Moitessier, il mare dentro

di Enzo Cappucci
Per ricordare il grande navigatore solitario, padre putativo di tutti i moderni marinai dell’avventura, siamo andati al Museo Marittimo di la Rochelle, in Francia, a trovare il suo “vecchio amico”: il “Joshua”. Il ketch con il quale Bernard ha vissuto la sua straordinaria parabola. Umana, forse ancor prima che marinara.


L’incontro con il Joshua

Una leggera risacca fa beccheggiare il “Joshua” lentamente.
La barca di Bernard Moitessier tira su la prua con dolcezza ogni volta che un’onda leggerissima e impercettibile arriva per spegnersi contro le banchine del porto.
L’ha voluto qui al Museo Marittimo di La Rochelle Patrick Schnepp, il direttore, che anni fa lo acquistò da alcuni giovani ai quali Bernard Moitessier lo aveva regalato dopo che finì spiaggiato su un litorale della Baja California, in Messico. Continua a leggere

D’Alì, le Figaro

Pietro D’Alì ( il suo sito internet), uno dei più eclettici e talentuosi velisti italiani, atleta dello Yacht Club Italiano e unico ad aver partecipato a tutte le più importanti regate del mondo (dall’America’s Cup alla Whitbread, dall’Admiral’s Cup alle Olimpiadi), domani sarà sulla linea di partenza della 38° Solitaire le Figaro, a bordo del Figaro Beneteau Kappa.

D’Alì – che è alla sua terza partecipazione -è l’unico italiano tra i 50 iscritti (di cui 3 donne e 14 esordienti) a questa grande classica dell’altura francese, che si corre a bordo di barche monotipo lunghe 10,10 metri e a cui prendono parte alcuni dei migliori navigatori solitari del mondo.

Quest’anno la Solitaire le Figaro – che è lunga 1876 miglia ed è suddivisa in quattro tappe che toccano Francia, Spagna, Irlanda e Gran Bretagna – è ancora
più impegnativa a causa dell’introduzione di una tappa della lunghezza record di 762 miglia, quella tra Brest e La Coruña (Spagna). Una volta in regata, i partecipanti sono completamente isolati e non è consentito loro alcun contatto con l’esterno. Non è permesso l’utilizzo di telefoni satellitari ma solo di una radio VHF con due canali aperti per parlare con il comitato di regata, che ogni giorno diffonde un bollettino meteo.

“ Sono concentrato e sto ultimando i preparativi a bordo di Kappa – dice D’Alì alla vigilia della partenza –. Sono davvero molto soddisfatto della barca e non vedo l’ora di prendere il mare. Qui a Caen c’è un numero impressionante di barche! Non ho mai visto così tanti velisti preparati e agguerriti. Ora mi preparo per affrontare la prima parte della Solitaire, che dovremo correre tutto d’un fiato, senza dormire. Le previsioni meteo indicano un vento forte e regolare per i primi giorni, poi entrerà l’alta pressione e i venti saranno più leggeri e instabili”.

La prima tappa, che porterà la flotta da Caen a Crosshaven in Irlanda, prevede l’attraversamento del Canale della Manica: è un tratto di mare difficile, caratterizzato da forti correnti e dal passaggio di navi e traghetti. I velisti dovranno quindi essere molto concentrati e prepararsi a un inizio di regata
faticoso.

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