Celebrati a Cadice i duecento anni dalla battaglia navale di Trafalgar. Inghilterra, Francia e Spagna commemorano le migliaia di vittime di quella tragedia che ha segnato la storia dell’Europa.
Non si è celebrata la vittoria dell’Ammiraglio Nelson sulla flotta franco-spagnola, ma il coraggio e la comunione di spirito che affratella i marinai di ogni bandiera.
Questa volta nessuna celebrazione spettacolare, come nel mese di giugno, quando una vera flotta navale si raduno’ nelle acque di Porthsmouth per ricordare la vittoria inglese.
La battaglia di Trafalgar e le sue vittime, almeno 5 mila, soprattutto francesi (3400) e spagnole (1000) è stata ricordata con quattro semplici corone gettate in mare, al largo di Capo Trafalgar, a sud est della località di Cadice, dove fu combattuta la memorabile battaglia navale.<< E’ soprattutto un omaggio al sacrificio dei marinai, ai caduti nelle acque di Trafalgar, come in quelle di ogni altro mare>>, afferma il vice ammiraglio francese Jaques Mazar, rappresentante della Marina d’oltr’alpe, il quale sottolinea che gli Stati maggiori diInghilterra, Francia e Spagna navigano oggi fianco a fianco, senza nemmeno lontanamente evocare i conflitti del passato.
La Spagna, paese organizzatore di questa manifestazione ha delegato a rappresentarla il suo ministro della difesa Josè Bono e quindi la sua portaerei Principe delleAsturie, lo stesso nome della nave che l’ammiraglio Federico de Gravina condusse alla sconfitta inbattaglia.
La memoria inglese è stata invece rappresentata dalla fregata Chatham, mentre la regina Elisabetta ha reso omaggio a Nelson, il grande eroe nazionale, e alle vittime della battaglia, a Portsmouth, sulle rive della Manica.
Era il 21 ottobre del 1805 quando Horatio Nelson perse la vita sul ponte della sua HMS Victory, centrato da un colpo sparato da un marinaio francese mentre la sua imponente flotta, 27 navigli, affondava 17 delle 33 navi della flotta franco-spagnola, vinta dall’abilità manovriera dei marinai inglesi e dalla potenza di fuoco delle loro navi. All’epoca i due nemici “ereditari”, Francia e Inghilterra, si inseguivano su tutti i mari del mondo e Trafalgar rappresentò la battaglia decisiva, il conflitto che permise all’Inghilterra di mantenere a lungo la sua supremazia navale sugli oceani e sui mari del mondo e, quindi, di li a breve, di venire a capo di Napoleone e del suo genio militare. Decimati dall’artiglieria inglese i marinai francesi e spagnoli resisteranno onorevolmente, battendosi con coraggio, ma soccombendo inesorabilmente. Saranno gli abitanti della vicina Cadice a soccorrere i superstiti e a dare sepoltura ai morti. E proprio Cadice, il porto di partenza dell’Ammiraglio Cristoforo Colombo alla volta delle Americhe, lo scopritore del Nuovo Mondo, è stato il cuore delle celebrazioni. Anche se la “Trafalgarmania” ha attraversato il mondo intero, fino a Sydney, in Australia, passando per Newport negli Stati Uniti e persino per le isole Hawai: alle 10 gmt in punto, ora dell’inizio della memorabile battaglia, le campane a festa hanno ricordato che sono passati 200 anni da quel giorno di sangue, oggi divenuto di pace.