Città del Capo- Rio, muore velista

Tragedia alla Città del Capo- Rio, la regata australe che vede anche la partecipazione di Giovanni Soldini e del suo Maserati. Un velista è morto nel disalberamento della barca, battente bandiera dell’ Angola, colpita la notte scorsa da una forte burrasca. Molte altre imbarcazioni hanno registrato danni ed hanno per questo chiesto assistenza.
Il servizio è di Enzo Cappucci

Raffiche a 50 nodi di intensità, quasi cento chilometri orari, e mare molto difficile. Sono queste le condizioni incontrate dagli equipaggi in gara di questa classica dei mari australi, che dal Sudafrica fa rotta verso il Brasile, lungo le alte latitudini dell’emisfero Sud, in un ambiente ostile alla navigazione, territorio d’elezione dei velisti oceanici, ma regno incontrastato della natura e della sua forza.
La vittima, di cui non si conosce ancora l’identità, era a bordo di Bille, un’imbarcazione battente bandiera angolana, che registra anche dei feriti, e che insieme a molte altre barche in gara ha incontrato difficoltà in questa tempesta annunciata, che pure si è presentata meno temibile di quanto dicessero le previsioni.
La regata era appena partita da città del capo e questo ha permesso ai mezzi di soccorso di raggiungere le imbarcazioni, tra cui anche Miura, che ha lanciato un SOS ieri pomeriggio, Black Cat che ha rotto il timone, e Peekay, che fa rotta al motore verso la base, come altre due barche una delle quali vittima di un piccolo incendio all’impianto elettrico.
Siamo tutti sgomenti per la notizia“, ha comunicato da bordo di Maserati Giovanni Soldini, anch’egli in regata.
Difficile giudicare stando comodamente seduti in poltrona ma, a ben guardare, nella lista dei concorrenti, figurano molte barche da crociera, alcune decisamente di piccole dimensioni ed anche datate: nulla che vedere con la macchina da oceani di Soldini e del suo rodatissimo equipaggio.
L’impressione, dunque, è che molti si siano forse spinti oltre le loro possibilità in una mare di grande impegno, non alla portata di tutti, oltretutto con un meteo avverso, noto ben prima della partenza, che annunciava quanto poi realmente accaduto.Magari, si poteva almeno rimandare la partenza.

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