Calma dopo la tempesta per Giovanni Soldini, che al timone di Maserati è impegnato nella Città del Capo- Rio, la traversata dell’Atlantico, 3300 miglia, la più lunga regata dell’emisfero Sud, centrata in pieno da una burrasca. Il servizio è di Enzo Cappucci
“Quaranta nodi di vento e mare pazzesco, con raffiche fortissime”, ha riferito Soldini; ma molto meno di quello che ci si attendeva da questa tempesta annunciata, incorniciata già da qualche giorno dalle carte meteo, promettendo raffiche oltre i 60 nodi, poco meno di 120 chilometri orari.
Maserati tuttavia fa il suo dovere, barca solida e veloce, pensata esattamente per queste latitudini, ha retto e regge bene alla sfuriata, veleggiando a venti nodi di velocità, sia pure sotto il diluvio. Un problema lo ha comunque avuto sul ponte dello scafo, quando un’ondata ha strappato il sostegno che serve a tenere in sicurezza le vele messe a disposizione in coperta, lasciando un buco al suo posto. La falla è stata subito riparata, ma non prima che Maserati imbarcasse abbastanza acqua da bagnare gli ambienti interni, il che significa che Soldini ed i suoi 9 dell’equipaggio rimarranno a bagno maria finché il tempo non migliorerà.
Il vero problema, tuttavia, è il resto della flotta, altre 35 barche, composta anche da scafi molto più piccoli di Maserati, non strettamente attrezzati per questo genere di burrasche.
Ma per fortuna non si segnalano avarie e tantomeno ritiri.