Oracle annulla un altro “match point”, i kiwi a 2 punti

Quinto successo consecutivo per gli statunitensi di Oracle Racing che, dopo un pessimo inizio, stanno tentando una rimonta clamorosa: 8-6 il punteggio sin qui, per New Zealand, che era arrivata a guidare la serie addirittura 8-1.

Secondo Dean Barker, skipper dei kiwi, questa sconfitta va imputata a una prova maiuscola di Oracle: “i ragazzi di Oracle sono stati perfetti. Non abbiamo avuto possibilità di rientrare nel gioco. Durante i lati di poppa siamo andati bene, ma non a sufficienza”, ha commentato Barker.

Rispetto agli ultimi giorni, Defender e Challenger si sono scambiati i posti nel box di pre-partenza e sono usciti dalla linea con gli statunitensi sopravento agli avversari. “Volevamo partire sottovento a Oracle Team Usa. Loro sono stati bravi nel tenerci compressi verso il lato di sottovento della linea. Ci sono balzati sopra molto rapidamente: già una quindicina di secondi dopo il via si era capito che avevano una posizione molto forte”. Emirates Team New Zealand ha reagito impegnando l’avversario in una lunga serie di virate e strambate, ma il Defender non ha lasciato nulla al caso e ha controllato con determinazione.

Al momento Oracle ha già fatto registrare una piccola impresa. Le cinque vittorie consecutive ottenute sino a oggi eguagliano le serie più lunghe di successi ottenuti in una finale di America’s Cup.
Nel 1995 e nel 2000 il Team New Zealand si impose per cinque a zero, prima di cedere ad Alinghi, nel 2003, con lo stesso punteggio.
Nella storia più antica, il New York Yacht Club vinse un totale di venticinque regate consecutive in dieci difese, tra il 1876 e il 1903.

Vincitori e sconfitti a parte, si tratta della finale più lunga della storia della competizione, nata nel 1851: si gareggia da ben 17 giorni.

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