Soldini come Nettuno, inforca il Tridente

La Maserati scende in acqua al fianco del navigatore italiano, in tre tentativi di record

Il Presidente di FIAT John Elkann e il Presidente dello Yacht Club Italiano Carlo Croce presentano oggi la nuova ambiziosa sfida contro il tempo di Giovanni Soldini e Maserati. Tre importanti record in Nord Atlantico che Soldini e un equipaggio di nove persone cercheranno di conquistare nel 2012 a bordo del Maserati: Cadice-San Salvador (Bahamas); Miami-New York; New York-Cape Lizard (UK). Tutti percorsi oceanici monitorati dal World Sailing Speed Record Council, l’organismo internazionale che certifica i migliori tempi di percorrenza sulle rotte storiche dei clipper. Continua a leggere

In coda sugli oceani (guarda i video)

Trofeo Jules Verne e record del mondo in solitario

Gli oceani sembrano affollati in questo momento dell’anno, che vede di solito partire tutte le regate che circumnavigano il Globo, magari affrontando il clima rigido continentale nella primissima fase della gara, ma assicurandosi la “mitezza”, se pure fosse possibile a quelle latitudini dell’estate australe, negli oceani del Grande Sud.
In corsa ci sono in questo momento due francesi, come al solito: uno è Thomas Coville, che in solitario su di un gigantesco trimarano di oltre 32 metri di lunghezza sta tentando di battere il record sul giro del mondo.
L’altro è invece Pascal Bidégorry che a bordo di un altro trimarano, questa volta in equipaggio, tenta di conquistare il Trofeo Jules verne, che spetta a colui che riesce a compiere il giro del mondo altro che in ottanta giorni, ma almeno nella metà del tempo: tanto è quello che impiegano queste macchina da velocità pura.
Il fatto è che Bidégorry ed il suo Banque Populaire hanno rotto la deriva in pieno Atlantico del sud, incappando in un oggetto galleggiante non meglio identificato, che gli ha portato via due metri di chiglia mobile.
Non sono in pericolo, ma il record è a questo punto una pia illusione, perchè la deviva gli permetteva di non scarrocciare, ovvero di mantenere la rotta voluta, senza scadere a causa delle correnti e del vento.
Banque Populaire si trova in questo momento a circa 1350 chilometri  ad ovest del capo di Buona Speranza.

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/02/banque_populaire.flv
In quanto al solitario e al suo Sodebo, passata la sbornia dell’emisfero nord e degli umori dell’Atlantico, si trova ora impantanato nelle calme equatoriali, nel cosiddetto “Pot au Noire”, a cavallo dell’equatore, dove non soffia neppure un alito di vento.

E’ una zona decisiva questa, soprattutto nelle regate intorno al mondo, passaggio chiave perchè di solito il primo che riesce a svicolare riesce pure a mettere tra se e gli avversari quel margine di vantaggio che gli consente di vincere la regata.
partito dalle coste atlantiche francesi il 29 gennaio scorso, Coville deve battere il record stabilito dal suo connazionale Francis Joyon nel 2008 in 57 giorni, 13 ore, 34 minuti e 6 secondi.

E poi ci sono anche loro…
Sono rimasti in quattro i navigatori solitari impegnati nella Velux 5 Oceans, il giro del mondo a vela in solitario. Hanno lasciato la Nuova Zelanda per raggiungere Punta del Este in Uruguay. Tra loro e il traguardo cè da doppiare però il leggendario Capo Horn, l’estrema punta meridionale del continente sudamericano, luogo di legende e di tregenda. Dopo la seconda tappa  il gruppo è guidato dallo statunitense Brad Van Liew, vincitore di ambedue le frazioni finora concluse. Il velista di Charleston precede in classifica il polacco Zbignew Gutowski. Seguono il canadese Derek Hatfield e Chris Stanmore-Major . Unico ritirato, finora, Christophe Bullens.
Pochi luoghi sulle mappe portano  Ai velisti Capo Horn evoca onde gigantesche, burrasche epiche, naufragi. Per gli italiani, l’episodio più noto di questa regata è legato a Giovanni Soldini, che nel 1999 modifico’ la propria rotta per salvare Isabelle Autissier. La velista francese si era capovolta con la sua barca proprio alla fine del mondo.

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/02/sodebo.flv

Video tratti da:
http://www.sodebo-voile.com/
http://www.voile.banquepopulaire.fr/

Moitessier, il mare dentro

di Enzo Cappucci
Per ricordare il grande navigatore solitario, padre putativo di tutti i moderni marinai dell’avventura, siamo andati al Museo Marittimo di la Rochelle, in Francia, a trovare il suo “vecchio amico”: il “Joshua”. Il ketch con il quale Bernard ha vissuto la sua straordinaria parabola. Umana, forse ancor prima che marinara.


L’incontro con il Joshua

Una leggera risacca fa beccheggiare il “Joshua” lentamente.
La barca di Bernard Moitessier tira su la prua con dolcezza ogni volta che un’onda leggerissima e impercettibile arriva per spegnersi contro le banchine del porto.
L’ha voluto qui al Museo Marittimo di La Rochelle Patrick Schnepp, il direttore, che anni fa lo acquistò da alcuni giovani ai quali Bernard Moitessier lo aveva regalato dopo che finì spiaggiato su un litorale della Baja California, in Messico. Continua a leggere

Tutto d’un soffio

Il francese Francis Joyon ha circumnavigato il globo in solitario, a tempo di record, impiegando appena 57 giorni. Ha polverizzato tutti i precedenti primati ed ha abbassato di ben 14 giorni il record dell’inglese Ellen Mc Artur. Un’impresa compiuta a 20 nodi di media, macinando 848 km al giorno.

Meglio di lui ha fatto solo un altro francese, Bruno Peyron, anche lui con un catamarano gigante, lungo oltre 30 metri, ma al comando di un equipaggio di funamboli, di marinai di prim’ordine rotti a tutto: ha impiegato 50 giorni. Joyon ha invece fatto tutto da solo e ha impiegato appena sette giorni in più, uno in meno del secondo tempo assoluto sul giro del mondo, compiuto in 58 giorni da Steve Fosset e la sua banda, anche qui un equipaggio di pirati.

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