Come da tradizione questa mattina è partita da Sydney la più classica delle regate australi, la Sydney-Hobart. 630 miglia di mare tra la magnifica baia della metropoli australiana, e la città di Hobarth, capitale dello stato australiano della Tasmania, a sud della terra madre. Ecco le spettacolari immagini della partenza nel servizio di Enzo Cappucci

70 edizioni, solitamente sarebbe il tempo di tirare i remi in barca, ma non per la più seguita e spettacolare regata dei mari australi, una festa nella festa, puntuale al suo appuntamento nel giorno di Snto Stefano.

70th Rolex Sydney to Hobart yacht race (ANSA)

Non è mai una regata completamente amica, battuta com’è di solito da venti forti e mare grosso, tanto che una terribile edizione, quella del 1998, contò tre morti e 18 dispersi a causa di una tempesta che si abbatté sulla flotta in gara, con venti di 140 chilometri orari e onde alte 30 metri.

Per questo, da allora, la partecipazione è ristretta ai soli professionisti, che i tempi duri li invocano pur di battere il record della regata, che regge dal 2012 in un giorno, 18 ore e 23 minuti, stabilito dal mitico wild oats, sette volte vincitore della gara. Le previsioni dicono allora venti tra i 25 e i 30 nodi, ideali per correre veloci, come sta facendo Comanche, un maxi americano, sceso “down under” per interrompere il dominio australiano, che guida in questo momento la flotta delle 117 barche in gara. Ma il record imbattibile è certamente quello detenuto da Raggamuffin e dal suo proprietario Syd Fisher, due volte vincitore, alla ricerca del terzo successo alla giovanissima età di 87 anni. Nati per il mare.