Luna Rossa, senza discussioni

Luna Rossa va in finale di Prada Cup. Ancora una doppietta della barca del Team Prada Pirelli, che battendo per due volte gli statunitensi di American Magic, raggiunge le 4 vittorie (di fila) e, quindi, la finale del Trofeo degli sfidanti all’America’s Cup. Dal 13 febbraio la rivincita con gli inglesi di Ineos team Uk, al meglio delle 13 regate. Chi per primo ne mette a segno 7 conquista la sfida di America’s Cup ai detentori neozelandesi.

Prada Cup, doppia Luna su Auckland

Doppietta di Luna Rossa che nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda, sconfigge per due volte di seguito American Magic nella semifinale di Prada Cup. Questa notte alle 3 ora italiana altre due regate, che potrebbero chiudere i conti.

Il servizio è di Enzo Cappucci

Luna Rossa, rischio scuffia!

Luna Rossa ha rischiato di capovolgersi questa notte, nel corso della seconda regata con American Magic, poi vinta. E’ accaduto durante il terzo lato del percorso, al passaggio in boa, quando l’imbarcazione del team Prada-Pirelli ha pericolosamente sbandato per poi alzarsi in aria. Solo la prontezza di riflessi e forse anche un po’ di fortuna hanno evitato di mettere a rischio il risultato. La “scuffia”, questo il termine marinaro per definire un rovesciamento, di American Magic e prima ancora di Team New Zealand, non sono fatti episodici, ma purtroppo connaturati a queste barche volanti di Cappa America, la classe AC 75. E’ facile che ne vedremo ancora di queste immagini.

Luna Rossa, la notte è Magic

Questa notte torna Luna Rossa, impegnata con American Magic nella prima regata di semifinale della Prada Cup.
Si corre al meglio delle 7 regate. L’imbarcazione americana è stata rimessa a posto a tempo di record dopo il terribile volo per aria di 9 giorni fa, in cui ha riportato gravi danni e rischiato di affondare.
Il servizio è di Enzo Cappucci

La Vendée ha fatto l’uovo

Il francese Yannick Bestaven a bordo del suo Maitre Coq IV vince la Vendée Globe, la regata in solitario e senza scalo intorno al mondo, con partenza e arrivo a Les Sables d’Olonne, nella Vandea francese.
Clamorosa beffa per il tedesco Boris Hermann, che in testa alla regata ha avuto una collisione con un peschereccio a una manciata di miglia dal traguardo.
Ottima prestazione dell’italiano Giancarlo Pedote, settimo al traguardo con il suo Prysmian Group.
Il servizio è di Enzo Cappucci

La Luna storta

Luna Rossa non ce la fa contro gli inglesi di Ineos Team Uk. Nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda, l’imbarcazione del team Prada-Pirelli è stata sconfitta al termine di una regata accesissima e appassionante, durante la quale gli sfidanti si sono alternati più volte al comando.
Così, mentre gli inglesi a punteggio pieno accedono direttamente alla finale della Prada Cup, il Torneo degli sfidanti, Luna Rossa dovrà giocarsela con gli statunitensi di American Magic, che presto torneranno in acqua dopo la disavventura della “scuffia”, il rovesciamento dell’imbarcazione.
Si correrà al meglio delle 7 regate, a partire dal 29 gennaio.
Luna Rossa è apparsa in netto miglioramento in questa ultima regata con gli inglesi, ma sembra mancare di grinta, con pochi attacchi diretti all’avversario. Il servizio di Enzo Cappucci

Luna Rossa, siamo fiduciosi

Parla Francesco Bruni, il timoniere di Luna Rossa, che ammette un paio di errori nella regata odierna, ma è ottimista sul futuro: Luna Rossa va bene

American, altro che Magic. Vola!

Luna Rossa conquista un’altra vittoria nella Prada Cup in corso nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda.
Ma i veri protagonisti di oggi sono gli americani di American Magic, che prendono letteralmente il volo e si capovolgono pericolosamente lasciando campo libero a Luna Rossa-Prada-Pirelli.
Se la Coppa America con i catamarani, costata purtroppo una vittima, era ritenuta eccessivamente pericolosa, questa con i velocissimi monoscafi con le ali, gli Ac 75, non sembra da meno.
Tutto bene per l’equipaggio, ma si è sfiorata la tragedia.
Nell’altra sfida di giornata tra Luna Rossa-Prada-Pirelli e Ineos Team Uk, nuova vittoria degli inglesi che guidano la classifica dalla Prada Cup a punteggio pieno. Nemmeno un mese fa erano la cenerentola di Coppa.
Il servizio è di Enzo Cappucci

La prima volta di Luna Rossa

Luna Rossa conquista il primo punto nella Prada Cup, battendo gli americani di American Magic, giunti fuori tempo massimo in una regata in cui hanno dominato i capricci del vento. Prosegue intanto il volo libero dei britannici di Ineos Team Uk, che con una nuova vittoria, ancora ai danni di American Magic, guidano la classifica. Il servizio è di Enzo cappucci

La Luna e il brutto anatroccolo

Debutto amaro per Luna Rossa-Prada-Pirelli, che perde con gli inglesi di Ineos Team Uk nella prima regata della Prada Cup, il Torneo degli sfidanti alla 36 esima edizione della Coppa America, iniziata questa notte in Nuova Zelanda, a Auckland. Il servizio è di Enzo Cappucci

Sembrava il brutto anatroccolo, mai protagonista nelle ultime settimane di prove e, invece, Ineos Uk team l’Ac75 timonata dal pluricampione olimpico ( 4 ori e 1 argento in Laser e Finn) Ben Aislie, si è messa a volare e ha infilato nel sacco prima gli americani di American Magic, ossi molto duri, e poi Luna Rossa-Prada-Pirelli, la portacolori azzurra. Un minuto e 28 secondi di distacco agli americani e 28 secondi a Luna Rossa. Non aveva mai brillato prima d’ora il team britannico, desolatamente ultimo nelle regate spettacolo disputate sotto Natale per la gioia festiva, senza neppure una vittoria: al punto di essersi guadagnato l’ironia di molti commentatori. Poi, l’albatro, eccolo qua. “Abbiamo sbagliato in partenza” ammette sconsolato il timoniere di Luna Rossa Francesco Bruni, spiegando che gli inglesi li hanno chiusi sulla linea ( con una manovra impeccabile, bellissima n.d.r.), costringendoli poi ad inseguire per tutta la regata. Vento ideale, 16 nodi circa, con il campo di regata proprio davanti alla città di Auckland. Questa notte si replicherà, sempre alle 15 ora locale, le 3 in Italia, con la barca italiana che dovrà vedersela con American Magic che a sua volta se la vedrà di nuovo con Team Uk.

Tre sfidanti per un solo posto in America’s Cup con i neozelandesi in finestra ad aspettare.

Luna Rossa e i velisti da divano
I diritti televisivi liberi ed i social network hanno radicalmente cambiato il modo di seguire le regate della Coppa America. Non più (non solo) intere nottate incollati al televisore, ma una Coppa fai da te anche sul telefono. Il Servizio di Enzo Cappucci

Prada Cup, il calendario delle regate

Vendée Globe, Pedote all’assalto

Partirà questa domenica da Les Sables-d’Olonne, in Francia, la Vendée Globe, la più impegnativa  e austera delle regate oceaniche. Un giro del mondo in solitario e senza scalo che ha l’Antartide come unica e immensa boa da circumnavigare.
Quarantacinque mila chilometri tra i mari più infìdi e spettacolari del Pianeta, alle prese con venti impetuosi e gelati, onde gigantesche e ghiacci.
Tra i 33 partecipanti, a bordo di scafi di quasi 20 metri di lunghezza – Classe Imoca 60 – c’è anche Giancarlo Pedote, fiorentino, che con il suo Prysmian Group è alla sua prima esperienza con i tre grandi capi della terra da doppiare, prima di fare rientro sulle coste francesi del Les Sables d’Olonne.
E’ la prima volta che questa massacrante regata viene corsa con le “ali in pancia”, ovvero sui foils laterali che sollevano la barca dall’acqua e la fanno letteralmente volare come un aliscafo.
Una innovazione a cui presto ci si abituerà, perché questa è anche, e soprattutto, la cifra tecnica della imminente Coppa America di vela, che in dicembre vedrà il debutto in Nuova Zelanda.

Enzo Cappucci ha intervistato Giancarlo Pedote alla vigilia della partenza.

Ecco i foils

La Barcolana resta in porto

Raffiche a oltre 40 nodi di vento e pioggia torrenziale hanno consigliato il comitato di regata d’intesa con gli organizzatori e con la Capitaneria di porto, di non far partire questa festa della vela che contava 1424 iscritti.

Bora scura, con raffiche anche a 85 km orari e tanta pioggia. Non c’è stato nulla da fare e dopo una nottata passata a scrutare il cielo e i satelliti meteo, alla fine il comitato di regata, concorde con gli organizzatori e con la Capitaneria di porto, ha deciso di far rimanere ferme in banchina le 1424 barche iscritte a questa popolare festa del mare, nota come la regata più affollata del mondo, a cui partecipano tanto i professionisti della vela, con barche tiratissime, quanto le famiglie, i velisti senza pretese, ai quali basta esserci..

La pioggia battente, e incessante, ha rovinato la festa anche agli spettatori, che nonostante le regole anticovid da rispettare, erano numerosissimi, pronti a godersi uno spettacolo che  Trieste attende tutto l’anno.
Ma non c’erano le condizioni di sicurezza necessarie e dopotutto c’era anche l’allerta lanciata dalla Protezione Civile. Troppo viva la memoria dell’edizione 2000 della regata che si concluse con oltre 100 chilometri orari di vento e molti danni. Troppo per gli equipaggi familiari, ma troppo anche per i professionisti. Del resto l’adagio, celebre, dice che il buon marinaio riporta barca ed equipaggio in porto, destreggiandosi nella tempesta. L’ottimo marinaio, che con la tempesta si sta in porto.