Nave si incaglia sul Tubbataha Reef, la seconda in 3 mesi

Un peschereccio di nazionalità cinese si è incagliato lo scorso lunedì notte tra i coralli del Tubbataha Reef, parco marino delle Filippine, patrimonio dell’Unesco dal 1993.
La guardia costiera delle filippine riferisce che 12 pescatori cinesi sono stati fermati dalla polizia della provincia di Palawan e potrebbero essere accusati di ingresso illegale in acque territoriali filippine.
Secondo le autorità che gestiscono il parco marino, al momento del fermo i pescatori avrebbero tentato di corrompere le guardie offrendo una cifra di 2400 dollari. Gli investigatori potrebbero inoltre ipotizzare il reato di bracconaggio dal momento che la nave, lunga 48 metri, aveva le stive completamente vuote.
Il recupero potrà essere favorito dal ritorno dell’alta marea, ma prima andranno svuotati i serbatoi del carburante.

L’episodio ha suscitato l’ira di una ventina di attivisti che, davanti al consolato cinese di Manila, hanno protestato chiedendo l’impegno del governo delle Filippine nell’intensificare la sicurezza dei propri mari ed impedire che superpotenze come Cina e Stati Uniti compiano intrusioni nel proprio territorio.
Solo 3 mesi fa infatti, il Tubbataha Reef era stato protagonista di una vicenda molto simile: la dragamine statunitense USS Guardian si era incagliata sul santuario marino, danneggiando 2300 metri quadri di coralli.

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