Si è conclusa con una festosa premiazione nel villaggio in banchina domenica 17 giugno la decima edizione dell’Argentario Sailing Week, seconda tappa del circuito Panerai Classic Yachts Challenge 2007. Un successo annunciato, di partecipazione e di pubblico, per uno dei raduni di vele d’epoca più importanti nel calendario mediterraneo, in una località dove la passione per lo yachting tradizionale è molto sentita.L’Argentario Sailing Week 2007 ha anche beneficiato dicondizioni meteo quasi perfette, e particolarmenteadatte alle signore del mare impegnate ogni giorno in percorsi di regata costieri o piccoli trasferimentinello scenario del golfo di Porto Santo Stefano, lungo la spiaggia della Feniglia e a largo di Talamone.
Scirocco e maestrale si sono alternati sul campo di regata, con il risultato di avere regate molto tecniche e impegnative per la loro variabilità, con venti dagli 8 nodi fino ai 20. Anche per questo le sorprese non sono mancate e le classifiche di ogni giorno hanno fatto registrare colpi di scena e
discussioni sportive all’ormeggio.
L’edizione di quest’anno sarà ricordata per la grande presenza di campioni e personaggi della vela, a testimonianza di quanto stia crescendo la componente agonistica anche nello spirito delle regate di yacht d’epoca. In regata c’erano velisti come l’americano Skip Novak (tanti giri del mondo al suo attivo, la
partecipazione a The Race e le spedizioni antartiche su Pelagic) che era a bordo di Stormy Weather; il timoniere campione italiano di vela d’altura Enrico Massoni (su Amorita, appena varata dopo un bellissimo restauro), insieme a tanti ex di Azzurra, come Mauro Piani, Daniele Gabrielli e (sulla gemella Cholita) Dani De Grassi. Al timone dello splendido ketch di 12 metri Vagabundo II progettato da suo padre, c’era German Frers. Sul suo lucidissimo Cotton Blossom II naturalmente Dennis Conner; su Bona Fide lo skipper e velaio Beppe Zaoli, su Kipawa Marco Pomi, e tanti ancora.
Tra i personaggi vanno ricordati anche il vice presidente del Senato Mario Baccini, ospite a bordo di Mariella, e il direttore del Foglio Giuliano Ferrara, ormeggiato alla Pilarella con il suo storico Passatore, 8 metri di legno del 1971. Consueta passerella in banchina per gli splendidi legni delle barche classiche, e affollato più del solito il villaggio sulla piazzetta della Pilarella, con il lounge Panerai prescelto quale sede ottimale del dopo-regata, anche fino a tarda sera con musica dal vivo.
Dopo 4 regate combattute, il volto finale della classifica nelle varie categorie è stato ulteriormente aggiornato da alcune proteste e dalle relative decisioni della Giuria, arrivate nel tardo pomeriggio di domenica. Ed ecco il podio di ogni raggruppamento.
Podio a sorpresa nella classe Yacht Epoca (costruzione antecedente al 1949) Aurici (i più antichi): vince il piccolo Jap (1897), appena 10 metri senza tuga dell’armatore americano Clayton Love Jr, che precede il Tirrenia II (1914)del Presidente dell’AIVE Gianni Loffredo, e le linee bellissime di Marilee (1926), di Riccardo Bianchetti. Incredibilmente staccate alcune favorite come Bona Fide (1899) di Giuseppe Giordano e le “big” Mariquita e Moonbeam IV.
Nel gruppo degli Yacht Epoca con attrezzatura Marconi, o bermudiana, e di lunghezza superiore a 19 metri il successo è andato a Mariella (1938) che l’Armatore Carlo Falcone, console onorario di Antigua, trasporta ogni anno attraversando l’Atlantico. Ottimo secondo The Blue Peter (1930) di Matthew Barker, davanti al meraviglioso 12 metri Stazza Internazionale di Olin Stephens, il Vim (1939) di Alberto Rusconi.
Un’altra gradita novità conquista la vittoria nella classe Epoca Marconi sotto ai 15 metri: è il bellissimo ketch di 12 metri Vagabundo II degli armatori Miguel e Sonia De Carril, che sono giunti dall’Argentina attraverso l’Atlantico e che avevano al timone German Frers. Grande secondo posto per
l’esordiente Amorita (1937) di Claudio Mealli, timonata da Enrico Passoni, e terzo Sirius (1936) di Fabio Mangione.
Ancora Epoca Marconi, superiori ai 15 metri: è primo il regolarissimo Marjatta (1943) dell’armatore Giovanni Broggi, davanti a Stormy Weather (1934) di Christopher Spray con a bordo Skip Novak, e a Tamara IX (1933) del progettista Doug Peterson. Il grande sconfitto di questa categoria è Dennis Conner con il suo Cotton Blossom II.
Per quanto riguarda la categoria Yacht Classici (antecedenti al 1975) di lunghezza superiore a 16 metri la vittoria è andata a un’altra delle novità 2007, lo spettacolare ketch oceanico Stormvogel (1961) di Ermanno Traverso, davanti a Samurai (1962) di Luigi Pavese e a Galvana (1975) dello spagnolo Hernanos Pella.
Tra i Classici di 12-16 metri, vittoria netta di Swala (1969), bellissimo progetto Laurent Giles costruito da Sangermani, dell’armatore Paolo Albarello. Al 2° posto si è piazzata Artica II (1956), plurivittorioso yawl oceanico di 13 metri della Marina Militare; al 3°Bufeo Blanco dell’armatore Giuseppe Marino, una delle novità della stagione.
Tra i Classici inferiori a 12 metri il successo è di Hornet dell’armatore Vincenzo Roberto, davanti ad Astarte II (Sciarrelli del 1970) dell’armatore Giuseppe Duca, e a Kerkyra IV dell’armatore Aldo Sario.
Il tour Panerai Classic Yachts Challenge si prepara ad altre tappe interessanti: Port Mahon, per la V “Copa del Rey de Barcos de Epoca”, dal 28 al 31 agosto; quindi a Porto Rotondo in Sardegna dal 6 al 9 settembre; e infine chiusura a Cannes (FRA), con le Regates Royales, dal 24 al 30 settembre.