Il primo collegamento marittimo tra Cuba e Stati Uniti è stato varato in questi giorni, dopo oltre 50 anni di blocco marittimo americano all’isola castrista. Si tratta, perlomeno nella fase iniziale, di un collegamento settimanale che porterà aiuti umanitari dalla Florida all’Avana. “Non ci sarà niente di commerciale, sarà solo un’operazione umanitaria regolare, ufficiale e legale”, ha detto Leonardo Sanchez-Adega, portavoce dell’International Port Corp, la compagnia marittima responsabile del collegamento, al quotidiano cubano Nuevo Herald.
La prima imbarcazione diretta a Cuba è salpata l’11 luglio da Miami ed è giunta in giornata, carica tra le altre cose di materassi, e tornerà indietro con la stiva vuota. Il carico è formato da aiuti di enti religiosi e di carità, ong e parenti esiliati al popolo cubano, che finora dovevano passare attraverso un Paese terzo a causa del blocco. “I cubani rifugiati in Florida sono tantissimi, e sono tantissimi quelli che vogliono aiutare in qualche modo chi è rimasto sull’isola”, ha detto un portavoce dell’ufficio del Turismo della Florida.
cari italiani..guardate che quei materassi i cubani (quelli che hanno veramente bisogno) manco li vedono..
Con questa operazione si ufficializza l’ennesimo fallimento di una dittatura comunista a cui seguirà la caduta della dittatura nord coreana.
Solo in Italia c’è ancora gente che sventola bandierine rosse con falce e martello e che si definisce “democratica”.
Grazie a tutti gli Americani che hanno collaborato a fare partire questo grande progetto, (che) molti Cubani aspettavano da molto tempo.
Speriamo che sia l’inizio di un prospero futuro per molti Cubani che da molto tempo stanno soffrendo per mancanza di cose molto elementari di prima necessità.