Le tartarughe in pizzeria

E’ l’animale simbolo dell’emergenza ambientale nel Mediterraneo. Per questo, in occasione della giornata mondiale degli Oceani, il Wwf ha scelto la tartaruga per rappresentare il suo impegno nella difesa degli ecosistemi marini dalle minacce dell’uomo.
Dal 14 al 19 giugno, nei porti e nelle spiagge italiane, l’associazione ambientalista celebrera’ la ‘turtle week’, sei giorni per una grande festa dalla parte delle tartarughe marine.
“Abbiamo scelto proprio quest’animale perche’ e’ una di quelle specie a rischio estinzione in tanti ecosistemi di biodiversita’ tra cui il nostro mare. E’ una sorta di ‘fossile vivente’, che solca i mari dal tempo dei dinosauri e proprio sulle nostre coste e’ minacciata dall’uomo, dalla pesca, dalla cementificazione delle spiagge: sono pregiudicati i siti della nidificazione delle tartarughe marine”, riferisce all’Adnkronos Antonio Colucci, responsabile del Centro di Educazione ambientale-Bosco Pantano dell’Oasi Wwf di Policoro, sulla costa ionica, in provincia di Matera.
La pesca
I pescatori rappresentano il pericolo piu’ immediato per le tartarughe marine.
“Alcuni tipi di pesca come il palamito d’altura usano degli ami che si trasformano in armi devastanti, mortali. Le tartarughe mangiano i pesci che possono nascondere lenze o ami e, dunque, possono restare ferite dall’ingestione o semplicemente mordendoli”, dice l’ambientalista amico delle tartarughe.
Catrame e cemento
E poi c’e’ la cementificazione che distrugge un intero ecosistema. “Le tartarughe tornano anche a distanza di 25 anni nel luogo in cui sono nate. E al posto di sabbia e vegetazione marina trovano ombrelloni e coste devastate.
Qualche anno fa – ricorda Antonio Colucci – a Villapiana, in Calabria, una tartaruga aveva nidificato in uno stabilimento balneare: i piccoli, quando i gusci si sono schiusi, sono andati dritti dritti in una pizzeria. Avevano scambiato le luci del locale per la luce della luna”.

Targa Florio del Mare, le spadare assassine

Nel messinese le micidiali e illegali spadare dei pescatori rallentano la flotta della regata. Due barche rimangono impigliate. L’organizzazione dovrebbe denunciare questi pescatori di frodo che uccidono il mare.

Una spadara posizionata tra Cefalù e Milazzo ha rallentato nella notte la Targa Florio del mare. Nella tappa tra Cefalù e Giardini Naxos lunga 85 miglia due imbarcazioni, prima “Hagar II” e poi “Este40”, sono rimaste impigliate in una spadara, che era stata calata nella prima serata dai pescatori del messinese. La prima imbarcazione a vela è riuscita a svincolarsi dopo almeno un’ora. La seconda, “Este40”, timonata da Matteo Miceli, è riuscita in poco tempo a liberarsi dalla rete che era rimasta impigliata alla chiglia e al timone.

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Il veliero dei delfini

Il Veliero dei Delfini è una campagna realizzata in stretta collaborazione e con il sostegno della Direzione Protezione Natura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e con il supporto del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

Parte da Genova il 24 giugno 2008 la sesta edizione del Veliero dei Delfini: una imbarcazione con a bordo uno staff di giovani biologi a difesa del mare e dei suoi abitanti. L’iniziativa è portata avanti dal CTS ambiente, un associazione nazionale senza fini di lucro riconosciuta dal Ministero delle Politiche Sociali tra le associazioni nazionali di promozione sociale e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio come associazione ambientalista.

L’imbarcazione, attrezzata per la ricerca in mare, nell’arco di 50 giorni toccherà le principali marinerie italiane, in particolare le aree protette con l’obiettivo di: informare e sensibilizzare il grande pubblico (turisti, residenti, sub, velisti, pescatori) circa l’importanza della salvaguardia dei cetacei e della biodiversità in generale.

Promuovere il ruolo strategico del sistema dei Parchi e delle Aree Marine Protette italiane nel Mediterraneo e incentivare iniziative di turismo legate all’osservazione dei cetacei in libertà (whale-watching), nel pieno rispetto anche del loro habitat.

Studiare soluzioni innovative per la riduzione delle interazioni tra i cetacei e le attività di pesca, promuovendo forme di pesca responsabile ed evidenziare i fattori che minacciano la sopravvivenza dei cetacei e delle altre specie a rischio nei nostri mari. In questa sesta edizione obiettivo prioritario della spedizione, sarà anche quello di divulgare l’iniziativa IUCN “Countdown 2010” contro la perdita della biodiversità.

Sarà interesse della campagna, quindi, eseguire un check-up anche sui principali indicatori della fauna marina mediterranea: tartarughe, squali, avifauna e specie aliene provenienti dai mari tropicali.

www.ilvelierodeidelfini.it