Soldini, chiamatelo solitario…

Il velista italiano Giovanni Soldini è in testa alla regata atlantica Les Sables-Horta-Les Sables, corsa in coppia con la francese Karine Fauconnier, a bordo del suo Telecom Italia. Due mila e 500 miglia di mare di andata e ritorno tra le coste francesi e le isole Azzorre. Non solo muscoli, oramai le veliste oceaniche carine dilagano quasi. Karine Fauconnier però è stata di certo l’antesignana di questo tipo: fisico da pin up, sia pure muscolosetta, capelli castani con lampi di sole naturali, occhi taglienti. Ecco, è questa la nuova compagna di bordo di Giovanni Soldini. “Una fortuna averla in barca”, dice lui sornione, sfatando un antico e irriducibile luogo comune a proposito delle donne in barca. Ma, insomma, avere a bordo un talento come la Fauconnier, ha ragione Giovanni, è proprio una fortuna. I due sono in testa sin dalla partenza di questa regata ed hanno un buon margine di vantaggio sul secondo in classifica e sull’intera flotta inseguitrice, tutta compatta a ridosso dell’anglo-australiano Nicholas Brennan su Palanad II.
A 41 miglia i belgi di Zed 4 (Gérald Bibot e Didier Le Vour’ch) e i francesi di GG Mer (Wilfrid Clerton e Loïc Lehelley).

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Tre oceani di solitudine

Vendée Globe. Partita da Les Sables d’Olonne, in Francia la più avvincente e massacrante delle regate oceaniche, il giro del mondo in solitario e senza tappe.
Trentaseimila chilometri di mare attraverso i ghiacci e le tempeste degli oceani del Sud, con l’Antartide come unica immensa boa da doppiare.
A capofitto verso il Sud del mondo, alle alte latitudini australi, alle prese con i venti ghiacciati dell’emisfero Sud, le onde alte come palazzi, gli iceberg alla deriva, come pericoli infernali. E poi il lento risalire, di nuovo l’avvicinamento all’equatore di ritorno dall’inferno, per riprendere fiato e cominciare a riscaldarsi le ossa.

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