Luna Rossa, si torna in acqua. Vinto il braccio di ferro con i neozelandesi

Luna Rossa torna in acqua sul 4 a Zero nella Prada Cup: due regate venerdì notte contro gli inglesi di Ineos, senza pubblico e al termine di infinite polemiche e litigi per una sospensione causa Covid che l’ organizzazione dell’evento America’s Cup – ACE: una mera organizzazione logistica, che nulla ha a che vedere con il Protocollo di Coppa – avrebbe voluto imporre per un’intera settimana.
Il Team Prada Pirelli, ha fatto valere le sue ragioni, forte peraltro di un regolamento che non prevede sospensione delle gare per Covid, ma solo lo svolgimento in assenza di pubblico, sottoscritto e firmato da tutti i team, con data limite del 24 febbraio per la conclusione della finale di Prada Cup.
Concludere delle regate entro i termini stabiliti, è una regola basica per vale per ogni campo di regata, anche quelli sul lungomare di casa, figuriamoci per la Coppa America.
Luna Rossa avrebbe quindi potuto tranquillamente aspettare e vincere senza scendere in acqua, ma la sua sportività e il richiamo alle regole per giocarsela in regata sono il segno di una consapevolezza importante e di grande lealtà sportiva.
Con buona pace di chi si è preoccupato di offendere il Team italiano.
Ora non resta che finire il lavoro e mandare a casa gli inglesi.

Il servizio è di Enzo Cappucci.

Luna Rossa, la voce grossa

 Polemiche a terra e in acqua sono il sale della Coppa America. Ma stavolta è molto diverso.
Un recente focolaio di Covid 19 che coinvolge 3 persone nei sobborghi di Auckland, la città neozelandese dove è in corso l’evento, ha costretto le autorità a decretare un lockdown di 72 ore e a sospendere le regate.
Eppure, proprio per fronteggiare l’evenienza di una chiusura, ma consentire comunque lo svolgimento delle gare, anche in questa sciagurata evenienza, il Comitato organizzatore della Coppa America (ACE) aveva concordato con il Challenger of the record, il rappresentante degli sfidanti, che si sarebbe corso lo stesso, con le dovute misure di sicurezza, ovvero senza pubblico. 
Luna Rossa intende far rispettare questa norma e tornare in acqua, a cominciare dal 19 di febbraio.
Ma neozelandesi e inglesi, Ineos Team Uk, gli avversari di Luna Rossa, sotto di 4 regate a 0, sembrano aver fatto fronte comune e hanno pesantemente criticato il team italiano, anche attraverso i giornali: “Il protocollo dà ragione a Luna Rossa, ma etica e decenza no”, si legge su uno dei principali quotidiani neozelandesi on line.
Se non si riprendesse a regatare entro il 19, come chiede il Team Prada Pirelli, la manifestazione non si concluderebbe entro il 24 febbraio, come da norme condivise e sottoscritte, che prevedono di regatare senza pubblico anche in caso di allerta 3 o 2, com’è quella attuale.
“Tanto più che l’allerta 3 prevede gli allenamenti e non si capisce allora perché”, dice Luna Rossa, “non si possano allora fare le regate senza pubblico”.
Una situazione che potrebbe costringere Luna Rossa a chiedere di decretarle la vittoria nella Prada Cup in virtù delle vittorie contro gli inglesi sin qui ottenute.
Insomma, la guerra è oramai aperta, in mare come in terra.
Estratto breve intervista a Max Sirena