Superata la barriera delle 1.000 miglia alla meta, la flotta sta superando anche l’arcipelago delle Azzorre, a circa 200 miglia a sud dei leader di Abu Dhabi, la barca posizionata più a nord di tutto il plotone.
Il team degli emirati è l’unico che non ha fatto registrare percorrenze superiori alle 500 miglia in 24 ore e in effetti gli inseguitori si sono fatti molto sotto.
Gli americani di PUMA sono ormai a 30 miglia dalla sua poppa e anche gli altri team si sono riavvicinati.
I francesi di Groupama sono risaliti in terza posizione ai danni di CAMPER, che mantiene un margine ridotto sugli spagnoli di Telefònica, il cui log tuttavia ha fatto registrare l’impressionante media di 25 nodi nelle ultime tre ore.
Team Sanya è sceso in coda ma non rinuncia alla lotta.
Tutte e sei le barche partecipanti alla settima tappa della Volvo Ocean Race, allo scoccare del nono giorno di regata, hanno oltrepassato la barriera delle 1.000 miglia al traguardo di Lisbona. I team stanno letteralmente volando a velocita medie superiori ai 23 nodi, il che spiega le percorrenze altissime sulle 24 ore.
Il migliore è stato Groupama con 524 miglia, e tutti salvo Abu Dhabi si sono portati oltre le 500 dalle 12 di ieri a quelle di oggi. Continua quindi la corsa di velocità verso est, almeno fino a domani quando il carburante, il vento, comincera a scarseggiare nell’approccio finale alla penisola iberica, dove un insidioso anticiclone attende i sei team pronto a rimescolare ancora una volta le carte.
Al momento però, un’aria da nord-est intorno ai 25/27 nodi con raffiche prossime ai 40 nodi, spinge i potenti Volvo Open 70 ad alto ritmo. Mare piatto, vento a favore e oltre 700 metri quadrati di superficie velica rendono possibili velocita medie prossime ai 25 nodi, come quelle ottenute dallo scafo azzurro di Telefònica.