Cinque quintali di rifiuti, tra bottiglie, secchi, contenitori di plastica. E poi buste strappate, coperchi da imbianchino, cassette spaccate, polistirolo, reti da pesca, piccole funi legate, boe, termos per bevande in mezzo agli scogli. Pneumatici, bombole spray per lacca da capelli, decine di scarpe spaiate dall’infradito fino allo scarpone, qualche siringa, sdraio e tavolini portatili da spiaggia.
E’ la “lista” di quello che, nella ricorrenza del “Giorno della Terra”, hanno rimosso i volontari di “Memento
Naturae” e di altre associazioni che hanno ripulito il tratto di spiaggia libera sul lungomare di Fiumicino.
Hanno partecipato anche l’associazione 2punto11, comitato spontaneo Isola Sacra, Donne in azione per Fiumicino, Ascob, Isolato Stazione, Anps protezione civile di Ostia, Destinazione Futuro.
“Ma non basta – afferma il presidente di Memento Naturae, Riccardo Oliva – oltre a queste decine di sacchi riempiti, abbiamo trovato anche un materasso, probabilmente l’imbottitura di una barca, una gomena da ormeggio di circa 8 metri, un fusto da 100 litri da carburante per le barche con tanto di tappo e sottovasi.
Un tappeto di erba sintetica verde e il relitto di una barca che abbiamo disseppellito dalla sabbia e usato poi da
base per metterci sopra tutti i rifiuti raccolti. Ci hanno dato una mano anche associazioni diving, archeologi marini ed esperti sommozzatori della Protezione Civile che, nonostante non siano potuti andare in alto mare con i gommoni come inizialmente previsto a causa delle condizioni meteo proibitive, hanno comunque messo in azione i loro subacquei nelle vicinanze della riva, con mute stagne, vista la rigida temperatura dell’acqua”.