Pedote, obiettivo Vendée Globe

L’unico velista italiano impegnato negli IMOCA 60, con la sua Prysmiam, traccia un bilancio della partecipazione alla Transat Jaques Vabre, conclusa al 17° posto dopo una collisione con oggetto in mare. “Ho comunque fatto un esperienza importante in vista del giro del mondo”, dice Pedote. La Vendée Globe, il giro del mondo in solitario e senza scalo, partirà da La Rochelle, in Francia, l’8 novembre del 2020. In video l’intervista a Giancarlo Pedote, skipper di Prysmian.

 

Ambrogio Beccaria, la Mini-Transat c’est moi! Adesso però, l’IMOCA 60…

Il “Cammellone” milanese, ingegnere, 28 anni, è lo strepitoso vincitore della classica transatlantica per mini 6.50, la Mini-Transat, abituale “parco giochi” atlantico dei velisti transalpini, che la considerano cosa loro.
Ambrogio non ha solo vinto le due distinte tappe: la prima tra La Rochelle (Fra) e Las Palmas de Gran canaria (Canarie), partita il 5 ottobre scorso, e la seconda, partita il 2 novembre, tra Las Palmas e Le Marin Martinique, per una distanza di circa 5 mila chilometri, che Beccaria ha chiuso in 13 giorni 1 ora, 58 minuti e 48 secondi; ma è sempre stato in testa nella sua classe.

I mini 6.50 sono le più piccole delle barche oceaniche, sostanzialmente accessibili a molte tasche, sorta di risposta popolare al gigantismo che ha da tempo contagiato la vela, anche oceanica.
Per questo la regata è sempre affollatissima di partecipanti, 87 quest’anno, divisi in due diverse classi: le Proto, sofisticate e più tecnologiche, e le Serie: meno elaborate e più abbordabili.
Ed è proprio su di un Serie che il velista milanese ha fatto vedere i sorci verdi, lasciandosi alle spalle anche tutti i Proto.
Tutti, meno due, quelli dei francesi Jambou e Trehin che hanno avuto il fiato sul collo del “Cammellone” fino alla fine, quando i venti leggeri e le sofisticate soluzioni del Proto hanno infine avuto la meglio sullo scafo di serie del solitario italiano.
In 22 edizioni della Mini Transat è la terza volta che vince un non francese, ed è la prima in assoluto per un velista italiano, che ora guarda avanti e dopo 6 anni di amore totale per queste mini imbarcazioni, e dopo 2 partecipazioni a questa regata, adesso – come ha rivelato a Rainews24, appena approdato in Martinica- sogna il grande salto verso un Imoca 60, la barca oceanica per eccellenza.
Naturalmente cercasi sponsor, perché qui comincia il gigantismo.
Sentiamo l’intervista esclusiva al “Cammellone” – oramai così soprannominato da amici e tifosi, in virtù del suo andare sempre, come una nave del deserto- realizzata da Emilio Fuccillo e, quindi, godetevi il lungo e bel video dell’arrivo in Martinica, condito da tuffo in acqua e dall’abbraccio dei cari.