Un cittadino francese di 36 anni, Farid Benziani, nato a Roubaix, è stato arrestato dalla Squadra Nautica della Polizia e dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, per il furto aggravato di una barca a vela del valore di cento mila euro. A scoprire il furto, avvenuto nottetempo, è stato il personale di vigilanza all’interno della Darsena del porto, che ha notato la mancanza di una grossa barca a vela, e che altre barche che dovevano essere regolarmente ormeggiate avevano le cime slegate. Contattato il proprietario, un cittadino reggino, è subito scattato l’allarme per il furto dell’imbarcazione. E’ stato così avvisato il personale della Squadra Nautica e dell’Ufficio di polizia di frontiera marittima, incardinate nell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Giliberti.
Immediatamente è stato allertato anche il V Reparto Volo della Polizia di Stato che, insieme alla Direzione Marittima, Guardia Costiera di Reggio Calabria, ha coordinato le ricerche dell’imbarcazione. Considerando che il tipo di barca poteva viaggiare a una velocità massima di crociera di 7 nodi, le ricerche sono state estese a un raggio di 60 miglia nautiche.
Alcuni documenti rinvenuti facevano presupporre che il ladro avesse potuto dirigere verso il nord Africa. Così alle ore 10 l’elicottero della Polizia, un velivolo Agusta di nuova concezione, è decollato dall’aeroporto reggino, individuando la nave dopo appena 15 minuti. Immediatamente hanno fatto rotta sul “punto nave” anche gli equipaggi della Squadra Nautica e della Capitaneria di Porto, che hanno incrociato la barca a 3 miglia al largo di Saline Joniche. Quindi la barca è stata abbordata e l’uomo immobilizzato senza che opponesse resistenza. Restano ignote le ragioni del gesto. L’uomo, proveniente da Genova, via Roma, ha raccontato di essere giunto a Reggio, e non avendo trovato navi di linea dirette in Africa, ha pensato di rubarne una per arrivare a destinazione il più presto possibile. Si ignora il motivo di tale fretta. L’uomo non sarebbe vicino ad ambienti criminali per cui gli inquirenti propendono per un gesto isolato.