Vendée Globe, Pedote all’assalto

Partirà questa domenica da Les Sables-d’Olonne, in Francia, la Vendée Globe, la più impegnativa  e austera delle regate oceaniche. Un giro del mondo in solitario e senza scalo che ha l’Antartide come unica e immensa boa da circumnavigare.
Quarantacinque mila chilometri tra i mari più infìdi e spettacolari del Pianeta, alle prese con venti impetuosi e gelati, onde gigantesche e ghiacci.
Tra i 33 partecipanti, a bordo di scafi di quasi 20 metri di lunghezza – Classe Imoca 60 – c’è anche Giancarlo Pedote, fiorentino, che con il suo Prysmian Group è alla sua prima esperienza con i tre grandi capi della terra da doppiare, prima di fare rientro sulle coste francesi del Les Sables d’Olonne.
E’ la prima volta che questa massacrante regata viene corsa con le “ali in pancia”, ovvero sui foils laterali che sollevano la barca dall’acqua e la fanno letteralmente volare come un aliscafo.
Una innovazione a cui presto ci si abituerà, perché questa è anche, e soprattutto, la cifra tecnica della imminente Coppa America di vela, che in dicembre vedrà il debutto in Nuova Zelanda.

Enzo Cappucci ha intervistato Giancarlo Pedote alla vigilia della partenza.

Ecco i foils