Luna Rossa ferma ai box
Come tutte le altre attività sportive, anche la vela ha dovuto chiudere il sipario in ottemperanza al decreto governativo. Continua a leggere
Luna Rossa ferma ai box
Come tutte le altre attività sportive, anche la vela ha dovuto chiudere il sipario in ottemperanza al decreto governativo. Continua a leggere
Tra le molte attività economiche messe in crisi dal coronavirus, il turismo figura certamente ai primi posti e con esso gli alberghi, che registrano cancellazioni fino alla fine dell’anno. Per ripartire occorrono idee chiare e tanta iniziativa.
Grazie alla generosità di un’azienda locale e a un investimento in proprio, il comune marchigiano di Osimo ha realizzato migliaia di mascherine. Un bene oggi prezioso che ha regalato alla cittadinanza. Forse un esempio da seguire.
Il servizio è di Enzo Cappucci
Da 75 edizioni la cornice è sempre la stessa, lo spettacolo del Sydney Harbour, la magnifica baia della città giardino, dove i grattaceli e i prati fioriti si specchiano in mare. E non c’è velista australiano che nel suo cassetto non abbia il sogno di mettersi in mare per attraversare lo stretto di bass e lasciarsi alle alle spalle le 628 miglia, oltre 1000 e cento chilometri, che separano la metropoli australiana da Hobarth, la capitale dello stato australiano della Tasmania. In questa edizione odierna le condizioni meteo sono piuttosto clementi, forse fin troppo, con brezze leggere, ma non sempre questo è un mare amico, perché è capace di trasformarsi in un inferno, come nel 98 quando una tempesta investì la flotta, decimandola e reclamando sei vite. da allora la regata è stata riservata ai soli professionisti, rinunciando alla partecipazione popolare che l’aveva animata sino ad allora. la cronaca dice che ben 5 barche sono adesso racchiuse in poche miglia, con in testa una barca di Hong Kong, Scallywag. ma tutto potrebbe presto cambiare, perché il vento che sinora non ha brillato, secondo le previsioni potrebbe alzarsi nelle prossime ore fino a raggiungere i 30 nodi, ovvero quasi sessanta kilometri orari, e spingere così i velocissimi maxi yacht, 30 metri di lunghezza, capaci di allungare il passo e di portarsi in testa. forse non di battere il vecchio record di un giorno, nove ore, 15 minuti e 24 secondi, ma certamente di vincere.
foto © Matias Capizzano
La vela italiana conquista il titolo del mondo in una classe spettacolare, quella del catamarano Nacra 17, deriva olimpica, proprio alla vigilia delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda, Maelle Frascari e Vittorio Bissaro raccolgono il testimone di un altro equipaggio azzurro, campione uscente.
Il servizio è di Enzo Cappucci
Il velista milanese, skipper del trimarano Maserati, si racconta al microfono di Marco Franzelli
L’unico velista italiano impegnato negli IMOCA 60, con la sua Prysmiam, traccia un bilancio della partecipazione alla Transat Jaques Vabre, conclusa al 17° posto dopo una collisione con oggetto in mare. “Ho comunque fatto un esperienza importante in vista del giro del mondo”, dice Pedote. La Vendée Globe, il giro del mondo in solitario e senza scalo, partirà da La Rochelle, in Francia, l’8 novembre del 2020. In video l’intervista a Giancarlo Pedote, skipper di Prysmian.
Il “Cammellone” milanese, ingegnere, 28 anni, è lo strepitoso vincitore della classica transatlantica per mini 6.50, la Mini-Transat, abituale “parco giochi” atlantico dei velisti transalpini, che la considerano cosa loro.
Ambrogio non ha solo vinto le due distinte tappe: la prima tra La Rochelle (Fra) e Las Palmas de Gran canaria (Canarie), partita il 5 ottobre scorso, e la seconda, partita il 2 novembre, tra Las Palmas e Le Marin Martinique, per una distanza di circa 5 mila chilometri, che Beccaria ha chiuso in 13 giorni 1 ora, 58 minuti e 48 secondi; ma è sempre stato in testa nella sua classe.