Stazze tremate, è tornato lo Ior

IOR REVIVAL, concluso a Sanremo il primo raduno delle barche che hanno fatto la storia della vela degli ultimi decenni.
Tra le protagoniste del raduno, due imbarcazioni nate nel cantiere del celebre duo di architetti canadesi Cuthberson & Cassian : il C&C 61’ del 1972 Rainbow, di Gianfelice Rocca al comando di Paolo Sanna, gemello di Helisara IV e vincitore della Bermuda Race del 1979, si è aggiudicato la vittoria nel raggruppamento 0; il one tonner Nat di Nicola Borsò, prototipo del 1979 vincitore tra l’80 e l’86 di molti Campionati Italiani, di una Coppa del Rey a Palma di Majorca e “Barca dell’anno AICI 1990”, si è invece affermato nell’agguerrito gruppo 1 conquistando anche il Trofeo Oil B riservato al 1° assoluto della classifica generale.

Premio speciale, dedicato al navigatore Michele Hanan, per la barca che nella sua carriera ha percorso il maggior numero di miglia in regata al maxi oceanico Steinlager II, il ketch di Bruce Farr vincitore con Peter Blake della Whitbread ‘Round The World Race 1989-’90. Al rivoluzionario progetto di Britton Chance Resolute Salmon, vincitore della One Ton Cup 1976 di Marsiglia, ora di Sandro Quaglia, è stato assegnato un riconoscimento, dedicato al Capitaine Louis Schaeffer e offerto dalla M&N Yacht Consultant, in quanto barca costruita da un cantiere bretone. Al Baltic 42 Fetch, di Ezio Murzi, il premio Piero Borgogna di Capriasco per le più belle manovre.

Durante le tre giorni IOR sanremese, la vita tra le banchine dello Yacht Club Sanremo è stata animata da molta allegria e dai tanti eventi collaterali: la mostra di prime pagine del quotidiano La Stampa che ha ripercorso non solo la storia dei maggiori eventi di vela, ma anche momenti storici degli anni in cui le imbarcazioni IOR sono state protagoniste; le affollate proiezioni di immagini di foto e montaggi video sulla regata del giorno organizzate dalla M&N Yacht e poi musica, cucina ligure tradizionale, macchine e moto d’epoca.

Organizzato dall’omonima associazione e dallo Yacht Club Sanremo e grazie all’impegno del Comune di Sanremo e al sostegno della Oil.b Biodiesel, società genovese produttrice di gasolio di origine completamente vegetale e biodegradabile, IOR Revival si è svolto nel contesto delle Grandi Regate Internazionali di Sanremo, ed è stato affiancato dalla Coppia Matutia, challenge storico dello YCS assegnato quest’anno a Fetch.

Per tutti – concorrenti e organizzatori – il premio più significativo è stato il piacere di tre magnifiche giornate di vela, la soddisfazione di essere stati tra i pionieri della rinascita dello IOR sui nostri campi di regata e l’investitura di “ambasciatori” in Italia e nel resto del mondo del rilancio di questa magnifica categoria di imbarcazioni.

Per attribuire ai concorrenti certificati di stazza rinnovati e relativi compensi gli organizzatori, si sono avvalsi del prezioso contributo di Nicola Sironi, capo stazzatore ORC e memoria storica degli ‘anni IOR’. “Il regolamento IOR, all’origine della fondazione dell’ORC, è stato un capitolo fondamentale per la diffusione mondiale delle regate d’altura, non solo a compenso ma anche in tempo reale nelle “Ton class”. Questo regolamento non è mai stato dismesso, è solo rimasto nel cassetto dopo che dal 1994 nessuno ha più richiesto certificati di questo tipo. Non mi è stato quindi difficile – spiega Sironi – ripescare dagli archivi informatici e cartacei i dati delle barche interessate, riavviare il programma e produrre i certificati. Solo per due degli iscritti non mi è stato possibile rintracciare i dati e ho quindi dovuto assegnare un compenso stimato. Mi fa molto piacere aver contribuito a questa iniziativa, che mi ha portato a rivedere amici e barche perse di vista da anni se non decenni, e per la quale vedo un grande futuro per riportare in attività una moltitudine di imbarcazioni ormai abbandonate, visto che in regata sono ormai bistrattate dai nuovi regolamenti attualmente utilizzati”.

* Cristina Borgogna

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