D’Alì, le Figaro

Pietro D’Alì ( il suo sito internet), uno dei più eclettici e talentuosi velisti italiani, atleta dello Yacht Club Italiano e unico ad aver partecipato a tutte le più importanti regate del mondo (dall’America’s Cup alla Whitbread, dall’Admiral’s Cup alle Olimpiadi), domani sarà sulla linea di partenza della 38° Solitaire le Figaro, a bordo del Figaro Beneteau Kappa.

D’Alì – che è alla sua terza partecipazione -è l’unico italiano tra i 50 iscritti (di cui 3 donne e 14 esordienti) a questa grande classica dell’altura francese, che si corre a bordo di barche monotipo lunghe 10,10 metri e a cui prendono parte alcuni dei migliori navigatori solitari del mondo.

Quest’anno la Solitaire le Figaro – che è lunga 1876 miglia ed è suddivisa in quattro tappe che toccano Francia, Spagna, Irlanda e Gran Bretagna – è ancora
più impegnativa a causa dell’introduzione di una tappa della lunghezza record di 762 miglia, quella tra Brest e La Coruña (Spagna). Una volta in regata, i partecipanti sono completamente isolati e non è consentito loro alcun contatto con l’esterno. Non è permesso l’utilizzo di telefoni satellitari ma solo di una radio VHF con due canali aperti per parlare con il comitato di regata, che ogni giorno diffonde un bollettino meteo.

“ Sono concentrato e sto ultimando i preparativi a bordo di Kappa – dice D’Alì alla vigilia della partenza –. Sono davvero molto soddisfatto della barca e non vedo l’ora di prendere il mare. Qui a Caen c’è un numero impressionante di barche! Non ho mai visto così tanti velisti preparati e agguerriti. Ora mi preparo per affrontare la prima parte della Solitaire, che dovremo correre tutto d’un fiato, senza dormire. Le previsioni meteo indicano un vento forte e regolare per i primi giorni, poi entrerà l’alta pressione e i venti saranno più leggeri e instabili”.

La prima tappa, che porterà la flotta da Caen a Crosshaven in Irlanda, prevede l’attraversamento del Canale della Manica: è un tratto di mare difficile, caratterizzato da forti correnti e dal passaggio di navi e traghetti. I velisti dovranno quindi essere molto concentrati e prepararsi a un inizio di regata
faticoso.

Continua a leggere

Ciao Paolo, amico e collega

Si è improvvisamente spento a Roma Paolo Venanzangeli, il nostro Paolone, stroncato da una polmonite all’età di 56 anni. Una figura immancabile sui campi di regata, che fosse la Coppa America o una semplice regata di zona, Paolo era l’instancabile testimone, sempre presente, innamorato del suo lavoro di giornalista, inviato della rivista Nautica e capo ufficio stampa della Federazione vela.
Ci mancherai tanto, Paolo. Che il vento sia lieve, una brezza gentile.

Si sono svolti lunedì i funerali di Paolo Venanzangeli, giornalista e personaggio del mondo della vela, mancato nella notte del 31 marzo. Una cerimonia semplice nella parrocchia di Santa Maria Mater Dei nel Don Orione a pochi passi dalla casa
sulla Balduina dove viveva da sempre. A dare l’ultimo saluto a Paolone c’erano centinaia di persone, parenti, amici, colleghi e semplici velisti. In prima fila la sua compagna Bianca e il piccolo Marco di appena 6 anni, incredibilmente sereno e in grado di trasmettere a tutti un segnale di gioia pure in un giorno di lutto. Tra fiori e applausi tutti si sono stretti nei ricordi personali e collettivi del grande
e indimenticabile Paolone, con la voglia sentire ancora tra noi la sua presenza straripante e inconfondibile.

Continua a leggere