Torna la Capri-Napoli, maratona del nuoto

CAPRI

Era scomparsa dieci anni fa, adesso torna in acqua la più bella gara di fondo del nuoto italiano. 6h13’55″, il tempo da battere.

Trentasei chilometri di sfida attraverso le correnti del Golfo di Napoli.
E’ la Capri-Napoli, che domenica porta nel braccio di mare che separa la città dall’Isola Azzurra i tre migliori specialisti delle maratone del mare.

Una gara di fatica che domenica celebrerà la sua 49esima edizione: “Una tradizione forte – spiega Luciano Cotena, l’organizzatore che ha fatto rinascere la gara dopo oltre dieci anni – che è riconosciuta in tutto il mondo, come dimostra il fatto che la Capri-Napoli chiude il calendario delle gare iridate”.

Proprio a Napoli, infatti, si assegnerà il titolo di Campione del mondo 2014, al termine delle World Series della Fina (la federazione internazionale del nuoto) che organizza i grandi eventi nelle piscine olimpioniche di tutto il mondo, ma sempre con maggiore attenzione guarda al nuoto di fondo in mare.

La Capri Napoli è la piu’ prestigiosa gara in mare d’Europa: nel circuito mondiale le prime cinque gare si svolgono in America, dall’Argentina al Messico, al Canada.
Il 23 agosto c’e’ stata la prima tappa europea in Macedonia. Ma nel golfo l’atmosfera e’ magica e la tradizione conta.

Tutto comincio’ nel 1949, quando due appassionati, Aldo Fioravanti e Cesare Alifei, decisero di farsela a nuoto da Capri a Napoli. Ci riuscirono, in 12 ore.
L’impresa divenne poi una gara vera e propria la cui prima edizione si svolse nel 1954 e fu vinta dall’egiziano Hassan Marey in dieci ore e 42 secondi.

La gara si e’ svolta fino al 1992 quando venne interrotta per problemi organizzativi, e ripresa del 2003.

Nelle 49 edizione sono 1254 gli atleti che hanno sfidato le acque del Golfo (948 uomini e 306 donne), provenienti da 53 Paesi.

Il piu’ veloce tra tutti e’ stato finora il belga Brian Ryckerman che ha vinto lo scorso anno con il tempo record di 6h13’55”.
Domenica i campioni al via cercherano di batterlo: alle 9.30 si tufferanno da Marina Grande.

Ognuno sceglierà la rotta preferita, in considerazione del meteo e delle correnti di quel giorno: i migliori, pero’, andranno dritti puntando verso Castel dell’Ovo, affrontando dritti dritti il gioco delle correnti del Golfo. Il pubblico li aspetterà davanti al Circolo Canottieri, pronto a festeggiare tutti, non solo il vincitore.

Scuola, l’ambiente è assente ingiustificato

La critica del WWF e del suo presidente Donatella Bianchi, storica conduttrice di Linea Blu, il programma di mare di Rai Uno, alla riforma scuola del Governo Renzi

Schermata 2014-09-05 alle 16.48.43“E’ necessario che l’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo abbiano nella scuola italiana e negli altri enti competenti per l’educazione e la formazione la giusta attenzione”.
Lo chiede il Wwf che a proposito della riforma della scuola presentata dal Governo Renzi definisce come “assenti ingiustificati” i temi ambientali, del paesaggio e della sostenibilità.
Eppure, “conoscenza e sensibilizzazione sono le parole chiave e la scuola ha un ruolo fondamentale  nella formazione delle nuove
generazioni che dovranno prendersi cura del pianeta”, dichiara Donatella Bianchi, presidente Wwf Italia.

E se la green economy offre molte opportunità di rilancio dell’economia e dell’occupazione, per poter cogliere queste opportunità “servono percorsi formativi adeguati e occasioni di crescita delle competenze dentro e fuori le scuole di diverso ordine e
grado”, sottolinea l’associazione.

Nel 2012 il 22% delle aziende italiane ha investito nei settori della green economy producendo ben 3 milioni di nuove assunzioni e 3 milioni e 700 mila posti di lavoro potenziali.

Nel 2013 le aziende “green” hanno garantito il 38% di tutte le nuove assunzioni nei servizi e il 61,2% per le attività di ricerca e sviluppo, il 42% dei nuovi posti di lavoro sarà destinato agli under 30 e il 52% dei contratti sarà a tempo indeterminato (fonte Unioncamere e Fondazione Symbola, 2013).

E’ di 29.000 occupati il potenziale stimato di nuovi posti di lavoro diretti ed attraverso l’indotto per 1 miliardo di euro
investito nel settore della conservazione della natura e nella gestione dei siti Natura 2000 con la nuova programmazione dei Fondi
Comunitari 2014 – 2020 (fonte GHK Consulting, 2011).

Nel complesso la prossima programmazione dei fondi comunitari vale per le Regioni italiane circa 114 miliardi di euro.

La capacità di aggiornamento, di costruire scenari, di connettere i contenuti sono alcune delle competenze individuate dall’Onu che vede nell’educazione la condizione necessaria, anche se non sufficiente, per lo sviluppo sostenibile, temi ai quali è dedicato
il decennio Unesco sull’educazione per lo sviluppo sostenibile che si
conclude quest’anno.

Da oltre 40 anni il Wwf Italia collabora con il mondo della scuola a tanti livelli: dalla relazione con le istituzioni
alla produzione di materiali didattici, progetti, alla formazione dei formatori , dagli insegnanti ai propri educatori) con grande
attenzione alla qualità dell’offerta formativa e all’innovazione, lavoro riconosciuto dallo stesso Ministero che ha accreditato il Wwf
come Ente di formazione docenti.

Proprio sul tema “Quale educazione per quale futuro”, da oggi al 7 settembre nei pressi di Potenza, grazie al finanziamento della
Regione Basilicata, il Wwf chiama a raccolta educatori, docenti e volontari nel seminario nazionale sull’educazione per la sostenibilità per discutere di quale sistema nazionale per l’educazione sostenibile, le competenze per la sostenibilità, strategie e metodi, la valutazione dell’acquisizione delle competenze, temi centrali anche nel dibattito sulla riforma della scuola appena annunciata a cui il Wwf vuole contribuire .