Alain Gautier, francese, specialista degli oceani, vincitore della Vendée Globe, la massacrante regata in solitario intorno al mondo, senza scalo, è felice come una pasqua al timone del nuovo gigantesco catamarano messo in acqua a genova dal team di Alinghi.
Il vincitore della Coppa America di vela, edizione 2007, è stato infatti sfidato dagli americani di Oracle a difenderla con i multiscafi, piuttosto che con i monoscafi che hanno (eccezion fatta per il 1988, Dennis Conner con Stars & Stripes) fatto la storia della regata e con queste macchine da velocità pura i francesi sono i più esperti ed i più veloci.
Inevitabile che finissero per fare i “GO”, i “gentili organizzatori”, a bordo dei nuovi scafi, assoldati per la più costosa ed elitaria regata al mondo ed elargire gli indispensabili consigli necessari a “impossessarsi” del mezzo.
Ecco l’intervista, in esclusiva per il sito di Rainews24.
Per la prima volta un multiscafo, è questa la ragione della sua presenza a bordo?
“E’ una rivoluzione, la Coppa America è per me un mondo completamente diverso. Li ho conosciuti a Ginevra, mi hanno chiesto di allenare l’equipaggio sul mio trimarano, che fa base a Lorient (Fra). E adesso mi hanno voluto a bordo del loro catamarano”
L’equipaggio aveva nozioni di multiscafi?
Gli svizzeri hanno l’abitudine a navigare sul lago Léman; diverso invece il discorso pergli americani e per i neozelandesi del team, piuttosto digiuni. ma è un anno e mezzo che si allenano e le cose sono oramai piuttosto cambiate”.
Cos’è che rende diverso Alinghi dagli altri multiscafi, l’enormità delle sue dimensioni, i 28 metri di lunghezza, l’albero di 50 metri?
“E’ il numero di ore di progettazione e di lavoro che sono statwe necessarie per costruire una macchina del genere, una barca eccezionale: è capace di raggiungere i 35 nodi di velocità (65km/H). Ma l’evoluzione è costante, come la messa a punto che non terminerà neppure con l’inizio della Coppa: siamo partiti da zero e per di più in ritardo rispetto agli sfidanti di Oracle”.
Sarà a bordo per le regate di febbario?
“Non lo so davvero, siamo quattro timonieri compreso Ernesto Bertarelli, il Patron, Loik eyron e Ed Baird. Onestamente siamo in tanti e non so neppure se sarò a bordo durante le regate, ma non vivo alcuna frustazione: sono solo un consulente ed un allenatore. E’ un bonus in effetti, non ho ambizioni personale: il mio obiettivo è che Alinghi vinca. E se anche dovessi essere semplicemente a bordo di un gommone a guardare la regata, sarei comunque soddisfatto: sarebbe un onore”.
Che dice della scelta degli Emirati come campo di regata?
“Fa caldo e ci sono delle brezze che si levano ad orari precisi. E’ tutto molto ben organizzato e pratico. E poi la scelta era obbligata: in febbraio, in Europa, non sarebbe stato facile”.
Un bambino nato bene: parla Ernesto Bertarelli
“Il bambino e’ nato bene, e i primi passi mostrano che ha grande futuro”: sprizza felicita’ Ernesto Bertarelli e si esprime come un padre orgoglioso. Il suo bambino, Alinghi 5, rivoluzionario maxi-catamarano di 90 piedi, simile ad un enorme ragno tecnologico, veleggia da una decina di giorni nel golfo di Genova e le prove in mare, in vista della sfida contro il rivale americano BMW Oracle, in febbraio negli Emirati Arabi Uniti, si stanno rivelando molto interessanti. Arrivato il 6 agosto dopo uno spettacolare volo transalpino agganciato al piu’ grande elicottero da trasporto al mondo, Alinghi 5, che si appoggia per questa esperienza ai cantieri Amico e allo Yacht Club Italiano,con il supporto locale sotto il profilo meteorologico della societa’ Navimeteo, ha mostrato oggi a reporter e cineoperatori un assaggio delle sue potenzialita’. Uscito alle 6 del mattino, ha trovato un vento di 16 nodi. “Ma il momento piu’ emozionante – dice Bertarelli – e’ stato ieri in condizioni piu’ pesanti, con 20 nodi. Vedere che la barca si comporta bene come sul lago di Ginevra, dove c’e’ poco vento, e’ stata una grande soddisfazione. Da 20 anni, sul lago, costruiamo oggetti che ci consentano di volare sull’acqua con pochissimo vento. Poter portare quell’esperienza qui a Genova e poi in Coppa America e’ un sogno”. Le performance di Alinghi nelle acque genovesi vengono anche ‘spiate’ dai rivali americani. Ma questo non sembra turbare piu’ di tanto Bertarelli: “Anche ieri sono stati con noi – dice sorridendo -, ci hanno seguiti con una barca per tutto il tempo e poi quando siamo tornati su Genova non li abbiamo piu’ visti”. Ma perche’ Alinghi a Genova? “Per varie ragioni – spiega il presidente del team Alinghi -: la prima e’ che non si puo’ fare volare a lungo un elicottero con sotto una barca da 35 metri di lunghezza e 35 di larghezza. Dalla Svizzera all’Italia il primo posto che si incontra con dell’acqua e’ Genova. La seconda ragione e’ che qui c’e’ un porto molto grande, ben attrezzato. Siamo stati ricevuti con le braccia aperte e abbiamo trovato tutto quello di cui abbiamo bisogno per allenarci. Infine, perche’ qui si possono trovare sia condizioni di vento leggero che di vento forte. Questo mese e’ molto importante per decidere lo sviluppo e le modifiche da fare sulla barca”. Avere la migliore barca e il miglior equipaggio possibili e’ infatti la strategia del team Alinghi, al di la’ dei ricorsi legali degli americani. “Cosi’ abbiamo vinto due volte la coppa America. I ricorsi sono difficili da vivere ma continueremo a fare quello che abbiamo fatto finora: rimanere sulla giusta strada per andare avanti e vincere in acqua. Noi come defender svizzeri dobbiamo rispondere con il meglio della tecnologia. Ci concentriamo su come fare andare questa barca il piu’ veloce possibile e spero che anche loro comincino a concentrarsi piu’ sulla vela che sui tribunali”. A chi gli domanda se sara’ lui il timoniere in Coppa America Bertarelli non si sbilancia : “Si vedra’. Ora sono al timone solo perche’ ho un’esperienza ventennale sui multiscafi sul lago. Se posso dare il mio contributo alla squadra con quello che ho imparato lo faccio volentieri”. A difendere il titolo a bordo con Alinghi ci sara’ Hublot, il marchio svizzero di orologi gia’ in passato associato al mondo della vela. L’annuncio dello sponsor principale e’ stato dato da Bertarelli in presenza di Jean-Claude Biver, amministratore delegato della societa’. Hublot produrra’ un orologio con i colori di Alinghi, in una edizione limitata, utilizzando materiali simili a quelli impiegati nella costruzione dell’imbarcazione.