Route du Rhum, un’altra bevuta ancora

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Settantaquattro skipper in gara tra Saint-Malo (Bretagna) e Poite-à-Pitre (Antille francesi) in una regata divenuta oramai quasi un fatto in famiglia, per soli “marins” d’oltr’alpe. Scarsa, infatti la partecipazione straniera in un mondo della vela oceanica sempre più dominato dai francesi, in cui gli
italiani brillano per assenza.

I grandi favoriti sono naturalmente i velocissimi multiscafi, macchine da velocità pura capaci di medie inimmaginabili, ma anche estremamente fragili e spesso insicure. E tra questi il principale dei favoriti è l’astro Michel Desjoyeaux, già vincitore nel 2002, grande figura di marinaio, a suo agio nelle traversate in solitario.

Ma lungo le 3510 miglia di regata, in un periodo dell’anno in cui le perturbazioni cominciano a viaggiare veloci e profonde, soprattutto nella prima difficilissima parte del percorso, in attesa di trovare gli Alisei, ci saranno anche i multiscafi più piccoli e i monoscafi.


Unica parvenza di italianità è la partecipazione del vecchio Cotonella, il mini-trimarano con cui Franco Manzoli ha conquistato la celeberrima Ostar dello scorso anno. Oggi corre sotto il nome di Imagine con Pierre Antoine al timone.

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