Nerone Caput Mundi

Nel mondiale Farr 40 lo scafo di Massimo Mezzaroma si accende nell’ultima giornata di regate e conquista il titolo.
 
L’evento Rolex approdato quest’anno nell’isola di Santo Domingo a Casa de Campo ha messo in evidenza un alto tasso tecnico e come sempre Nerone è tra i primi della classe. Dopo aver mancato lo scorso anno per un soffio il titolo a Porto Cervo, lo squadrone capitanato da Massimo Mezzaroma e Vasco Vascotto ha messo in acqua la grinta di sempre, un grande agonismo e potenzialità.

All’ultima giornata Nerone si trovava a 2 punti dal vertice della classifica, comandata da Transfusion (vera e propria sorpresa del campionato).
La regata parte con condizioni di vento intorno a 10/12 nodi di intensità da nord est, che si traduce in vento instabile di direzione.

E’ una vera bagarre, Barking Mad vuole dimostrare ancora di essere il numero uno, Nerone deve tirar fuori “gli attributi” per battagliare fino in fondo.  Flash Gordon, dal fondo della classifica, pesca il jolly e vince l’ottava manche di questo mondiale. Seconda piazza per Barking Mad, terzo Transfusion, quarto Nerone: Cardiopalma.

Il vento continua a “Shiftare”, doppio lavoro per i tattici, Reggio da il via della nona prova. Nerone al centro dell’allineamento, Barking Mad e Transfusion in barca comitato. Il vento oscilla tra i 12 e i 14 nodi d’intensità, entrare nel salto giusto vuol dire molto.
Al primo giro di boa, due posizioni di vantaggio per Nerone su Transfusion, per i deboli di cuore è meglio non guardare i “Twits” dal camo di regata. La poppa vede un Nerone grintoso come non Mai, Vascotto esalta i suoi e compie il miracolo, a metà prova, primo Nerone, quarto Transfusion, si salvi chi può!! Cardiopalma, Nerone vince davanti a Estate Master e Barking Mad, Transfusion è quinto, il titolo è  portata di mano.

Un gran mondiale, malgrado un giorno senza regate le prove sono alla fine dieci. Si parte per l’ultima, Vascotto fiuta il vento come pochi sanno fare, sente che è il suo momento. Barking Mad prende la testa della regata, Nerone è davanti e Transfusion, un duello di strambate, Vascotto è “in fase” con il vento, entra in ogni salto, Signorini porta al massimo della velocità la barca, coadiuvato da tutto al team. E’ un mondiale che non può più sfuggire, la “Gold Flag” è una vera liberazioni, tutti si inchinano a ITA1972.

Il mondiale Farr 40 parla italiano, la voce di Massimo Mezzaroma, armatore di Nerone si sente, eccome. E’ il trionfo di un team che negli ultimi anni ha collezionato 2 mondiali, due europei e tanto spirito di gruppo. Le prime parole di tutti sono per Antonio Sodo Migliori che “infortunato” a casa ha gioito al successo, anche per Simon, investito da un’auto il giorno prima di partire per i Caraibi. Un successo voluto con il cuore, arrivato con la testa e la convinzione di essere vincenti. Per Vasco Vascotto questo è il  titolo mondiale numero 18, ma è difficile pensare che lui non pensi già alla prossima regata da vincere.

“Questi ragazzi sono stati fenomenali – sono le parole di Massimo Mezzaroma armatore di Nerone – hanno dato il cuore e ci hanno messo la testa, sapendo di avere tutte le carte in regola, avevamo già vinto un titolo iridato, ma questo ha un sapore forte, è un gruppo incredibile”

“Sono soddisfatto come non mai – si esprime felice Vasco Vascotto, tattico di Nerone – abbiamo regatato bene, mi sono sempre sentito in fase con il vento, questo è il mio modo di regatare, di leggere il vento, le situazioni difficili e tutti quei momenti che ci hanno fatto andare più veloci degli altri. Dedico questa vittoria ad Antonio Sodo Migliori, purtroppo quello sfortunato incidente non gli ha permesso di essere qui con noi a festeggiare, ma come promesso, brinderemo insieme.”

“E’ un gruppo fantastico ed è stata una settimana dove sentivo che avremmo vinto – sono le parole di Massimo Bortoletto, team manager e mainsail trimmer di Nerone – quando il primo giorno eravamo convinti di esser partiti in anticipo e abbiamo dovuto rincorrere, quando nei momenti difficili siamo sempre riusciti a riprenderci, allora ho creduto in questo gruppo.”

“FAR(R)ONI”  DEL MONDO

Armatore / Drizzista: Massimo Mezzaroma
Timoniere: Alberto Signorini
Team Manager / Randista : Massimo Bortoletto
Tattico: Vasco Vascotto
Tailer: Victor Marino
Tailer: Cesare Bozzetti
Grinder: marco Carpinello
Jolly: Giulio Scarselli
Albero: Pablo Torrado
Prua: Paolo Bottari 
Antonio Sodo Migliori
Simon Cardinale
Sarah J. Okane

CLASSIFICA:

1 NERONE MASSIMO MEZZAROMA ITA 1972 2 5 5 2 1 1 7 4 1 2 30 
2 TRANSFUSION GUIDO BELGIORNO-NETTISAUS 6422 1 1 3 3 2 6 5 3 5 3 32
3 BARKING MAD JIM RICHARDSON USA 50955 4 3 1 10 3 3 8 2 3 1 38

Soldini, doppio misto

Giovanni Soldini e Karine Fauconnier a bordo di Telecom Italia hanno tagliato trionfalmente il traguardo della Les Sables-Horta-Les Sables, la regata in doppio dalla Francia alle Azzorre e ritorno, lunga 2540 miglia.

Il colpo di pistola li ha accolti a Les Sables d’Olonne alla 1h 41′ 32” del mattino, decretando così la vittoria nell’edizione 2009 della Les Sables-Horta-Les Sables.

Questa seconda tappa, partita il 15 luglio da Horta, è stata percorsa da Telecom Italia in 6 giorni, 5 ore, 39′ e 32” alla media di 8,49 nodi.

Continua a leggere

La seconda volta dell’Ottavo Peccato

“L’Ottavo Peccato” del romano Giuseppe Tesorone ha trionfato nella terza edizione del Trofeo Challenge “ Ignazio Florio”.
Per l’armatore romano ed il suo equipaggio è la seconda vittoria in questo Challenge. «Vincereè sempre un piacere, soprattutto quando il livello e la qualità dei partecipanti è molto alto come nell’edizione di quest’anno» è il commento a caldo di Tesorone, che aggiunge: «Se sia stata più bella la vittoria del 2006 o quella di oggi? A questo non so rispondere, ogni regata rappresenta una storia a sé: sicuramente è stato un Challenge molto complesso quello di quest’anno. La flotta era molto eterogenea, quindi abbiamo gareggiato contro tutto e tutti».

L’ultima regata in programma era il giro dell’isola in senso antiorario con vento sui 20 nodi, una regata impegnativa per le condizioni di mare ma anche molto apprezzata dai velisti per la bellezza del percorso, e vinta proprio da Giuseppe Tesorone. A Tesorone ed ai suoi (che conta fra l’altro il timoniere del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle Gigi Ravioli) è stato consegnata una autovettura Mercedes Smart, il premio messo in palio per il primo classificato.

Continua a leggere

Sensini, soffia il vento di Pechino

Ad Auckland, in Nuova Zelanda, la surfista azzurra ha ancora una volta imposto la sua legge del Windsurf, anche con la nuova tavola olimpica, l’RS:X , che sarà protagonista ai Giochi di Pechino del prossimo agosto.
L’atleta italiana, plurimedagliata olimpica, che compira’ 38 anni il 26 gennaio, ha chiuso al secondo posto l’ultima regata di medal race, disputata con vento forte intorno ai 25 nodi, mentre la sua diretta rivale per l’oro, la neozelandese Barbara Kendall, e’ giunta solo quarta. L’estenuante duello durato 10 regate, si e’ concluso cosi’ a favore della campionessa azzurra, che ha chiuso prima in classifica generale a 21 punti, con due punti di vantaggio sulla Kendall. Terza la spagnola Marina Alabau con 41 punti.

In campo maschile il titolo mondiale è stato conquistato dal neozelandese Tom Ashley.

” E’ davvero una bella notizia per la vela e per lo sport azzurro”, ha commentato il ministro dello Sport Giovanna Melandri. ” Questa vittoria rappresenta per Alessandra Sensini l’ennesima bella prova di una carriera davvero leggendaria, fatta di capacità atletiche e tecniche, grinta e tenacia”, ha aggiunto Melandri: “doti che le atlete azzurre ogni giorno di piu’ dimostrano di possedere. Gli appassionati e gli sportivi dopo la vittoria mondiale di oggi, adesso fanno il tifo affinche’ la talentuosa e tenace Sensini si faccia nuovamente valere anche in occasioni delle Olimpiadi di Pechino”.

Intervista ad Alessandra Sensini

“Vincere è sempre bellissimo e nell’anno olimpico è una cosa speciale”

Risuonano gli inni e gli applausi durante la festosa premiazione di piazza a Takapuna (Auckland, Nuova Zelanda) per il mondiale del windsurf olimpico classe RSX. E’ il trionfo della capitana azzurra Alessandra Sensini, che riceve le ovazioni di amici e avversari.

“Vincere è la cosa più bella per un atleta, e oggi è bellissimo. E’ stato un campionato difficile perché abbiamo regatato in tutte le condizioni di vento e di onda. Vincere così è importante, ha un significato tecnico notevole, soprattutto a 7 mesi dalle Olimpiadi. Sono proprio felice, e c’è di più: è la terza volta che mi capita di vincere il titolo mondiale nell’anno dei Giochi, era successo nel 2000 prima di Sydney e nel 2004 prima di Atene…”

Questo risultato cambia qualcosa in vista delle Olimpiadi di Pechino (Qingdao) 2008 in agosto?

Non cambia niente in termini di preparazione e concentrazione. Ma questa vittoria mi dà la consapevolezza che stiamo facendo un buon lavoro, siamo sulla strada giusta. Una strada che sarà ancora molto lunga, sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da fare e non ci tireremo indietro. Diciamo che questo mondiale mi aiuterà ad affrontare questi mesi di preparazione, è sempre una cosa che resta nella storia e per un atleta questo è la soddisfazione più grande.

Quali le avversarie più temibili?

Non c’è solo Barbara (Kendall, ndr): sono tante, molte giovani e preparate, nelle condizioni di Qingdao (si prevede vento leggero, ndr) saranno tutte fortissime e temibilissime. Ci sono ancora alcune nazioni che devono qualificarsi, ma ormai la flotta olimpica è chiara, e le mie avversarie le conosco tutte. Sarà dura comunque, ma eccomi qua.

A chi dedichi questo titolo iridato?

Non faccio una dedica particolare, ma voglio ringraziare soprattutto Paolo (Ghione, tecnico federale della classe RSX, ndr), che coordina tutta la mia preparazione sia a terra che in mare, e tutto il mio staff. Dobbiamo essere soddisfatti, abbiamo fatto le cose giuste, mi hanno seguita al meglio. E ora ricominciamo: abbiamo molto ancora da studiare, migliorare, ottimizzare.

Come giudichi gli altri italiani di questo mondiale?

Flavia (Tartaglini, ndr) non è contenta, è la più esperta e puntava più in alto. Laura (Linares, ndr) aveva come obiettivo il 15° posto e l’ha quasi ottenuto (16°, ndr). Quanto a Fabian (Heidegger, ndr) è stato sicuramente penalizzato dall’ultima prova di flottai. Gli uomini sono partiti dopo di noi, che avevamo appena finito con vento leggerissimo quasi in bonaccia, e durante la loro regata il vento è girato di 180°, chi era primo si è ritrovato ultimo e viceversa. Questo ha influito sul suo piazzamento finale, ma Fabian è giovane, forte, è un atleta, e tornerà ai suoi livelli. Bravo “Bart”, Federico Esposito, un ottimo mondiale il suo.

La legge Sensini

La velista toscana si impone anche nelle regate di Auckland, inanellando così un altro successo nella nuova tavola olimpica che debutterà a Pechino nel 2008.
Ottima seconda la speranza Laura Linares. Una dedica per Dalia Saiani, la giovane atleta di windsurf uccisa alle Isole di Capo Verde.

Concluse le regate preolimpiche di Sail Auckland in Nuova Zelanda. La scuola italiana del windsurf si conferma tra le migliori del mondo, la veterana Alessandra Sensini conquista una vittoria netta, seguita dalla giovanissima speranza Laura Linares, già in grado di battere la favorita kiwi Barbara Kendall.
Sul successo azzurro il velo di tristezza per la tragedia di Dalia Saiani, surfista e amica di molti degli atleti italiani. Il team ha deciso di osservare un minuto di silenzio e di dedicare le vittorie a Dalia.

La Sensini ha vinto nettamente con piazzamenti autoritari (4,1,3,1,1,1,7,2,1,5,1) prima della Medal Race finale, chiusa al 2° posto. Alle spalle della campionessa grossetana è emersa la 16enne marsalese Laura Linares, a suo agio con il vento leggero dell’Hauraki Gulf (3,2,5,2,4,3,6,13,2,3,4), e capace di superare la maestra proprio nella Medal Race di finale. Terzo posto per la neozelandese Barbara Kendall, quarto per l’israeliana Mayaan Davidovich e quinto per l’altra giovane azzurra Flavia Tartaglini (5,3,7,5,6,6,5,6,4,1,2,6).

In campo maschile vittoria del francese Julien Bontemps davanti all’ucraino Maxim Oberemko. Quarto posto e podio sfiorato per Riccardo Belli Dell’Isca (1,5,4,3,7,5,3,9,4,5,4,4), buon secondo nella finale Medal Race; e quinto posto per il giovanissimo Armando Udine (2,6,5,6,5,7,5,5,dsq,4,8,8).

Le note del tecnico federale Paolo Ghione sulla regata: “La Sail Auckland è terminata dopo 11 prove con la Medal Race (MR) che si è svolta con condizioni di vento oscillante di 20-30° con un intensità variabile tra i 6 e i 10 nodi. Nel settore femminile Alessandra si è dimostrata ancora una volta molto
competitiva, determinata anche in condizioni di vento molto leggero, lasciando poco spazio alle avversarie per la classifica finale. Buoni segnali anche da Linares che ha vinto la MR riuscendo a tenere a bada una Barbara Kendall che lottava con lei per il 2° posto in classifica generale. Buone anche le
prestazioni della Tartaglini. Nel settore maschile Belli è arrivato 2° nella MR
dando anche lui segnali di buona progressione tecnica (4° in generale). Buone con vento leggero anche le prestazioni di Udine che ha chiuso al 5° posto.
Consapevoli che si tratta di risultati solo parziali e ottenuti in una regata considerata dal team come allenamento, riprendiamo la preparazione con gli atri team qui presenti: Australiam Francia, Ukraina, Korea, Nuova Zelanda e altri”.

Guerra e Pace

Celebrati a Cadice i duecento anni dalla battaglia navale di Trafalgar. Inghilterra, Francia e Spagna commemorano le migliaia di vittime di quella tragedia che ha segnato la storia dell’Europa.

Non si è celebrata la vittoria dell’Ammiraglio Nelson sulla flotta franco-spagnola, ma il coraggio e la comunione di spirito che affratella i marinai di ogni bandiera.

Questa volta nessuna celebrazione spettacolare, come nel mese di giugno, quando una vera flotta navale si raduno’ nelle acque di Porthsmouth per ricordare la vittoria inglese.

Continua a leggere