Povera Italia, il mare perduto

I dati di Goletta Verde (Legambiente): al top Sardegna e Toscana, seguite da E.Romagna e Veneto. Sotto accusa gli impianti di depurazione, emergenza alle foci dei fiumi.Sono in Calabria, Liguria e Campania le coste più inquinate d’Italia. A stabilirlo è uno studio di Goletta Verde, campagna di Legambiente sullo stato di salute del nostro mare. Sono 120 i campioni risultati fuori legge, mediamente uno ogni 62 chilometri di costa, oltre la metà delle 205 analisi microbiologiche effettuate. Almeno 100 prelievi sono risultati fortemente inquinati, con concentrazioni di batteri di origine fecale pari ad almeno il doppio dei limiti di legge.

Ancora una volta a vestire la maglia nera è la Calabria (con 19 punti inquinati, uno ogni 38 chilometri di costa), e la Campania conferma il risultato negativo con 14 punti inquinati (uno ogni 34 chilometri). A sorpresa si piazza al secondo posto la Liguria, che perde dunque tre posizioni, con 15 prelievi oltre i limiti di legge (uno ogni 23 chilometri). Il Lazio conferma la quarta posizione dello scorso anno con 13 punti inquinati su 15, uno ogni 28 chilometri di costa.

Sardegna e Toscana si confermano invece anche quest’anno le regioni col mare più pulito, rispettivamente con un campione inquinato ogni 433 e 200 chilometri di costa. Segue l’Emilia Romagna, dove i biologi di Goletta Verde hanno registrato solo un valore fuori norma in tutta la costa, anche grazie alla “complicita'” dei fiumi in secca. Anche il Veneto è risultato in buona salute con un solo campione risultato fortemente inquinato. Sul banco degli imputati la mancata o inadeguata depurazione dei reflui. Le regioni peggiori sono Sicilia, Lazio e Lombardia. Un problema anche economico, vista la condanna dell’Italia da parte della Corte di giustizia europea arrivata a fine luglio. Quest’anno nei primi tre posti troviamo anche una regione settentrionale che, tra l’altro, ospita l’unico capoluogo di provincia italiano, Imperia, a non avere ancora un depuratore. Punti nevralgici sono (nell’86 per cento dei casi) le foci di fiumi, torrenti e canali, ma gli scarichi di depuratori mal funzionanti.

Anche quest’anno si segnala una vera a propria emergenza foci: dei 120 campioni risultati off limits, ben 103 sono stati prelevati alle foci di fiumi, torrenti e canali. Nel nostro Paese oltre 24 milioni di abitanti equivalenti (il 24 per cento della popolazione equivalente) non sono serviti da un sistema di depurazione efficiente.

Commenti (9)

  1. Scusate,ma cosa pretendete da un governo in funzione da otto mesi? Cercate le responsabilità all’indietro! Suvvia un po’ di precisione.

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  3. Che altro ci si può attendere dopo un ventennio delle nefandezze del berlusconismo e di una sinistra collusa ? Ora cosa ci si può aspettare da un banchiere a capo delle attività produttive che non ha ancora compreso che l’Italia si può solo salvare solo con il turismo, il settore agro-industriale e il manufatturiero di qualità? Cosa possiamo attenderci se tutti i depuratori in Italia sono sottodimensionati? Monti ci è o ci fà?

  4. Investire nei depuratori, specie nelle grandi città che poi versano nei fiumi i liquami, invece di andare avanti costruire per la speculazione edilizia privata e pubblica, basta cemento anche nelle citta di mare.

  5. Della Goletta Verde non mi fido;esami fatti solo una volta.
    Chiedete i dati alle varie ARPA del vostro territorio e avrete dati più veritieri.

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