Alinghi ha stabilito i parametri di stazza a cui dovranno attenersi le barche che parteciperanno alla Coppa America 2009, a Valencia. Questo mentre e’ ancora in corsa la disputa legale tra Oracle e i
difensori del titolo, accusati dal team statunitense di stabilire regole troppo favorevoli per il defender’.
I nuovi parametri non sono stati resi noti ma, secondo il team Origin, le barche dovranno essere piu’ grandi, oltre 27 metri, con una maggior superficie velica e con 20 uomini d’equipaggio.
E’ in programma a Genova dal 31 ottobre al 3 novembre per l’organizzazione dello Yacht Club Italiano, il Campionato Nazionale Match Race 2007. Le regate si svolgeranno nelle acque antistanti il Lido di Albaro, sul monotipo First 7.5, con a bordo equipaggi composti da 4 persone. Ricco e interessante il “parterre” dei partecipanti, che comprende l’esperto Matteo Simoncelli, i giovani Jacopo Pasini e Jacopo Plazzi del CV Ravennate, Simone Ferrarese del CN Lampara che sfiderà il più famoso papà Roberto Ferrarese del CdV Bari, Nicola Vescia del LNI Trapani, l’altro “figlio d’arte” Matteo Savelli del CV Antignano, gli emergenti romani Edoardo Mancinelli Scotti (campione europeo 420 2007) e Saverio Ramirez del CV Roma, Edoardo Bartolini dello Yacht Club Italiano, Fabrizio Onori del SEF Stamura e per finire una intrigante wild-card al’olimpionico ed ex iridato 470 Gabrio Zandonà della Marina Militare.
L’impegno della Federazione per il match racing e team racing non si ferma. Dal 22 al 24 novembre è in programma a Santo Stefano al Mare (Imperia) presso lo Yacht Club degli Aregai, il Raduno Nazionale dei Team Race Under 16.
La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Club Nautico Versilia, è riuscita – grazie al successo delle sue due precedenti edizioni e allo spirito marinaresco che unisce armatori ed equipaggi. Una classica di fine stagione del circuito mediterraneo per imbarcazioni storiche.
Novità di questa edizione la partecipazione di quattro barche da regata che in tempi più moderni – dai primi anni ’70 ai primi ’80 – sono state grandi protagoniste sui campi di regata internazionali: Emeraude, Rainbow, Phantom e Temptation (ex Rrose Selavy). Il Raduno è stato anche occasione per il ritorno sui campi da regata, dopo approfonditi lavori di restauro rispettivamente presso i cantieri Pezzini e Del Carlo, per il one tonner del 1973 di Doug Peterson Ganbare, per il Camper & Nicholson del 1931 Patience e il progetto di Laurent Giles del 1954 Nina V.
L’edizione di quest’anno ha messo una particolare attenzione agli interni delle imbarcazioni con l’obiettivo di metterne in valore il fascino dei dettagli originali, condividendoli con il pubblico presente che ha potuto visitarli grazie all’iniziativa “benvenuti a bordo”. Sempre in tema di architettura navale, soggetto caro all’Associazione, si è già conquistata un ruolo di classica VSV la giornata “cantieri aperti” che ha consentito a equipaggi e appassionati di osservare il lavoro degli esperti maestri d’ascia dei cantieri viareggini.
In mare
Spinte da un vento teso dai settori di est/sud est con raffiche fino a oltre 25 nodi di intensità, le partecipanti al III Raduno Vele Storiche Viareggio si sono affrontate sabato 20 ottobre tra le boe della prima delle due regate in programma con una prova molto combattuta, durante la quale diverse concorrenti sono state costrette al ritiro da motivi di prudenza e da avarie più o meno impegnative. Il confronto tra le imbarcazioni storiche d’epoca e classiche più grandi o più veloci è stato dominato dalla sfida tra le due “norvegesi” Magda XIII e Kipawa, con la vittoria di quest’ultima. Bella la performance di Ganbare che, alla sua seconda uscita in mare dopo il restauro, si è piazzata ai primi posti superando barche ben più grandi. Tra le imbarcazioni più piccole magnifico duello tra Makara e Mopi che finalmente ha trovato il suo vento. Brutto spavento per il randista di Magda XIII che è stato sbalzato fuori bordo dalle scotte della randa nel corso di una strambata sulla linea di arrivo. Recuperato con grande tempismo da uno degli assistenti all’organizzazione del percorso, il ragazzo ha riportato una ferita sulla fronte ed è stato prontamente sottoposto alle cure ospedaliere.Subito molto accesa la sfida tra i racer più moderni che, dopo il ritiro di Phantom e Rainbow per strappi alle rande, si è risolta con la vittoria di Emeraude su Temptation, penalizzata da un errore di percorso.
Mentre un “ciclone mediterraneo” si abbatteva sui mari meridionali italiani, la seconda prova si è svolta domenica in una tersa giornata di sole con vento meno forte in condizioni rese comunque impegnative da raffiche bizzose. Il piacere della navigazione tra agguerriti ingaggi ha messo in secondo piano i disagi causati dalla deriva di una boa, e ha fatto chiudere un occhio a concorrenti e organizzatori su qualche scorciatoia presa da equipaggi meno esperti di campi di regata. Bilancio della piacevole giornata di vento e di sole il primo posto Rainbow, che ha avuto la meglio tra racer moderni lungo tutto il percorso, altre due vittorie per Kipawa e Ganbare e il successo Ilda nel gruppo delle imbarcazioni più piccole. Da segnalare anche la bella regata di Hook, portato per l’occasione da un giovanissimo equipaggio capitanato da Michele Borea d’Olmo, e le doti di velocità sfoderate da Patience in questo suo primo discreto ritorno sui campi di regata. Anche per questa edizione le barche si sono affrontate in sfide dirette con premi messi in palio dagli stessi equipaggi, con una formula che consente di scegliere liberamente i propri avversari sulla base di criteri di affinità e condizioni meteorologiche. Vincitori delle sfide Dideci, Emeraude, Ganbare, Hook, Ilda, Kipawa, Makara, Marameo, Mopi, Namar, Nordlys, Orsa e Rainbow. La somma dei punti totalizzati sulle due prove ha definito una classifica generale in tempo reale che ha visto vincere per i rispettivi raggruppamenti Emeraude, Kipawa, Ganbare e Makara.
In banchina
I locali del Club Nautico Versilia hanno ospitato la mostra fotografica di Marco Trainotti e quelle di acquerelli con soggetto marino di Emanuela Tenti e Lodovico Rivetti, e la proiezione dei montaggi filmati e fotografici a cura di Michel Dejoye e Cristina Borgogna .
” Tutela e valorizzazione delle imbarcazioni storiche” è stato il tema del seminario coordinato dal Prof. Roberto Giacinti, socio fondatore dell’associazione VSV. L’incontro ha avuto tra i suoi partecipanti più accreditati Marco Sassetti, Professore di Legislazione del Restauro all’Università di Genova, e l’assessore al bilancio e coordinamento delle politiche del mare per la regione Toscana, Enrico Bertolucci, e ha gettato il seme per un approfondimento della questione, nell’intento di creare un’interfaccia tra armatori di imbarcazioni di interesse storico e legislatori.
Molta attenzione da parte di pubblico e partecipanti al raduno per il Classic 10 che il cantiere Euro Sailer ha voluto presentare nel corso della manifestazione, a sottolineare le caratteristiche “classiche” di questa imbarcazione moderna in legno progettata da Rodolfo Foschi.
Nella serata di sabato 20, l’ormai immancabile appuntamento con la cena allestita in uno dei capannoni del Cantieri Francesco Del Carlo che hanno accolto, tra profumo di resine di legni esotici e strumenti di lavoro dei maestri d’ascia, tutti i partecipanti al raduno.
I premi
Il Trofeo Vele Storiche Viareggio è stato assegnato a Lo Spray – un motorsailer progettato da Franco Anselmi Boretti nel 1960 e costruito l’anno successivo dai Cantiere Navali Picchiotti di Viareggio – per aver meglio conservato il i dettagli e il fascino degli interni originali.
Il premio Sestante, messo in palio da Roberto Boschi, promotore di Azimut Consulenza SIM spa, è stato consegnato a Emeraude che tra le concorrenti del Raduno è stata l’imbarcazione che ha percorso durante questo anno il maggior numero di miglia – oltre 2.500! – in velocità e sicurezza.
Il trofeo Fair Play Cup Euro Sailer Yacht è stato attribuito al Dideci per l’entusiasmo con cui il suo armatore ha contribuito alla buona riuscita del raduno.
Il Premio Mopi è andato a Stefano e Raffaella Francalanci per aver prodotto alla giuria, composta dal comandante Flavio Serafini, dal giornalista Corrado Ricci e dal promotore del premio Francesco Barthel, la più ampia e dettagliata documentazione storica sulla propria barca Ganbare.
Per quanto riguarda gli aspetti più sportivi della manifestazione, i primi nella classifica generale per le rispettive categorie Emaraude, Kipawa, Ganbare e Makara hanno ricevuto una sciarpa della Telethon, che ha patrocinato la manifestazione, e una confezione di vini di pregio offerti dalla Monte Schiavo. Le Terme di Montecatini hanno offerto soggiorni di cure termali e benessere per due persone agli armatori di Emeraude e Kipawa mentre a Orsa, ultima classificata tra le imbarcazioni che hanno completato il percorso delle due prove, è andato un cofanetto di legno pregiato contenente un servizio da caffè dell’Emporio Coloniale.
Il III Raduno Vele Storiche Viareggio è stato organizzato con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Viareggio, Viareggio Porto, CNA, Assonautica Nazionale, Guardia Costiera e Telethon.
L’Associazione VSV si è avvalsa del sostegno di Azimut Consulenza SIM spa, Boat Shopping, CNA, Danomar Cafè, Impresa, La Cantina di Soffiano, Vini Monte Schiavo, Miele, Musto, Geographic Norway Expedition, Viareggio Porto spa, Velerie Zadro.
I rappresentati del sindacato svizzero e di quello americano si incontreranno domani mattina a New York per tentate di risolvere in extremis la grana giudiziaria relativa alla 33/a edizione della Coppa America di vela in programma a Valencia nel 2009, sollevata dagli americani di Oracle.
“Proposto dal detentore svizzero del titolo Alinghi, il vertice e’ stato accettato dallo sfidante statunitense Oracle, ha spiegato Michel Hodara, direttore generale dell’AC Management, la società organizzatrice della Coppa legata ad Alinghi. Oracle giudica troppo favorevole al defender il nuovo regolamento della Coppa stilato da Alinghi e per questo ha fatto ricorso ad un tribunale di New York, la sede competente per discettare del “Deed of Gift”, l’ultra centenario atto di donazione che sul quale si basano le regole dell’America’s Cup. Il sindacato statunitense rappresentato dal Golden Gate Yacht Club (Ggyc) di San Francisco, aveva annunciato una rottura dei negoziati attribuendo la colpa ll’intransigenza di Alinghi, che non intende cambiare idea sulle nuove regole imposte alla manifestazione, da quelle tecniche (barche di 90 piedi, oltre 27 metri in luogo delle vecchie, di 24 metri di lunghezza), a quelle organizzative (regate ogni due anni, in luogo dei canonici 4 e circuito preliminare itinerante). La rottura lasciava prevedere una lunga procedura davanti alla giustizia statunitense e un piu’ che probabile rinvio della prova prevista per il 2009. Ma ora i dirigenti della societa’ nautica di Ginevra (Sng), che rappresenta Alinghi, parteciperanno lunedi’ a New York a questi colloqui, ultima spiaggia per scongiurare il rinvio, con i rappresentanti della GGYC e diOracle. Alinghi “provera’ fino all’ultimo minuto a trovare una soluzione per risolvere il problema”, ha rivelato una fonte vicina al sindacato svizzero. M. Hodara ha da parte sua espresso la speranza che la 33/a edizione “abbia luogo nel 2009”. Ma comunque vada non è per nulla scontato che sia un successo.
“Libera la vita, libera >> le vele” è il nome della sfida che la velista triestina Margherita Pelaschier intraprenderà il prossimo mese di marzo per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle patologie chirurgiche infantili e raccogliere fondi in favore dei progetti promossi da A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus.
L’evento sarà reso possibile grazie al sostegnoeconomico di importanti aziende: il Gruppo Fondiaria Sai diTorino, Sasa Assicurazioni di Trieste e Trudi spa di Tarcento.
Margherita, ragazza dolce e determinata, partirà dalla città giuliana per
portare messaggi di solidarietà, lettere e disegni preparati dagli stessi bambini della Chirurgia dell’Ospedale Infantile di Trieste “Burlo Garofolo”, appesi ai peluche Trudi, ai bambini nelle stesse condizioni ricoverati al “Gaslini” di Genova.
“Quando avevo 14 anni – ha dichiarato Margherita – ho espresso a mio padre il desiderio di navigare in solitario. Lui mi ha incoraggiato, forse un po’ perplesso per la mia giovane età, consigliandomi di provare prima a lavorare su altre barche in equipaggio. Sono passati altri 14 anni da quel momento, ho navigato su differenti imbarcazioni e percorso varie miglia in mare, ma mai in solitario. Ora finalmente mi viene data l’ opportunità di realizzare il mio piccolo grande sogno.
Vorrei che questa mia sfida personale fosse dedicata alle persone che vivono la loro sfida quotidiana per la vita, come i bambini e i genitori delle sezioni chirurgiche degli Ospedali Infantili Burlo e Gaslini”.
In due o tre settimane dalla partenza nella seconda metà di marzo la velista figlia di Mauro Pelaschier arriverà a Genova, prima donna italiana a compiere questo tipo di impresa. All’arrivo a Genova, Margherita Pelaschier si recherà presso il reparto di Chirurgia del Gaslini per consegnare ufficialmente i messaggi di solidarietà dei bambini del Burlo.
L’ imbarcazione che Margherita userà durante il giro d’Italia sarà il nuovo Alto Adriatico 38’. Il Cantiere Alto Adriatico di Monfalcone è uno dei leader nella lavorazione del legno, sensibile anche alle problematiche ecologiche e sociali, con una filosofia aziendale basata sul rispetto del lavoratore e del lavoro, il Cantiere Alto Adriatico è partner naturale nel progetto “Libera la vita, libera le vele”. Alto Adriatico 38’ è una barca ecologica,leggera quanto una in vetroresina, che unisce la metodologia di costruzione classica del legno a un metodo di taglio e assemblaggio moderni, senza fabbisogno di manutenzione degli scafi tradizionali. La preparazione e l’evento stesso potranno essere seguiti attraverso il sito www.liberalavitaliberalevele.it.
A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus è nata nel 2005 dall’iniziativa di alcuni genitori provati dalla dolorosa esperienza per la malattia dei loro figli. Aiuta i bambini affetti da gravi patologie malformative che richiedono interventi chirurgici multipli e complessi, ed i loro genitori ad affrontare più serenamente gli interventi, la malattia, la permanenza all’Ospedale Pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste, la riabilitazione post-operatoria, il reinserimento sociale. Inoltre A.B.C. supporta la ricerca scientifica nel campo della Chirurgia Pediatrica>>.
Riprende anche quest’anno la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, l’iniziativa del Ministero degli Esteri, che ha lo scopo di promuovere la lingua di Dante.
Circa 1300 gli eventi previsti in tutto il mondo, in 90 Istituti di Cultura italiani. Il mare nella letteratura è il tema di quest’anno, voluto dal Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, Gherardo La Francesca.
Thalassa è in grado di offrirvi in anteprima una delle perle di questa manifestazione, la mostra su Emilio Salgari, dal titolo “Il mare di Salgari: gli oceani, i porti, le navi, gli eroi ”. Un campionario di informazioni e di commenti, ma soprattutto di illustrazioni legate all’opera del grande e inimitabile romanziere italiano.
Dal 6 al 14 ottobre l’irrinunciabile appuntamento per gli appassionati del settore.
Un Salone ricco di novità, che guarda ai grandi portafogli dei super milionari, ma che non dimentica la nautica popolare. E che deve fare necessariamente varare un’autentica politica turistico-portuale, facendo i conti con il rispetto dell’ambiente.
Dal 6 al 14 ottobre l’irrinunciabile appuntamento per gli appassionati del settore.
Un Salone ricco di novità, che guarda ai grandi portafogli dei super milionari, ma che non dimentica la nautica popolare. E che deve fare necessariamente varare un’autentica politica turistico-portuale, facendo i conti con il rispetto dell’ambiente.
di Enzo Cappucci
Mille e 500 espositori, il 37 per cento dei quali di provenienza estera, 2 mila e 300 barche esposte, delle quali 530 in acqua, 90 navi da diporto (uguali o superiori ai 24 metri), 43 superyachts (superiori ai 30 mt), 213 imbarcazioni a vela, 152 delle quali esposte in acqua, e 28 mila metri quadri di accessori: un esercito di professionisti capace di soddisfare anche il più pignolo dei diportisti, il più maniaco dei pignoli. Non ultimo, 100 mila metri quadri di specchio acqueo, 27 banchine espositive, per una lunghezza di 3 chilometri.
Queste in sintesi le cifre del 47 esimo Salone Nautico di Genova, la Fiera che richiama appassionati da tutto il mondo, molti dei quali pronti a staccare assegni da capogiro per prenotare e comperare l’oggetto dei desideri, esposto in anteprima.
Sono moltissime, infatti, le novità esposte a questo Salone, che è forse la principale Fiera al mondo, se non altro perché è presente al gran completo la produzione italiana, qualitativamente la più raffinata, la più imitata, la più richiesta. Non per nulla il salone è infatti l’emanazione dell’Ucina, l’Associazione dell’Industria Nautica da diporto italiana, che vanta fatturati da record e tassi di crescita che sono stati spesso a due cifre. Per il 2006 il valore della produzione italiana delle unità da diporto è cresciuto del 15%, attestandosi intorno ai 3 miliardi e mezzo di euro, mentre il valore complessivo, inclusi gli accessori ed i motori supera di gran lunga i 5 miliardi di euro.
Guarda il video dell’inchiesta sui porti in Italia:
“Il Bel Paese fuori rotta”
Gran parte di questo fatturato è realizzato con l’esportazione, che raggiunge il 50% della produzione nazionale, il 48% della quale destinata ai mercati europei. Soltanto per i superyacht, barche superiori ai 30 metri di lunghezza, autentici concentrati di tecnologia ed eleganza, oggetti per pochi (o molti?) super ricchi, le ordinazioni sono passate dalle 688 del 2006, alle 777 del 2007, con una fetta di mercato pari al 45% del totale, il che conferma la supremazia del prodotto italiano sui mercati internazionali, in particolare di quelli relativi alle “barche” intorno ai 34 metri di lunghezza.
Tra i primi 10 costruttori di superyachts al mondo, 5 sono italiani.
Ce n’è insomma di che soddisfare i palati più esigenti. Ma a Genova non manca fortunatamente la nautica minore, quella più a portata di mano, fatta di medie e piccole imbarcazioni carrellabili, che fanno la gioia di molti utenti e la fortuna di un’altra ampia fetta del mercato. Esposte sui piazzali, in acqua e perfino nei sottoscala, sono forse queste le attrattive più ammirate, sogni di più semplice portata che non i grandi yachts, che rappresentano un territorio davvero esclusivo.
Anche se è vero che pure in questo settore i prezzi sono schizzati verso l’alto, al punto da esser oramai fuori portata per i molti. Ormeggi a prezzi impossibili, senza ogni pudore e neppure lontanamente paragonabili ai prezzi praticati all’estero, gestione clientelare dei posti barca con vendita degli spazi d’acqua quasi all’incanto, interventi meccanici e di cantieristica da signori del bisturi piuttosto che da operai specializzati. Tutto questo in un Paese che dovrebbe avere vocazione marinara, ma che al contrario stenta a far decollare una vera politica di sviluppo nautico e turistico, non solo portuale , ma di semplici accessi al mare, di scivoli proprio per la nautica minore. Chiamati a coniugare sviluppo e rispetto dell’ambiente, gli organizzatori del Salone e le Autorità politiche che come ogni anno taglieranno il nastro inaugurale del Salone, non potranno fare a meno di affrontare questo delicato aspetto della questione, che rischia di far rallentare ogni possibile crescita dell’industria nautica nazionale.
La Santa Maria è la seconda esclusivissima nave (proprietario inglese rigorosamente anonimo) varata dal cantiere viareggino di una serie che oggi conta 4 unità e che presto arriverà a 10. Velocità di crociera 15 nodi, tanto a vela quanto a motore (autonomia 3600 miglia), 10 persone d’equipaggio per 8 ospiti: non una nota stonata.Thalassa è stata a bordo per girare in esclusiva il video che vi mostriamo. Eccolo qui!
Torna l’irrinunciabile appuntamento autunnale che richiama oltre 20 mila velisti. Anche quest’anno folla di presenze e di grandi scafi, per una grande, inimitabile festa del mare.
Alfa Romeo 2, lo scafo di Neville Crichton, torna a difendere il titolo dopo la vittoria del 2006, sfidato dagli altri giganti, i Maxi Jena di Mitja Kosmina, secondo nel 2006, e Idea, che torna a regatare in Barcolana dopo la vittoria nel 2002.
Tra le novità dell’anno, la presenza dei campioni di Coppa America: accanto a Russell Coutts, molti velisti di Coppa parteciperanno infatti all’evento, a cominciare da James Spithill (timoniere di Luna Rossa nell’ultima edizione della Coppa), da Dean Barker (timoniere di Team New Zealand), e dall’armatore di Mascalzone Latino, Vincenzo Onorato, accompagnato da una buona parte del suo equipaggio.
La regata sarà l’occasione per l’ esordio dei nuovi monotipi Melges 32, che dopo il terzo posto assoluto alla Centomiglia del Garda, puntano ora ad emergere nella Barcolana.
Accanto ai protagonisti di Coppa America non mancheranno i migliori italiani: Flavio Favini (timoniere di Mascalzone Latino), Michele Ivaldi (stratega di Luna Rossa), Cino Ricci (inossidabile velista di Azzurra e organizzatore del Giro d’Italia a vela, assoldato al timone dello scafo dell’Esercito Italiano). L’elenco, con l’avvicinarsi dell’evento, è destinato a crescere, comprendendo anche tutti i più noti velisti triestini: sono circa 650, contro 1800 iscritti, gli scafi locali che partecipano alla manifestazione.
Sarà l’anno dei Super Maxi: sono già infatti più di 20 gli scafi di lunghezza superiore ai 19 metri accreditati per le regate.
Alcuni di questi saranno timonati dai monfalconesi Mauro Pelaschier, Alberto Leghissa e Mauro Fioretto. In “versione super-maxi”, anche il leccese Mauro Montefusco che spera in condizioni di vento particolarmente sostenuto. Fioretto, Pelaschier, Leghissa, Cino Ricci e Montefusco saranno impegnati su scafi gemelli: 5 80 piedi progettati da Bruce Farr, che si daranno prima di tutto battaglia tra loro, oltre che con le altre 1800 barche attese al via.
” Abbiamo lavorato molto in questi mesi – ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Gastone Novelli – per rispondere alle esigenze della città. Grazie alla collaborazione delle autorità – Comune di Trieste e Autorità Portuale in particolare – la Barcolana sarà in grado di accogliere tutti gli ospiti, e la maggiore disponibilità di ormeggi sarà molto importante per garantire sicurezza a quanti parteciperanno alla regata”.
“È fondamentale – ha proseguito il presidente Novelli – la collaborazione che anche quest’anno la Svbg ha ottenuto da tutti i circoli velici della zona: tutti infatti collaborano per la realizzazione della Barcolina ed alcuni in particolare – STV, YCA e LNI – per la gestione degli altri eventi a mare.
Un ringraziamento perticolare allo YC Adriaco, che con noi ha creduto nel valore di Barcolana Classic”.
6 – 7 ottobre 2007
BARCOLINA
Regata dedicata alle classi Optimist, Tyka, Tavole a vela e Fiv 555
Ospitality al Molo IV, regate in Golfo
9 – 13 ottobre 2007
RC44 TRIESTE CUP
Penultima tappa del circuito internazionale classe RC44
Ospitality lungo le Rive di Trieste, regate in Golfo
11 – 13 ottobre 2007
BARCOLANA CLASSIC
Raduno Barche d’epoca, Classic e Spirit of TraditionEsposizione scafi allo Yacht club Adriaco, regata lungo le Rive
13 ottobre 2007
BARCOLANA DI NOTTE
Regata notturna dedicata alla classe Ufo
Bacino San Giusto
14 ottobre 2007
BARCOLANA
39.a edizione, inizio ore 10
Ospitality Villaggio Barcolana lungo le Rive
A TERRA
11 – 13 ottobre 2007
VODAFONE BARCOLANA FESTIVAL
Concerti a ingresso gratuito in piazza dell’Unità d’Italia
12 ottobre 2007
BARCOLANA DOC
Video, conferenze e testimonianze sul passaggio a Capo Horn
Teatro Miela
11 – 14 ottobre 2007
VILLAGGIO BARCOLANA
Informazioni, Ospitality, Eventi
Rive di Trieste, fronte piazza Unità
L’APPUNTAMENTO A TRIESTE – COME VIVERE LA BARCOLANANOTIZIE E CURIOSITÀ COLLEGATE ALLA REGATACOME ERAVAMO: NEL 2006 LA TERZA VITTORIA DI ALFA ROMEO
Oltre 1800 imbarcazioni in mare, e 300mila persone a terra in una bella giornata di sole e , il tipico vento triestino: la 38.a edizione della Barcolana regala sole il tipico vento triestino.
Tre gli scafi che corrono per la vittoria: Alfa Romeo di Neville Crichton punta a ottenere la line honour per la terza volta, Maxi Jena dello sloveno Kosmina e Maximus Aliké con Lorenzo Bodini al timone provano a insidiarlo. Una regata densa di colpi di scena, con Alfa Romeo che vince indisturbata, e il secondo posto di Maxi Jena: a fare da cornice la grande festa della Barcolana, con un numero record di arrivati. A terra, per dieci giorni, tutto l’entusiasmo e la passione dei partecipanti a questo evento, che da tutta Europa la seconda settimana di ottobre raggiungono Trieste.
MASCOTTE: È ARRIVATO TONI IL GRINDER, UNO SCIMPANZE’
Uno scimpanzè, o come si dice a Trieste, “un simioto”. Torna, dopo il successo di Timo il lupo di mare, Uccio il polipo, Roby il gabbiano, la mascotte della Barcolana prodotta dalla Amodo Srl. L’improbabile equipaggio composto da velisti peluche è infatti nuovamente pronto a salpare, arricchito da un nuovo componente. Toni, infatti, è uno scimpanzè dalle lunghe braccia, perfette per il lavoro di “bassa forza” in barca, ovvero tirare le scotte per cazzare rande, fiocchi e spinnaker. Prodotto dalla Amodo, Toni il grinder sarà donato in versione mignon agli armatori al momento dell’iscrizione, e potrà essere acquistato nel villaggio Barcolana per completare la versione 2007 dell’equipaggio- mascotte della regata.
BLUE SOCKS: SOLIDARIETA’ IN BARCOLANA GRAZIE A FIAMME GIALLE E NIV
La NIV, Nazionale Italiana Velisti, si affianca alla 39ª edizione della Barcolana con una nuova iniziativa di solidarietà. In occasione della regata verrà lanciato un nuovo gadget: i ‘Blue Socks’, calzini di lana che saranno distribuiti dall’organizzazione della Barcolana a tutti gli armatori, e posti in vendita sulle Rive nello Stand della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin. Parte del ricavato delle vendite è destinato alla Fondazione, a sostegno dei suoi progetti in favore dei bambini vittime delle guerre. Il progetto ‘Blue Socks’, approvato dalla Svbg, vede il supporto delle Fiamme Gialle, ed in particolare con la loro Sezione Vela e vuole essere l’espressione del pensiero e del lavoro che la Nazionale Italiana Velisti e le Fiamme Gialle hanno svolto insieme in questi anni in nome di una sentita solidarietà senza barriere. I ‘Blue Socks’, tutti rigorosamente Made in Italy, sono realizzati come oggetto da collezione in serie numerata.
LA CONSULTA REGIONALE TRAPIANTI FVG IN GARA PER LA SOLIDARIETÀ
Barcolana è anche solidarietà con la partecipazione della Consulta regionale trapianti Fvg all’evento. Alla regata infatti la Consulta sarà a bordo di Rossana, armata da Mario Detoni. Nata dal desiderio comune di 8 associazioni promotrici sul tema della donazione e dei trapianti (Aido, Acti, Adisco, Admo, Aned, Atf, Avis, Sism), la Consulta desidera diffondere la cultura del dono sensibilizzando l’opinione pubblica su queste problematiche. Nella la sacca che verrà distribuita a tutti i velisti iscritti alla Barcolana ci saranno un gadget e degli opuscoli per informare e coinvolgere sempre più persone sul tema della donazione degli organi.