Gli attivisti del gruppo ecologista radicale Sea Shepherd denunciano che due delle quattro navi della loro flotta di protesta sono state speronate in acque territoriali australiane da una nave della flotta baleniera giapponese, intenta come ogni estate australe alla caccia “a fini scientifici” dei grandi cetacei nell’Oceano Meridionale.
Il fondatore del gruppo e comandante della flotta di protesta, Paul Watson, riferisce sulla sua pagina di Facebook che la “nave-mattatoio” Nisshin Maru si è scontrata deliberatamente con le navi Steve Irwin e Bob Barker ordinando loro di lasciare l’area, aggiungendo che la nave della guardia costiera giapponese che scorta la flotta lancia granate a concussione contro gli attivisti. Le due navi continuano a mantenere la loro posizione, ma la Bob Barker sta imbarcando acqua nella sala motori, aggiunge.
Video del 15 febbraio che mostra la nave attivista Sea Shepherd Ship nel tentativo di fermare il trasferimento di una balena “uccisa illegalmente in acque australiane” sulla nave fattoria giapponese Nisshin Maru.

Il portavoce di Sea Shepherd Jeff Hansen ha detto alla radio nazionale australiana Abc che la Steve Irwin è stata colpita alla poppa e allo scafo destro. “Siamo sotto attacco congranate a concussione lanciate da guardie costiere armate contro il nostro equipaggio. Siamo molto preoccupati per la loro incolumità.
Le baleniere si trovano nettamente dentro la zona economica esclusiva dell’Australia, che è designata come santuario nazionale delle balene”, ha aggiunto. Non si ha finora notizia di feriti.
certo che i giapponesi sono parecchio scemi povere balene