Belle signore, che passione!

Saint-Tropez, 8 Ottobre 2005
Assegnati a Saint-Tropez i trofei Panerai Classic Yachts Challenge 2005 Vincono l’italiana Cholita (Epoca) e l’inglese Outlaw (Classiche). Tanti altri premi, grande festa, soddisfazione tra i velisti, si pensa già al 2006.
Passerella finale per le barche d’epoca, in una splendida giornata di sole e temperature gradevoli a Saint-Tropez, in un percorso sotto costa a beneficio dei molti spettatori, con la scenografia mozzafiato dello scivolare silenzioso degli alberi di legno e delle attrezzature auriche sullo sfondo delle mura della città.

Una cerimonia di premiazione nel fresco pomeriggio assolato di Saint-Tropez, nel verde dell’Espace des Lices, appena dietro la foresta di alberi e sartie nel Vieux Port, ha quindi chiuso ufficialmente la prima edizione del Panerai Classic Yachts Challenge.

Il presidente della Societè Nautique de Saint-Tropez, André Beaufils, il presidente del CIM (Comité International de la Méditerranée), Damien Ribas, il vicepresidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), Angelo Lattarulo e l’amministratore delegato di Officine Panerai, Angelo Bonati, hanno consegnato i premi attesi un’intera stagione, ai due vincitori di categoria: per la classe barche d’Epoca ha vinto Cholita, dell’armatrice Marilinda Nettis; per la classe barche Classiche successo di Outlaw, dell’inglese Mike Horsley.

Cholita è uno sloop 14 metri del 1937 del progettista USA Nicholas Potter, dell’appassionata armatrice romana Marilinda Nettis. A bordo anche Dani De Grassi, esperto ed eclettico regatante triestino, che per questo trofeo ha rinunciato alla tradizionale Barcolana. Outlaw è invece un cutter di 15 metri del 1963 di Illingworth&Primrose, dalle forme decisamente poco convenzionali, sia per il cavallino riverso che per il disegno della tuga e della coperta.

Premi speciali sono stati assegnati anche a Mariette (che proprio nel corso della stagione è stata venduta da Tom Perkins ad un nuovo armatore francese), per la classe barche d’Epoca; ad Alcor Secondo di Alessandro Gucci, per la classe barche Classiche; e a Veronique, del belga Hans Albrecht, quale yacht presente al maggior numero di eventi del circuito.

I trofei del Panerai Classic Yachts Challenge saranno rimessi in palio nella prossima stagione, mentre ai vincitori sarà lasciata una copia in scala della scultura in acciaio inox raffigurante una vela, realizzata artigianalmente in Svizzera su design Panerai.

Le classifiche tengono conto di tutti gli 8 eventi che hanno fatto parte del circuito Panerai: 5 raduni e 3 trasferimenti: 1) Argentario Sailing Week (Porto Santo Stefano 16-19 giugno); 2) Vela Clasica Menorca (Port Mahon 24-27 agosto); 3) Big Boat Race (Port Mahon-Porto Rotondo 29 agosto); 4) Vele d’Epoca a Porto Rotondo (Porto Rotondo 7-11 settembre); 5) Coppa d’Autunno (Porto Rotondo-Cannes 23 settembre); 6) Regates Royales Tropheé Panerai (Cannes 27 settembre – 2 ottobre); 7) Coppa Yacht Club de France (Cannes-Saint-Tropez 2 ottobre); 8) Les Voiles (Saint-Tropez 2-9 ottobre). Nella classifica finale del circuito sono presenti 13 yacht in classe barche d’Epoca (più 11 fuori classifica ma presenti in almeno
tre eventi del tour), e 6 barche Classiche (più 5 come sopra).

Per gli organizzatori, i circoli ospitanti, il CIM e l’AIVE la stagione è stata un grande successo, superiore alle aspettative: i numeri dei partecipanti alle regate e ai raduni di barche d’epoca e tradizionali sono in continuo aumento, come l’interesse del pubblico e dei media.

Anche per lo sponsor l’esperienza è stata molto positiva, e a sottolinearlo è lo stesso Angelo Bonati, CEO di Officine Panerai: “Il bilancio è positivo,è stato il primo anno di una serie che ci auguriamo lunga. Il circuito ha delle grandi potenzialità e credo si stia creando una buona sintonia tra noi e gli armatori, i velisti e gli enti organizzatori. Per il futuro vogliamo migliorare ancora le attenzioni per i nostri ospiti e i partecipanti, restando discreti come siamo stati in questa prima stagione”.

Il messaggio di Panerai al mondo dello yachting classico: “Prima di tutto direi grazie, per questa opportunità di conoscersi, anche sul piano personale, servita a capire cosa vuol dire fare delle regate e farle con la passione. Per il futuro dico: abbiate fiducia in noi e nell’organizzazione dell’AIVE. Quanto a me, farò di tutto per essere in regata anche il prossimo anno: vivere la regata dall’interno serve per capirla profondamente”.

Le schede delle due barche vincitrici del trofeo:
CHOLITA
Armamento: Sloop Marconi
Progettista: Nicholas S. Potter
Anno: 1937
Armatore: Marilinda Nettis
Lunghezza f.t.: 14,13 m
Larghezza: 3,26 m

Cholita è stato costruito per Ed Locke, è il primo dei sette esemplari di California 32. La costruzione di questo monotipo era stata decisa nel 1936 da un gruppo di cinque esperti armatori californiani insieme al progettista Potter ed al costruttore Rusty Fellows. Strettamente di serie, i primi cinque esemplari vennero costruiti rovesciati, su uno stampo (prima volta che questa tecnica costruttiva veniva usata in California), con fasciame in pino dell’Oregon, chiglia e dritti di prua e poppa in teak. Identici i motori Universal da 20 HP, le vele di Rastsey e la disposizione degli interni. Cholita è stato ritrovato negli USA; ha debuttato in Italia con la nuova armatrice all’Argentario Sailing Week del 2002 per poi essere sottoposto a totale restauro nel corso del 2002/03. Il nuovo varo è avvenuto nel giugno del 2003.

OUTLAW
Armamento: Cutter Marconi
Progettista: Illingworth&Primrose
Anno: 1963
Armatore: A.S: Racementes Ltd
Lunghezza f.t.: 14,86 m.
Larghezza: 3,99 m.

Outlaw, varato per Sir Max Aitkem, fu un progetto rivoluzionario a dislocamento leggero con fasciame lamellare multistrato. Il nome (fuorilegge) è ispirato allo sfruttamento all’estremo del regolamento di stazza dell’epoca. Vinse con vari armatori moltissime importanti regate. Nel 1963 con la squadra inglese alla Admiral Cup, giunse sesto di classe; nel 1964 ha vinto la Harwich-Copenhagen, nel 1967 è quarto nel Fastnet. Ha attraversato due volte l’Atlantico. Nel 1985, dopo cinque anni di abbandono, è stato recuperato dall’attuale armatore. Ha già vinto circuito delle vele d’epoca 2000 nella categoria yacht Classic.

[Porto Rotondo, 11 Settembre 2005]
A Porto Rotondo, in Sardegna, hanno sfilato le più belle barche d’epoca del Mediterraneo, velieri che fanno girare la testa. Il Panerai Classic Yacht Challenge, il circuito mediterraneo di regate, che si disputa tra Italia, Spagna e Francia, si sposta ora in Costa Azzurra.
Errol Flynn, il Barone Rosso, ma anche più recentemente John Kennedy e l’Avvocato Agnelli. Sono alcuni dei celebri personaggi a cui sono appartenute queste belle signore del mare, barche del secolo scorso che hanno fatto la storia della marineria da diporto e soprattutto bella mostra di se sui mari e nei porti più prestigiosi del mondo. Se potessero parlare certo ne ascolteremmo delle belle, altroché.

La cornice di Porto Rotondo, in Costa Smeralda, in Sardegna, ne ha viste insieme ben 52, una più bella dell’altra, restaurate a regola d’arte, tenute come reliquie, senza ruga alcuna, senza alcun segno del tempo, cancellato come d’incanto. Eppure non è un concorso di bellezza, ma una gara, una regata autentica, che le mette una invelata contro l’altra senza esclusione di colpi. Uno spettacolo vedere queste cattedrali di vele al vento, filare maestose spinte dal maestrale di casa. Se alcuni dei loro armatori hanno preferito modernizzare le attrezzature, impiegando degli alberi di concezione più recente e dei verricelli moderni, molti hanno voluto restaurare le barche così com’erano a inizio del secolo scorso, mantenendo l’alberatura originale, o addirittura ripristinandola, in legno e senza alcuna ausilio di strumenti moderni. Ecco perché molti equipaggi, tirano a mano le funi delle vele, come una volta: a gruppi anche di tre o quattro marinai insieme, quando il vento forte lo richiede.

Sono stati cinque giorni di regate accese, confermando le attese della vigilia per uno degli appuntamenti più ricchi e festosi della stagione, con tanti scafi esordienti, personaggi e clima delle grandi occasioni.

Nella domenica finale nessuna regata, come da programma, ma una più rilassante uscita in mare della flotta, riunita alla fonda a Cala di Volpe. Nel pomeriggio la premiazione sulla banchina dello Yacht Club Porto Rotondo, officiata dal presidente Giovan Battista Borea D’Olmo, con il presidente AIVE Gianni Loffredo, il presidente del CIM Damian Ribas e l’amministratore delegato di Officine Panerai, Angelo Bonati.

Vittorie di classe per Tuiga dello Yacht Club Monaco presieduto dal principe Alberto Ranieri (Epoca Aurici Grandi); Bona Fide di Giuseppe Giordano (Epoca Aurici Piccoli); Mariella di Carlo Falcone (Epoca bermudiani Grandi); Cholita di Marilinda Nettis (Epoca Bermudiani Piccoli); Alcor Secondo di Alessandro Gucci (Classici Grandi); e Al Nà Ir III di Fabio Mangione (Classici Piccoli), ai quali sono andate le caratteristiche ” pendulette” Panerai. Le ambite vittorie overall sono andate a Bona Fide (Epoca) e Al Nà Ir III (Classici), che hanno ricevuto due orologi Panerai Luminor Regatta.

Dopo lo straordinario successo di Porto Rotondo, il mondo dello yachting classico si prepara a fare rotta sulla Francia, in costa azzurra, per i prossimi appuntamenti che chiuderanno il circuito Panerai Classic Yachts Challenge 2005: Cannes dal 28 settembre al 2 ottobre e St. Tropez, dal 3 al 9 ottobre, dove avverrà la prima consegna del trofeo challenge.

Ecco le classifiche finali delle varie classi, con la scheda dei vincitori.

Yacht d’Epoca (“Vintage”, costruite prima del 1950), con attrezzatura aurica (la più antica) “grandi” Vittoria annunciata e meritata per il glorioso Tuiga dello Yacht Club Monaco, davanti a Mariette of 1915 del miliardario Tom Perkins (USA) ex CEO di Hewlett-Packard oggi al vertice di una società di venture capital tra informatica ed finanza, e all’altra monegasca Mariquita di James Thom.

tuigaTUIGA – Varata nel 1909, è una delle barche più affascinanti e note del circuito. è un 15 metri stazza internazionale (lungo 23,18 metri), uno dei 4 sopravvissuti dei 20 che furono realizzati. Progetto del leggendario William Fife III per il Duca di Medinacelli, che regatava contro la gemella Hispania del Re di Spagna Alfonso XIII. Nella sua lunga carriera anche una vittoria al Fastnet (1935). Dall’anno del suo ultimo restauro (1990) è il portabandiera dello Yacht Club Monaco.

Yacht d’Epoca aurici “piccoli” Conferma il successo dell’Argentario l’ammiratissima Bona Fide, del notaio romano Giuseppe Giordano. Piazze d’onore per Marilee, il NY 50 dell’armatore Riccardo Banchetti, tra i maggiori broker della Lehman Brothers con sede a Londra, e Tirrenia II di Gianni Loffredo presidente AIVE. Ottimo quarto il Vistona del presidente dello Yacht Club Porto Rotondo Borea D’Olmo.

Bona FideBONA FIDE – Pogetto Charles Sibbick, lungo 13,63 metri, costruito (secondo i regolamenti di stazza imperanti a fine ottocento: la formula del linear rater, adottata in Inghilterra ed in gran parte dell’Europa, e la formula Godinet, diffusa in Francia, Svizzera ed in parte in Italia) per J. Howard Taylor
(in seguito armatore del famoso BONA del Duca degli Abruzzi) per pendere parte alle cosiddette “Olimpiadi” di Parigi del 1900, dove vinse una prova di giornata. Nel 1999 venne acquistata dall’attuale armatore che ne ha avviato il restauro completato nel 2003.

Yacht d’Epoca “bermudiani” (con attrezzatura ” Marconi”, più moderna) “grandi” Vittoria finale per Mariella di Carlo Falcone, console italiano ad Antigua. Ottima la prova dell’ attesa esordiente Magda XIII, 22 metri di progetto e costruzione norvegese del 1937, ritrovata in Grecia nel 2000 dall’attuale proprietario, completamente trasformata e appesantita, e sottoposta a un restauro durato quasi 4 anni per riportarla all’antico splendore di purosangue della vela, veloce e
boliniero.

MARIELLA – Questo bellissimo yawl di 24 metri disegnato dal Adrian Mylne e costruito nel 1938 batte oggi bandiera di Antigua grazie alle attenzioni di Carlo Falcone, diplomatico italiano e super appassionato di vela che dopo averla acquistata all’asta nel 1993, la mantiene in uno stato di forma invidiabile. Ha attraversato varie volte l’Atlantico e compiuto un giro del mondo, partecipando a raduni e regate in Australia, Nuova Zelanda, Caraibi e nel Mediterraneo.

Yacht d’Epoca “bermudiani” (con attrezzatura ” Marconi”, più moderna) “piccoli” Imbattibile il 14 metri Cholita dell’armatrice Marilinda Nettis, affidato al timoniere triestino Dani De Grassi, con tre successi di manche e il secondo posto generale sull’intera flotta di tutte le classi. Secondo posto per Marjatta di Giovanni Broggi e terzo per Peter di Claudio Leali.

CHOLITA – Sloop disegnato da Nicholas Potter e costruito nel 1937, lungo 14,13 metri, primo di sette esemplari della classe California 32 perfettamente identici. Cholita è stato ritrovato negli USA; ha debuttato in Italia con una nuova armatrice all’Argentario Sailing Week del 2002 per poi esser sottoposto a totale restauro nel corso del 2002/03. Il nuovo varo è avvenuto nel giugno del 2003.

Yacht Classici (“Classic”: tra il 1950 e il 1975) ” grandi”
Vittoria per Alcor Secondo di Alessandro Gucci, dello skipper Giuseppe Barone, con a bordo il popolare attore Claudio Amendola, grande appassionato di vela, che conquista il successo in una classe con 5 iscritti ma con un alto livello di competizione. Piazze d’onore per le due navi scuola della Marina Militare, Stella Polare e Capricia.

ALCOR SECONDO – Yawl di 22,67 metri, progettato da Jack Laurent Giles & partners e varato nel 1959, ha partecipato a tre edizioni della Giraglia dove vanta un 3° posto nel 1970 (armatore Beaumont). Acquistato nel 2000 dall’attuale armatore Alessandro Gucci, è ritornato in Italia dopo un lungo soggiorno in Spagna. Un accurato restauro nel cantiere Sangermani lo ha riportato nelle condizioni di origine.

Yacht Classici “piccoli”
Successo finale in volata per Al Na Ir di Fabio Mangione, grande appassionato di barche d’epoca di stanza in Adriatico a Giulianova, davanti all’inglese Outlaw e alla spagnola Giraldilla.

al na irAL Nà IR – Sloop di 14,40 metri disegnato dallo studio Sparkman & Spephens, varato dal 1964 da Carlini, nasce come barca per regate d’altura della prima classe RORC negli anni sessanta. Ha partecipato alle più famose regate, dalla Giraglia, al Fastnet, all’Admiral’s Cup. Con l’attuale armatore, trasferita
dall’Adriatico al Tirreno, ha all’attivo numerose vittorie ai maggiori raduni per barche d’epoca.

Gli eventi Panerai Classic Yachts Challenge nel 2005 Panerai Classic Yachts Challenge 2005 riunisce alcuni tra gli eventi più importanti e partecipati del mondo delle barche d’epoca, aggiungendo il proprio contributo a una realtà in grande crescita in tutto il mondo e in particolare nell’area del Mediterraneo. Cinque eventi del Circuito CIM (Argentario, Puerto Mahon, Porto Rotondo, Cannes e St. Tropez), tre regate
di trasferimento tra Baleari, Cannes e St. Tropez, e l’altro appuntamento di grande prestigio (La Spezia): è questa la grande sfida lanciata da Officine Panerai in collaborazione con l’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), il CIM (Comité International de la Méditerranée) e gli Yacht Club organizzatori.

In regata sul Tirrenia II

 

Belle signore

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