Luna Rossa Prada Pirelli, buona la seconda. Anzi, ottima

Uno a uno nella prima giornata di regate della 36 esima America’s Cup in corso a Auckland in Nuova Zelanda. Il detentore Team New Zealand vince la prima regata, ma lo sfidante italiano Luna Rossa Prada Pirelli vince la seconda.
Il servizio è di Enzo Cappucci

Luna Rossa va, la bella notizia è proprio questa. Ha perso la prima regata, è vero, ma di poco, si potrebbe dire con una battuta, anche se il distacco finale, 31 secondi, circa 500 metri dai neozelandesi, direbbe il contrario. E’ accaduto tutto in partenza e subito dopo, quando Luna Rossa Prada Pirelli, presa la sinistra è costretta a poggiare, a rallentare, perchè in anticipo sulla linea, pareggiando così lo sprint con Emirates Team New Zealand. Dopo però va a cercare di liberarsi dei neozelandesi, che non mollano, tenta una penalità che non viene concessa, e perde così lo slancio del volo, insieme con la velocità e un bel po’ di metri d’acqua. Una volta in assetto lo scafo Prada Pirelli ha però mantenuto il passo dei neozelandesi, che tuttavia sono apparsi leggermente più veloci.
Non buona la prima, ma ottima la seconda regata, vinta già in partenza da Luna Rossa, con i Kiwi indietro e costretti a virare per recuperare e a scendere così dai foil, quindi a fermarsi sulla pancia. Poi è stato un bellissimo duello di virate, con Luna Rossa sempre in controllo fino a raggiungere un vantaggio di 25 secondi su Emirates Team New Zealand, sceso poi a 12 nell’ultimo cancello e infine a soli 7 secondi sul traguardo. Una rimonta che un po’ impensierisce, ma che non incide più di tanto sulla prestazione di Luna Rossa, che ha dimostrato di potersela giocare fino in fondo, soprattutto una volta utilizzata una vela di prua più piccola, come quella dei neozelandesi. Nonostante le macroscopiche differenze concettuali del progetto- basti guardare le diversità della coperta, con i kiwi letteralmente incassati nelle loro posizioni- le barche hanno dimostrato di essere molto vicine, tanto almeno da non consentire un sfacciato recupero in caso di errore. Ma soprattutto con vento pari o superiore ai 15 nodi di intensità, Luna Rossa ha dimostrato di aver aumentato il suo potenziale: non solo abile con i venti leggeri, che sono in arrivo nei prossimi giorni. Oggi si riposa. Ma, intanto, 1 a 1

Le dichiarazioni di Pietro Sibello, randista e tattico di Luna Rossa

Luna Rossa Prada Pirelli va all’assalto della Coppa America

Nel golfo di Hauraki, a Auckland, in Nuova Zelanda, l’imbarcazione italiana cercherà di portare in Italia il Trofeo più antico dello sport, detenuto da Emirates Team New Zealand. Due regate questa notte alle 4h00 ora italiana, in diretta su Rai 2, e poi a seguire nei prossimi giorni. Chi per primo ne conquista sette è il vincitore della 36 esima edizione dell’America’s Cup.
Il servizio è di Enzo Cappucci

I neozelandesi sono forti, perché hanno avuto dalla loro molto tempo a disposizione per lavorare alla barca e migliorarla, senza impegni nelle regate di qualificazione.
Sono forti perché sono i detentori della Coppa, ovviamente, e perché come da tradizione australe, in un paese dove il possesso di una vela viene ben prima di quello di un’automobile, sfornano talenti in continuazione.
Ma anche Luna Rossa è forte, perchè ha un’esperienza ormai ventennale nella Coppa, perché non ha lasciato nulla al caso, perché attraverso le regate di qualificazione e con la vittoria nella Prada Cup ha limato ogni possibile eccesso e difetto, perchè è riuscita a inventare facendosi copiare, come il doppio timoniere, e infine, ma non ultimo, perché ha a bordo campioni semplici e disinvolti, legati da un forte spirito di squadra.
Non c’è secondo classificato, com’è noto, se è vera la celebre risposta ricevuta nel 1851 dalla regina Vittoria che ammirando la regata di Cowes si informava come fossero andate le barche della flotta reale britannica, messe in fila da una sola barca americana, la Goletta America.
Che come ulteriore smacco cambiò anche il nome alla grande brocca d’argento, fino ad allora chiamata delle Cento Ghinee.
Un dominio ultrasecolare quello americano, durato fino al 1983, quando gli australiani di Australia II la conquistarono, portandola per la prima volta fuori dagli Stati Uniti.
In questi anni le barche sono radicalmente cambiate, fino alle odierne che volano letteralmente sull’acqua, una tecnica nata con le classi olimpiche, i cui migliori interpreti, come il timoniere di Team New Zealand, Peter Burling, poco meno che trentenne, nascono velisticamente proprio sui foil.
Hanno insomma una grande sensibilità di volo.
Dall’altra, su Luna Rossa, i due timonieri Francesco Bruni e James Spithill non nascono sui foil ma possiedono una profonda esperienza a tutto tondo, con una moltitudine di barche timonate.
Ma i foil li conosce, e bene, anche il randista e tattico di Luna Rossa, Pietro Sibello.
Un pronostico non è possibile, ma si capirà subito dalle prime battute come stanno le cose.
Certo è che Luna Rossa Prada Pirelli non ha nulla da perdere, anzi: tutto da guadagnare.
E che il suo Patron, Patrizio Bertelli, al suo sesto assalto alla Coppa, di certo non vuole passare per il miglior perdente di sempre.

Bruni, regate da manuale

A poche ore dall’inizio della 36 esima edizione dell’America’s Cup, prevista al via questa notte alle 4 ora italiana nel Golfo di Hauraki, a Auckland, abbiamo parlato con Francesco Bruni, timoniere di Luna Rossa Prada Pirelli, intervistato da Enzo Cappucci.

Luna Rossa, girano a mille

Lezioni di Luna Rossa Prada Pirelli. Vediamo come funzionano le cose a bordo dell’imbarcazione italiana e quali sono i ruoli. Oggi, entriamo nel mondo dell’energia e della regolazione vele: cerchiamo di conoscere i grinder, i ragazzi che girano vorticosamente le manovelle a bordo.

Enzo Cappucci.

Max Sirena, Luna Rossa: non vediamo l’ora!

In esclusiva per Rainews24 il Team Director di Luna Rossa Prada Pirelli, Max Sirena, ci rivela le emozioni e l’attesa della agognata finale di America’s Cup contro i detentori neozelandesi.
“Essere qui non era scontato”, ci dice Sirena, sottolineando i 20 anni trascorsi dall’ultima America’s Cup del Team Prada Pirelli.
“E ora vogliamo divertirci e vincere”.

Luna Rossa, vele spieghiamo

In attesa del 10 marzo, quando in Nuova Zelanda dovrebbero finalmente iniziare le regate dell’America’s Cup, rinviate per Covid, vediamo come ci si prepara su Luna Rossa.
Enzo Cappucci ci porta nella veleria del Team Prada Pirelli