L’uragano Sandy affonda il Bounty, trovato morto uno dei due dispersi

L’uragano Sandy affonda l’H.M.S. Bounty, 55 metri,  una replica del tre alberi su cui si verificò nel 1789 il celeberrimo ammutinamento. Il vascello era una copia della storica fregata mercantile della Royal Navy britannica, costruita per il film del 1962 “Gli ammutinati del Bounty”.

Sopreso dalla furia degli elementi al largo delle coste del North Carolina, ha iniziato a imbarcare acqua, le pompe sono andate rapidamente fuori uso e, dopo alcune ore, il comandante non ha avuto altra scelta che ordinare al suo equipaggio di abbandonare le nave.

Con il vento che soffiava oltre i 35 nodi, e con onde alte fino a sei metri, i sedici marinai che erano a bordo hanno lottato per raggiungere le zattere di salvataggio messe in mare. Solo quattordici ce l’hanno fatta. Dei due dispersi è stato ritrovato il corpo di Claudene Christian, una donna di 42 anni, a circa 150 km Sud-Est dall’isola di Hatteras, al largo delle coste della North Carolina. Proseguono le ricerche dell’altro disperso, il capitano della nave, Robin Walbridge, di 63 anni.

Non c’e’ stato invece nulla da fare per la nave. E’ stata abbandonata alla deriva ed è poi affondata. Ora giace su una secca, profonda appena cinque metri e il suo albero di maestra è visibile tra le onde, ha reso noto la Guardia Costiera.

Commenti

  1. L’affondamento del Bounty non è nulla rispetto alla futura vicina “apocalisse” biblica che farà sparire un terzo della flotta navale mondiale (Apocalisse 8,9).

    Tuttavia, l’uragano Sandy sarà presto dimenticato, come è accaduto per lo tsunamni del 2004 in Asia, quello del 2011 in Giappone, il terremoto in Emilia di appena 5 mesi fa e quello recente sul Pollino: l’uomo se ne “frega” di quanto accade perchè è convinto (grazie al silenzio di Sancta Mater Ecclesia Romana) che Dio non esiste!

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