Il solito avvocato di Olbia tenta di nuovo l’affare del secolo, vendere al miglior offerente il gioiello dell’Arcipelago della Maddalena
“Non possiamo permettere che una ricchezza paesaggistica di valore inestimabile come l’isola di Budelli possa essere ceduta al miglior offerente e ci impegneremo a trovare una soluzione al piu’ presto, attingendo alle migliori idee e iniziative pubbliche e private”. Cosi’, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini in merito all’annuncio della messa in vendita d’isola dell’arcipelago della Maddalena, affermando che il Ministero dell’Ambiente fara’ “qualsiasi passo per salvare l’isola”.
Il tentativo di vendere l’isola non e’ nuovo ma gli aventi diritto – un agente immobiliare di Olbia e il vecchio custode -, non demordono, ricorda la nota, ed hanno chiesto al magistrato, che da anni segue la fase post fallimentare della immobiliare milanese proprietaria dell’isola, di valutare l’intera area per poterla vendere.
“In realta’ – sottolinea la nota – l’isola, che si estende per circa un chilometro e mezzo quadrato di vegetazione mediterranea, priva di fonti d’acqua e che ospita una variegata serie di rettili e uccelli, e’ sottoposta a vincoli paesaggistici, ambientali e idrogeologici d’ogni genere e assoggettata alle ferree regole del parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena, che impediscono l’approdo, il transito e l’ormeggio a centinaia di metri dalla celebre spiaggia rosa e da quella attigua del ‘cavaliere’ (antico nome della baia), oltre che allo sbarco in qualunque cala”. “Nessuna pietra dunque potrebbe essere spostata” ma, la procedura esecutiva continua il suo corso e, se non si dovesse intervenire, potrebbe arrivare presto alla vendita. “Il ministero per l’Ambiente che ha diritto di prelazione sull’isola – ribadisce Clini – fara’ ogni passo necessario per fare in modo che questo bene possa diventare ‘di proprieta” di tutti i cittadini”.
Se è protetta dall’Unesco non ci dovrebbero essere pericoli. Se è così ricca di specie protette e non è troppo lontana da altre isole può venire sfruttata in barca durante la stagione buona, con visite turistiche programmate come fanno alle Canarie, ai Caraibi ecc. Ci sono anche sottomarini turistici ai Caraibi che consentono la vista e le foto senza flash e consegnano persino certificati (naturalmente fasulli) a pagamento. :-) Io ne ho uno! I coralli che ho visto, però, non destavano nessun interesse particolare ed i pesci non erano quelli colorati di Sharm el Sheik o di piccole zone a Miramare, permesse solo alla scuola di sub. Ognuno deve vendere quello che ha e che può essere pubblicizzato offrendo il meglio! Senza imbrogliare o illudere! Istruite anche le Capitanerie che non hanno però sempre tempo o mezzi per fare i controlli. Si tratta piuttosto di creare una coscienza civica per la quale molta televisione sta lavorando con documentari ad hoc!. Dove si è costruito è già sufficiente. L’industria del cemento smetta di consumare territorio con nuove costruzioni, si preoccupi piuttosto di ristrutturazioni eseguite da personale veramente competente ed aggiornato con nuovi prodotti italiani sempre all’avanguardia.
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