Quando si dice il caso: Il francese Loick Peyron vince la Route du Rhum nella classe Ultime, quella dei velocisimi multiscafi, quasi per sbaglio, perché chiamato all’ultimo momento a sostituire a bordo del trimarano Banque Populaire VII (capito come funzionano le sponsorizzazioni… ) il 37 enne Armel Le Cleac’h , gravemente infortunato a una mano.
E così il nome è caduto direttamente sul vecchio, sperimentatissimo e legnoso Peyron, 55 anni a dicembre, protagonista di tante scorribande sugli oceani, a cominciare dalle due Vendée Globe ( il giro del mondo in solitario e senza scalo), dal record assoluto nel Fastnet, 630 miglia tra Inghilterra e Irlanda, sempre a bordo di una Banque Populaire ( la V della serie), lo stesso trimarano-monstre (40 metri di lunghezza) con cui nel 2012 Peyron ha vinto il Trofeo Jules Verne, che spetta a chi compie il giro del mondo senza scalo (quasi 70 mila chilometri), nel più breve tempo possibile: 45 giorni, 13 ore, 42 minuti e 53 secondi.
Alle sue spalle, all’arrivo in Guadalupa, proprio la sua vecchia barca il banque Populaire V, oggi Spindrift, affidata a Yann Guichard.

Svaniscono le buone notie invece per gli azzurri in gara, almeno in questo momento.
Se il toscano Giancarlo Pedote naviga con la sua Fantastica in 20 esimo posizione nei class 40 (monoscafi di corca 13 metri di lunghezza) l’altro italiano, vincitore uscente nella classe Ruhm ( circa 16 metri di lunghezza, è scivolato al secondo posto dietro la francese Anne Caseneuve, dopo una lotta serratissima che hanno visto il sardo e il suo Vento di Sardegna in testa sin dalla partenza. Ma tutto è ancora da giocare.
Sesto, infine, Alessandro di Benedetto con il suo Team Plastique, nella classe Imoca, 60 piedi di lunghezza, ovvero crca 19 metri.