Fate Aria

AriaL’imbarcazione storica ARIA, 8 mt S.I. (Cantieri Costaguta, 1935) dell’armatrice Serena Galvani, parteciperà alla quarta edizione del Trofeo Principato di Monaco a Venezia, che verrà disputata sabato 25 e domenica 26 giugno nella laguna più famosa del mondo. 

L’evento fa parte del calendario A.I.V.E. (Associazione Italiana Vele d’Epoca) per il 2016 ed è promosso e organizzato da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia col sostegno di Banca Generali, Main Sponsor della manifestazione. 

Equipaggio (photo©Gabriele Crozzoli Aria YCA festa Serena Galvani classe8I17 barca vela)

Equipaggio (photo©GabrieleCrozzoli Aria YCA festa Serena Galvani classe8I17 barca vela)

Aria

Europeo Moth, c’è anche Pedote con Prysmian 4171

Il velista oceanico italiano si cimenta con una delle barche più veloci e innovative: il Moth, che grazie agli oramai immancabili foils vola letteralmente sull’acqua. Giancarlo ci ha inviato due video spettacolari che Thalassa pubblica con piacere.

« Questa è la prima vera regata in Moth a cui partecipo. Sarà un’occasione per conoscere i componenti del circuito e farsi un’idea un po’ più precisa e personale di quello che realmente è questa classe » racconta lo skipper fiorentino, che analizza in maniera severa la sua preparazione: « Purtroppo non ho potuto navigare quanto avrei voluto. Quando si parla della preparazione di una regata spesso la mente è più ambiziosa di quelle che sono le possibilità concrete di allenamento, ed è quindi necessario fare un lavoro su se stessi per accettare il compromesso di non sentirsi pronti quanto vorremmo esserlo ».
80 gli skipper in gara per 6 giorni di regate.
« Debuttare in un Campionato Europeo potrebbe sembrare pretenzioso, ma per me rappresenta solo un punto di inizio ed un’occasione di apprendimento » rivela Giancarlo, per il quale l’obiettivo resta pur sempre la grande impresa del giro del mondo in solitario e senza scalo. « Ho molto lavoro da fare per migliorarmi >>, aggiunge Giancarlo, << e il Moth a foil è una barca che in termini di sensazioni e di fisicità mi sta offrendo ottimi spunti di riflessione e soprattutto mi sta facendo scoprire un approccio molto nuovo alla vela ».
Info e immagini anche sulla pagina Facebook di Giancarlo Pedote. www.facebook.com/giancarlopedote75

 

Giraglia, a tempo di Tip. Premi per tutti.

Con la prova di altura che doppia il celebre scoglio a nord della Corsica, si conclude la 64 esima edizione della Giraglia, la più classica delle classiche in Mediterraneo

Con l’arrivo, nella serata di ieri, allo Yacht Club Italiano a Genova delle ultime imbarcazioni sono ora definitive le classifiche finali della 64° edizione della Giraglia Rolex Cup.
 
E’ Tip, il Sun Fast 3600 di Gilles Pages a vincere la prova d’altura della Giraglia Rolex Cup in tempo compensato nella classe IRC e ad aggiudicarsi il Trofeo Challenge Rolex e un orologio Rolex Submariner.
Premi per Give Me Five 5 di Adrien Follin e Epsilon di Jean Rameil, secondi e terzi classificati nella Classe IRC.
 
Magic Carpet Cubed, il Wally 100 di Lindsay Owen Jones che ha tagliato per primo la linea di arrivo alle 15 e 02 di giovedì, vince il Trofeo Rolex e il Trofeo Réné Levainville riservato al primo classificato in tempo reale nella prova d’altura della Giraglia Rolex Cup. Si aggiudica inoltre il Trofeo Beppe Croce per il primo yacht ad aver doppiato lo scoglio della Giraglia e un orologio Rolex Yacht Master.
 
Scricca, il Comet 38S di Leonardo Servi vince la regata d’altura della Giraglia Rolex Cup nella Classe ORC e si aggiudica il Trofeo Challenge Nucci Novi.
Premi anche per Three Sisters di Milan Hajek e Symfony di Viacheslav Frolov, secondi e terzi classificati nella Classe ORC.
 
Atalanta II di Carlo Puri Negri si aggiudica il premio BMW riservato alla prima imbarcazione italiana ad aver doppiato lo scoglio della Giraglia.
 
Chestress 3, il J122 di Giancarlo Ghislanzoni vince il Trofeo Sergio Guazzotti riservato al primo yacht Overall nel Gruppo IRC appartenente a un socio armatore dello Yacht Club Italiano.
 
Viene assegnato a Aria di Burrasca di Franco Salmoiraghi il premio Fair Play per aver ha prestato soccorso per oltre cinque ore a un concorrente in grave avaria.
 
Il premio speciale dello Yacht Club de France e Yacht Club Italiano per la barca della Marina Militare meglio classificata va a Deneb della Marina Militare Italiana.
 
Premi per Alberto Bona con Promostudi La Spezia, primo classificato tra i Mini 6.50 Proto e per Andrea Pendibene con Pegaso, primo classificato tra i Mini 6.50 Serie.
 
Premi per Elea di Daniele Vanhove, Lune di Eric Muller e Ar Wech’All di Michel Pellegrin rispettivamente primi, secondi e terzi classificati della Giraglia Rolex Cup per Due nella Classe IRC e per Flying Cloud di Davide Noli, Prospettica di Giacomo Gonzi e Pegasus di Andrea Goggi primi, secondi e terzi classificati della Giraglia Rolex Cup per Due nella Classe ORC.
 
Premi per Janie Philip-Maracuja di Laurent Camprubi, Leon IV di Daniel Dupont e Expresso 2 di Guy Clayes, primi tre classificati nella Giraglia Rolex Cup Solo Classe IRC.
 
Classifica Combinata (Regate Costiere di Saint Tropez + Regata d’altura)
Wallino di Benoit De Froidmont si aggiudica il Trofeo Challenge Bellon riservato al primo della Classe IRC Gruppo 0 e Southern Star di Luigi Cimolai il premio per il Primo classificato nella Classe ORC Gruppo 0.
 
Amber Miles di Vadim Yakimenko, vince il TrofeoChallenge Marco Paleari destinato al primo classificato nella classe IRC Gruppo A e Samantaga di Philippe Moortgat il premio per il Primo classificato nella Classe ORC Gruppo A.
 
Premi per Epsilon di Jean Rameil e per Controcorrente di Luigi Buzzi, primi classificati nella classe IRC Gruppo B e ORC Gruppo B.

Argentario Sailing Week, i soliti noti

Linnet di Patrizio Bertelli, Naif di Ivan Gardini Leonore, con Mauro Pelaschier al timone, sono i vincitori dell’evento nelle rispettive categorie.

Successo dunque per Linnet di Patrizio Bertelli nella categoria Vintage + 200 con a bordo Max Sirena, Vasco Donnini, Giulio Giovannella, Paolo Bassani, Giovanni Tognozzi e Giulio Bertelli; per Ivan Gardini armatore e timoniere di Naif nella categoria Classici – 160; Leonore con Mauro Pelaschier al timone nella classe Vintage – 160 con a bordo un super equipaggio tra cui il romano Enrico Passoni e gli ex di Coppa America Daniele Gabrielli e Mauro Piani.

Nella classe Vintage – 200 il successo finale è di Skylark of 1937, mentre Madifra si impone nei Classici + 160 e Raindrop il Wianno di Yula Sambuy con Vittorio Mariani a bordo, è al primo posto nella categoria Spirit of Tradition.

I premi speciali di Officine Panerai sono stati assegnati ai vincitori Overall nella categorie Classici, Vintage e Spirit of Tradition. I risultati sono validi per la classifica finale del Trofeo Panerai Classic Yacht Challenge. Vincono così l’orologio Officine Panerai: Ivan Gardini su Naif nei Classici, Yula Sambuy armatrice e timoniera di Raindrop nella categoria Spirit of Tradition e White Oyster su Skylark of 1937 nei Vintage.
Ancora una volta sono le foto di James Robinson Taylor e uno spettacolare video di Pierpaolo Lanfrancotti a raccontare quello che è successo in mare, insieme alle dichiarazioni dei vincitori: Max Sirena, tattico su Linnet: “Oggi giornata spettacolare con condizioni meteo perfette per regatare nel golfo dell’Argentario. Ci siamo divertiti. In acqua molto agonismo agonismo ben controllato da un Comitato di Regata impeccabile.
Da martedì tornerò sui catamarani. Sono in partenza per Auckland dove la prossima settimana vareremo la nuova barca di Team New Zealand.”
Ivan Gardini armatore e timoniere di Naif: “sono molto soddisfatto perché sono quattro anni che partecipiamo all’Argentario Sailing Week e soltanto in questa occasione è andato tutto per il verso giusto con la vittoria di classe, quella nella classifica Overall e nel Challenge of Challenges.
Ho trovato molto divertente la sfida con i francesi e in generale quelle con gli altri nostri avversari in un campo di regata sempre bellissimo dove tutto il mio equipaggio ha veramente dato il massimo in ogni situazione. I prossimi appuntamenti del Circuito Panerai a cui parteciperemo saranno quello di Imperia e quello di Cannes.

Le classifiche complete dell’Argentario Sailing Week dopo la seconda giornata sono disponibili al link: http://www.argentariosailingweek.it/classifiche.php

L’Argentario Sailing Week fa parte del Circuito del Mediterraneo del Panerai Classic Yachts Challenge. La prima tappa in calendario è stata quella delle Les Voiles d’Antibes (1 – 5 giugno 2016). L’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano è la seconda e sarà seguita dalle Vele d’Epoca d’Imperia (7-11 settembre 2016) e dalle Regates Royales a Cannes (20 – 24 settembre 2016).

 

#SavePantelleria

In fumo il territorio e le speranze dei panteschi. Criminali incendiari sono all’opera sull’isola dello Zibibbo, l’oro biondo coltivato in vitigni millenari. Colare nuovo cemento è il loro obiettivo. Il grido di aiuto al Governo Renzi

“Ricostruiamo la bellezza di Pantelleria. Il Governo intervenga subito”. E’ questo il messaggio con cui, mentre l’isola continua a bruciare per l’incendio che da quattro giorni devasta il territorio, l’associazione Agora’ che raccoglie i ‘giovani accomunati dall’amore per Pantelleria’ ha lanciato una petizione on line #SavePantelleria per la raccolta di firme da inviare al premier Renzi e ai ministri Martina e Galletti.
Da giorni ormai “la nostra isola sta bruciando e con lei vanno in fumo i nostri sogni, le nostre speranze. In questo incendio tutti abbiamo perso qualcosa – scrivono nella petizione – Tutto quello che ci teneva legati a questo piccolo scoglio nel mare sta andando in fumo”.
“Non e’ questa la Pantelleria che abbiamo amato. Non e’ questa la Pantelleria dove siamo nati e cresciuti. Non abbiamo di certo scelto noi di vivere cosi’ – aggiungono – Sappiamo che delle fiamme non possono e non devono abbatterci, sappiamo che adesso tocca a noi, sappiamo che adesso e’ tempo di ricostruire”.
“Da giovani di questa splendida e martoriata isola non possiamo permettere di darla vinta a quattro criminali, che in queste ore hanno messo Pantelleria e la nostra comunita’ in ginocchio. Il nostro futuro, il futuro della nostra isola non puo’ dipendere da questi criminali, nemici della bellezza e dello Stato”.
Negli ultimi anni, prosegue la petizione “Pantelleria aveva riacquistato agli occhi del mondo un suo posizionamento. Nel Novembre del 2014 avevamo ottenuto il prestigioso riconoscimento Unesco per la pratica agricola della vite ad Alberello. Una tecnica agricola che si tramanda da piu’ di due mila anni. L’economia di quest’isola si basa principalmente sul turismo. Arrivare a Pantelleria per un turista non e’ mai stato
semplice, tra trasporti non troppo efficienti e prezzi elevati. Ma avevamo la bellezza della nostra isola dalla nostra parte, che nonostante tutto ci garantiva un appeal straordinario”.
“Oggi chiediamo una pronta e immediata risposta da parte dello Stato. Vi chiediamo un aiuto per ricostruire e ripristinare la bellezza della nostra isola che in questi giorni
in parte e’ stata violata e compromessa”

Soldini, il Tridente Maserati

Varato in Francia il nuovo trimarano del navigatore italiano, è il Maserati Multi70, una macchina da velocità con la quale Giovanni si appresa a sfidare nuovamente gli oceani.


Maserati Multi70 torna in acqua nel bacino della Base di Lorient, in Bretagna, completamente rimesso a nuovo.
L’avveniristico trimarano – lungo 21,2 metri e largo 16,8 metri – è pronto per nuove sfide oceaniche che Giovanni Soldini affronterà in equipaggio.

Progettato dallo studio VPLP (Van Peteghem Lauriot-Prévost) e ottimizzato da Team Gitana in collaborazione con Guillaume Verdier, Maserati Multi70è una barca innovativa e sperimentale che rappresenta la nuova frontiera della vela.
La sua caratteristica principale è quella di potersi sollevare sull’acqua appoggiandosi esclusivamente sui foil e sui timoni, riducendo drasticamente la superficie bagnata e aumentando di conseguenza le prestazioni.
Le principali modifiche apportate al multiscafo hanno riguardato sia i timoni, che ora hanno un profilo a T rovesciata con flap regolabili, sia soprattutto i foil, giunti alla terza generazione, che sono stati completamente riprogettati da Verdier e che hanno potenzialità ancora del tutto inesplorate.

“Finalmente Maserati Multi70 è in acqua!”, commenta Giovanni Soldini da Lorient. “È una barca bellissima dopo che ha passato l’ultimo mese a rifarsi il trucco. Ad aprile, prima del cantiere, siamo riusciti a compiere qualche uscita giornaliera in acqua piana insieme al Team Gitana, abbiamo avuto ottime sensazioni e raggiunto velocità supersoniche. Ora è arrivato il momento di navigare in mare aperto con le onde oceaniche. È una fase molto delicata che ci permetterà di studiare le difficoltà del volo sui foil con mare formato, una sfida per noi molto interessante. Non vedo l’ora di affrontarla”.

Australia, a rischio la sopravvivenza della grande barriera corallina

L’entità del danno, avvenuto in massima parte negli ultimi due mesi, ha gravi implicazioni per le altre creature che dipendono dai banchi corallini per cibo e riparo

Egitto, barriera corallina nelle acque del Mar Rosso (La Presse)

La Grande barriera corallina australiana è “sbiancata” per il 35%, secondo gli studi del gruppo di ricercatori della James Cook University. E si tratta purtroppo della situazione più grave mai registrata finora sulla Great Barrier Reef, sito classificato Patrimonio mondiale dell’Umanità, che si estende per 2.300 chilometri su di una superficie di circa 344.400 chilometri quadrati al largo della costa del Queensland, nell’Australia nord-orientale. Il processo cosiddetto di “sbiancamento” avviene quando l’aumento della temperatura delle acque del mare, conseguenza dei cambiamenti climatici, causano la perdita del colore del corallo e indeboliscono l’alga che gli fornisce ossigeno e nutrienti. “Abbiamo riscontrato che in media il 35% dei coralli, delle 84 barriere che abbiamo monitorato nelle sezioni stettentrionali e centrali delle Grande Barriera corallina tra Townsville e Papua New Guinea, sono morti o stanno morendo”, ha spiegato il professor Terry Hughes, responsabile dell’ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies, che con il suo gruppo ha sorvolato per migliaia di chilometri la barriera, un tesoro di biodiversità unico al mondo. “Quest’anno è la terza volta in 18 anni che la Great Barrier Reef registra un fenomeno di massa di sbiancamento dovuto al riscaldamento globale e il fenomeno che abbiamo registrato stavolta è di gran lunga il più estremo. Dobbiamo ridurre in modo drastico le emissioni di gas effetto serra”.

Spiagge italiane piene di rifiuti

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Plastica, polestirolo, cotton fioc e mozziconi di sigaretta inquinano il mare degli italiani. Lo rivela un’indagine curata da Legambiente. 

Sulle spiagge italiane si trovano 714 rifiuti ogni 100 metri. Questi i dati che emergono da un’indagine realizzata da Legambiente, che ha monitorato nel mese di maggio 47 spiagge italiane dove sono stati trovati 33.540 rifiuti. In media 714 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia.

Anche quest’anno regina indiscussa dei rifiuti da spiaggia rimane la plastica: il 76,3% degli oggetti trovati è di plastica; seguono i mozziconi di sigarette (7,9%),rifiuti di carta (5,5%), metallo (3,6%), vetro/ceramica (3,4%), legno (1,3%),rifiuti tessili (1,2%) e gomma (0,8%).

A guidare la top ten dei rifiuti spiaggiati più trovati sono tre piccoli ma pericolosi oggetti: al primo posto ci sono i pezzi di plastica e polistirolo (22,3%), di dimensioni inferiori ai 50 cm, che costituiscono quasi un quarto dei rifiuti trovati. Secondo posto per i cotton fioc (13,2%) per un totale di 4412 pezzi, diretta conseguenza della scorretta abitudine di “smaltire” questi rifiuti gettandoli nel wc e dell’inefficacia degli impianti di depurazione. Terzo posto in classifica per i mozziconi di sigaretta (7,9%): in particolare l’indagine di Legambiente ne ha contati 2642, una quantità pari al contenuto di 132 di pacchetti.

Rifiuti che fanno male all’ambiente, alla fauna, all’economia e al turismo. Tartarughe marine, uccelli e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca e negli attrezzi di cattura professionale oppure morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti (in particolare buste di plastica) scambiati per cibo.

L’indagine, che rientra nell’ambito della campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean-up the Med 2016”, vede le situazioni più critiche sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino, in prossimità della foce del Tevere, dove si accumulano i rifiuti provenienti dal fiume. Qui Legambiente ha trovato il più alto numero di rifiuti: oltre 5500 rifiuti in 100 metri.

Dei rifiuti rinvenuti, il 67% è imputabile alla cattiva depurazione, con la presenza di ben 3716 cotton fioc e diversi altri articoli (deodoranti per wc e blister).

La frammentazione graduale dei rifiuti plastici abbandonati nell’ambiente genera un inquinamento irreversibile e incalcolabile. Per effetto di onde, correnti, irradiazioni UV e altri fattori, i rifiuti sono destinati a frammentarsi in milioni di micro particelle che si disperdono nell’ecosistema marino e costiero vengono ingerite dalla fauna marina.Attraverso la catena alimentare, la plastica arriva anche sulle nostre tavole con le sue sostanze nocive. In seconda posizione in classifica, con il 13%,troviamo i cotton fioc: si tratta dei classici rifiuti derivanti dalla mancata depurazione che giungono sulle spiagge attraverso fiumi, canali e scarichi.

Sardegna: il giudice: “L’Isola di Budelli è pubblica e resta all’ente Parco della Maddalena”

L'isola di Budelli resta ufficialmente e definitivamente nel patrimonio pubblico dell'ente Parco di La Maddalena. Lo ha stabilito il giudice delle esecuzioni immobiliari di Tempio Pausania, Alessandro di Giacomo, approvando il piano di ripartizione delle somme ai creditori e chiudendo così la procedura dell'asta giudiziaria che gravava su questo angolo di paradiso, famoso per la sua spiaggia rosa.

Nulla da fare, quindi, per le ambizioni del magnate neozelandese Michael Harte, che aveva acquistato Budelli per circa 3 milioni di euro all'asta e che si era detto pronto a realizzare un progetto ecosostenibile. La decisione del giudice, se da una parte mette la parola fine sulla proprietà dell'isola, rischia ora di riaccendere lo scontro all'interno dell'ente Parco su come gestire e con quali risorse il patrimonio di Budelli.

Il passo indietro del magnate
Harte, 49 anni, Ceo della Barclays Bank, aveva annunciato a febbraio la sua intenzione di rinunciare all'acquisto dell'isola in una lettera indirizzata al sindaco di La Maddalena, Luca Montella.

Dopo una battaglia legale seguita all'acquisto all'asta del paradiso rosa – oggetto di vincoli strettissimi che di fatto impediscono ogni progetto di costruzione – a dicembre Harte si era preso un periodo di riflessione prima di perfezionare l'atto di compravendita, legato appunto alla possibilità di realizzare o meno i progetti che aveva pensato per salvaguardare la tutela dell'isolotto disabitato. Poi in assenza delle condizioni necessarie o sufficienti per realizzare il piano di conservazione e ricerca ambientale da lui auspicato, aveva deciso di rinunciare.

L’ente nel 2014 aveva versato 3 milioni di euro per esercitare il diritto di prelazione, cui era seguito un decreto di assegnazione, giudicato però illegittimo dal Consiglio di Stato. In seguito alla rinuncia del magnate neozelandese, il decreto di assegnazione dell’isola rosa all’Ente Parco era rimasto in piedi, fino alla sentenza di oggi, che dovrebbe essere l’ultima.

Il WWF e i bambini di Mosso
 "Accogliamo con favore la decisione del giudice del Tribunale delle esecuzioni immobiliari di Tempio Pausania che ha assegnato definitivamente l'Isola di Budelli all'Ente Parco dell'Arcipelago della Maddalena e quindi allo Stato – commenta la Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi -. Finalmente si conclude una tormentata vicenda amministrativa e giudiziaria sulle sorti della proprietà dell'isola. Ora e' tempo di governare al meglio questo bene e con esso l'intero arcipelago. Il WWF insieme ai ragazzi della Scuola Media di Mosso sono già impegnati nell'elaborazione del progetto dell''isola dei ragazzi' che coniuga la rigorosa conservazione dell'area con una fruizione controllata e sostenibile".

Terra! E mare

Si celebra oggi la giornata della Terra, una ricorrenza che ha il sigillo delle Nazioni Unite e che dovrebbe ricordare al mondo che il Pianeta Terra è unico e che pertanto va protetto e conservato nel migliore dei modi possibili. Il servizio è di Enzo Cappucci