E’ il fosforo, e non l’azoto, la causa principale della crescita incontrollata delle alghe nei laghi e nelle zone costiere. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the national Academy of Science (Pnas) basato su un esperimento durato 37 anni in un lago canadese.
Fin dai primi anni 60 il lago 227, un piccolo specchio d’acqua di cinque ettari nella regione canadese dell’Ontario e’ stato usato per esperimenti sull’eutrofizzazione, cioe’ sulla perdita di ossigeno dell’acqua dovuto alla crescita incontrollata delle alghe.
Una prima fase dello studio, che consiste nell’inquinare in maniera controllata le acque, aveva legato per la prima volta fosforo e azoto al fenomeno. Dal 1990 al 2005 David Schindler ha introdotto nel lago solo fosforo, ottenendo comunque degli ‘ottimi raccolti’ di alghe blu e verdi, e dimostrando quindi che e’ questo l”ingrediente fondamentale’ per la crescita.
“Controllare solo i livelli di azoto non solo non risolve il problema – spiega Schindler nell’articolo – ma favorisce la crescita. Concentrarsi solo sull’azoto come qualche autorita’ sta facendo potrebbe avere effetti devastanti”. Nel mondo sono gia’ 146 le ‘zone morte’, cioe’ prive di vita a causa delle alghe, che sono state censite nei mari di tutto il mondo, la piu’ grande della quale e’ nel Golfo del Messico. Recentemente le invasioni di alghe hanno flagellato la Cina, mettendo a rischio anche i siti per le gare di vela delle Olimpiadi.
Su Internet: profilo di David W. Schindler (da pnas.org)