre la flotta della classe Rhum fin dal 6 novembre scorso, mantenendo sempre un solido distacco dal suo diretto inseguitore, Luc Coquelin (Pour le rire medecin) che nell’ultima giornata di navigazione e’ stato di oltre 200 miglia. “Questa vittoria – ha detto Mura appena toccato terra – e’ una gioia enorme per me, rappresenta il coronamento di anni di lavoro e mi regala la grande soddisfazione di essere il primo italiano a vincere una regata oceanica di tale importanza e difficolta’.

 Questo e’ il risultato del lavoro di un team composto da oltre 20 persone. La vittoria e’ dedicata a loro, ai miei sponsor, ai miei tifosi e a tutti coloro che mi hanno sostenuto durante questa sfida impegnativa”. A prendere il via, il 31 ottobre scorso, erano stati 85 concorrenti suddivisi in cinque categorie, 11 le imbarcazioni costrette al ritiro durante la regata. A questa edizione hanno preso parte altri due italiani Davide Consorte, che e’ stato costretto al ritiro per avaria, e Marco Nannini che sta ancora navigando a 300 miglia dall’arrivo al 26/o posto della categoria.

Video e foto dal sito www.routedurhum-labanquepostale.com/

http://img.routedurhum.com/ml/images/content/videos/4ce734c178ce0.flv

D’Alema e il mare

Primo in tempo reale, ma terzo nella sostanza, il leader Massimo sale sul podio della “Roma per tutti”, regata d’altura tra Roma e le Eolie, andata e ritorno.

Grande pubblico di regatanti, in piazzetta a Riva di Traiano (Civitavecchia) per la premiazione, avvenuta in un clima festoso, in presenza di un regatante d’eccezione, Massimo D’Alema, che non ha voluto rinunciare ad essere presente e a salire sul podio insieme al suo equipaggio, premiato come primo in tempo reale della Roma per Tutti e terzo in tempocompensato.

Naturalmente l’equipaggio più acclamato è stato quello di “Vento di Sardegna”, Andrea Mura e Guido Maisto, che per la terza volta si è aggiudicato la vittoria della Roma per 2 e ha conquistato la Coppa Don Carlo. Grande soddisfazione per tutti i regatanti che hanno portato a termine la regata che, ancora una volta, ha presentato condizioni meteo davvero discontinue e impegnative e per il vincitore della Roma per Tutti, “Sciara” di Massimo Filippo Lancellotti che, dopo aver partecipato a otto edizioni, è riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Si è così conclusa la XVI edizione della Roma per 2.

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