Ritrovato il relitto in buone condizioni, conservato e adagiato nelle profondità del mare di Haiti.
Gli archeologi americani che l’hanno ritrovata sono convinti che si tratti proprio di una delle tre caravelle di Cristoforo Colombo, il navigatore italiano che nel 1492 scoprì le Americhe e che proprio il giorno di Natale di quello stesso anno, fece naufragio al largo dell’isola di Haiti.
Barry Clifford, che da 11 anni era sulle tracce del relitto, ha lanciato un disperato appello perché i resti della Santa Maria vengano recuperati al più presto, per scongiurare il rischio di furti e cannibalizzazioni della nave, che si trova incustodita su di un basso fondale, tra i 3 ed i 5 metri di profondità.
http://www.rainews.it/ran24/clips/thalassa/fl_santamaria_colombo_15052014.mp4
Sono molti gli indizi che fanno ritenere a Clifford di trovarsi di fronte all’autentico relitto della Santa Maria del navigatore genovese, a cominciare dal fatto che non distante dal luogo del naufragio lo stesso gruppo di archeologi americani abbia già rinvenuto nel 2003 i resti di un fortino costruito proprio dai membri di equipaggio della Santa Maria, che lì si erano messi in salvo.
Inoltre il diario di bordo del grande navigatore genovese è stato in questi anni la fonte di ogni indagine di Clifford, che l’ha letteralmente “radiografato” alla ricerca di indizi utili alle sue teorie.
“Lì dentro c’è tutto scritto”, ha dichiarato alla stampa l’archeologo, la cui scoperta, se confermata, rappresenterebbe un autentico successo nella storia dell’archeologia subacquea.
Infine, dalle fotografie scattate in questi mesi di attente verifiche, emerge la presenza di un cannone del XV secolo, accreditando una volta di più la bontà della tesi degli archeologi.
La Santa Maria misurava 25 metri di lunghezza, per 8 metri di larghezza e 102 tonnellate di stazza.
Aveva un albero di 23 metri di altezza, con un equipaggio di una quarantina di persone, ed era la principale delle tre navi – le altre due erano la Nina e la Pinta- che costituivano la flotta di Colombo, finanziata dal Re di Spagna e salpata da Palos alla ricerca delle Indie.
Il 12 ottobre del 1492 Cristoforo Colombo toccò terra a Guanahani, un’isola che oggi fa parte dell’arcipelago delle Bahamas, scoprendo così l’America.
Clifford, 68 anni, è un archeologo marino di grande esperienza, che ha scoperto ed esplorato decine di relitti in tutto il mondo.